video suggerito
video suggerito
25 Maggio 2022
14:15

In missione tra i ghiacci alla ricerca della piccola foca del lago Bajkal. Il fotografo: «Quell’incontro nel “mare glorioso”»

Tra le fredde acque del lago Bajkal, in Siberia, vive l'unico pinnipede esclusivamente d'acqua dolce al mondo, la piccola foca del Bajkal. Il fotografo russo Dmitry Kokh è partito in missione per riuscire a fotografare i cuccioli in acqua.

716 condivisioni
Immagine

Il Bajkal si trova nella parte meridionale della Siberia ed è tra i laghi più spettacolari al mondo. Con i suoi 31.722 km² di estensione è lo specchio d'acqua dolce più grande e profondo del Pianeta e da solo può contenere fino a quasi un quarto delle riserve d'acqua dolce di tutta la Terra. È anche uno dei laghi più limpidi e tra le sue acque, e lungo le sue sponde, vivono molte piante e animali endemici, che non si possono trovare in nessun altra parte del globo.

Immagine
Una foca del Bjakal adulta riaffiora dalla superficie

Come la foca del Bajkal, uno dei pinnipedi più piccoli al mondo nonché l'unico a vivere esclusivamente in acqua dolce. È conosciuta localmente col nome di nerpa e trovarla per fotografarla sott'acqua, nel suo habitat naturale, è stata l'ultima missione del fotografo naturalista Dmitry Kokh.

In pochi ci riescono e lo stesso Kokh, che aveva già stupido il mondo con le foto degli orsi polari in una stazione meteorologica abbandonata in Russia, aveva fallito nel suo primo tentativo: «Ci avevo già provato nel novembre di due anni fa, quando la superficie del lago non era però ancora ghiacciata. Senza ghiaccio è difficile avvistare le foche tra le acque aperte dell'enorme lago, sono animali timidi e scappano al minimo disturbo», racconta il fotografo a Kodami.

Immagine
Il lago Bajkal quasi completamente ghiacciato

Ma non si è arreso e così lo scorso aprile, quando la primavera siberiana si risveglia lentamente e il lago è ancora un'infinita lastra, ci ha riprovato. «Il lago ghiaccia a gennaio ma in primavera, quando la neve inizia sciogliersi e il sole risplende, è il periodo migliore – continua Kokh – Sono un appassionato di fotografia subacquea e il mio obiettivo principale era proprio quello di fotografare le foche sotto la superficie dell'acqua».

Immagine
La spedizione fotografata dall’alto

La piccola foca del Bajkal (Pusa sibirica) trascorre gran parte del suo tempo immersa nell'acqua, tranne in un preciso momento della sua vita, quando è molto giovane. Le femmine partoriscono solitamente a marzo, all'interno di tane scavate nel ghiaccio e nella neve. I cuccioli appena nati sono ricoperti da una soffice e calda pelliccia bianca, non sanno ancora nuotare e impiegano qualche settimana prima di completare la muta, diventare grigie e iniziare a esplorare le profondità del lago al di sotto dei ghiacci.

Immagine
Pulka esplora col suo olfatto le infinite distese ghiacciate

Non è comunque facile scovare le tane delle foche e così Kokh si è fatto accompagnare da alcune guide locali e da un vero e proprio professionista: il cane Pulka, addestrato proprio per fiutare le tracce delle piccole nerpa. La tana di un foca ha di solito un'apertura nel ghiaccio, in basso, che la collega direttamente all'acqua. «Cercarle in acqua può essere molto difficile e rischioso e richiede davvero tanta fortuna – prosegue il fotografoSotto la sua superficie c'è infatti un labirinto sconfinato fatto di crepe, tunnel ghiacciati, caverne ed enormi blocchi di ghiaccio in cui è facile perdersi».

Immagine
Dmitry Kokh esplora i tunnel ghiacciati sotto la superficie del lago

Quando ci si muove tra questi stretti cunicoli è impossibile non pensare allo spesso soffitto di ghiaccio sopra alla testa e al fatto che l'acqua, sotto di te, può essere profonda anche oltre un chilometro. Ma il gioco di luci che si crea sotto la superficie ghiacciata in una giornata di sole è davvero impagabile, ed è esattamente lì che il fotografo vuole immortalare il suo obiettivo. Finalmente, dopo svariati tentativi e immersioni, l'olfatto di Pulka ha individuato il tanto agognato bersaglio.

Immagine
Il cucciolo di foca entra in acqua da un’apertura nel ghiaccio

Mentre si avvicinava lentamente dal basso, Koch ho intravisto dei movimenti e poi, infine, eccolo spuntare: il naso curioso e tanto cercato di un cucciolo di nerpa. Il piccolo certamente non si aspettava di imbattersi in quella strana figura così curiosamente vestita e certamente non ne aveva mai visto un animale del genere prima di quel momento. E così, probabilmente anche grazie a questo, è rimasto lì per un buon quarto d'ora, nuotando incuriosito intorno al fotografo: «È rimasto nei paraggi per 15 minuti, nuotava in cerchio e finalmente sono riuscito a fotografarlo proprio come desideravo», ricorda il fotografo.

Immagine
I piccoli riposano sul ghiaccio in attesa della madre

Kokh è riuscito così a compiere la sua missione, incontrare e immortalare uno dei pinnipedi più particolari e isolati al mondo. «Il cucciolo si è poi allontanato perché le foche lo sanno già: il ghiaccio si scioglie velocemente ad aprile e devono imparare presto a nuotare liberamente nella vastità del lago che fin dall'antichità la gente del posto lo chiama il Mare Glorioso».

Immagine
Il cucciolo di foca osserva incuriosito il fotografo

Le sue foto raccontano una magnifica storia di biodiversità, di esplorazione e di appassionato ma rispettoso amore per la fauna selvatica. Racconti e foto come queste, oltre a narrare la vita e le abitudini di animali tanto particolari e poco conosciuti, aiutano a farci provare quelle emozioni e quei sentimenti che sono oggi indispensabili se vogliamo che la vita, per come la conosciamo, continui a prosperare insieme a noi su questo piccolo pianeta blu chiamato Terra.

Immagine
Finalmente il fotografo è riuscito nel suo obiettivo: fotografare un cucciolo di foca del Bajkal sotto la superficie dell’acqua

Le foto sono state gentilmente concesse da Dmitry Kokh, che è possibile seguire su Instagram e Twitter

Avatar utente
Salvatore Ferraro
Redattore
Naturalista e ornitologo di formazione, sin da bambino, prima ancora di imparare a leggere e scrivere, il mio più grande sogno è sempre stato quello di conoscere tutto sugli animali e il loro comportamento. Col tempo mi sono specializzato nello studio degli uccelli sul campo e, parallelamente, nell'educazione ambientale. Alla base del mio interesse per le scienze naturali, oltre a una profonda e sincera vocazione, c'è la voglia di mettere a disposizione quello che ho imparato, provando a comunicare e a trasmettere i valori in cui credo e per i quali combatto ogni giorno: la conservazione della natura e la salvaguardia del nostro Pianeta e di chiunque vi abiti.
Sfondo autopromo
Segui Kodami sui canali social
api url views