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6 Luglio 2021
13:41

In costruziona la “Dorhn”, la nave oceanografica della Stazione Zoologica di Napoli

la Stazione Zoologica Anton Dohrn – Istituto di Biologia Ecologia e Biotecnologie Marine di Napoli, grazie ai finanziamenti del Ministero Università e Ricerca, ha avviato il progetto di costruzione della più moderna e innovativa nave oceanografica per l’esplorazione degli ambienti costieri e profondi del Mediterraneo.

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In Italia sono pochissime le navi oceanografiche, che risultano però indispensabili per lo studio e la ricerca in mare. A cambiare lo scenario è la Stazione Zoologica Anton Dohrn – Istituto di Biologia Ecologia e Biotecnologie Marine di Napoli che, grazie ai finanziamenti del Ministero Università e Ricerca, ha avviato il progetto di costruzione della più moderna e innovativa nave oceanografica per l’esplorazione degli ambienti costieri e profondi del Mediterraneo. La nuova struttura di ricerca è in fase di costruzione da qualche mese presso i Cantieri Navali Cilentani e dovrebbe essere messa in mare entro la fine del 2022.

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Il progetto della nave Dohrn

La nave sarà lunga ben 35 metri e avrà la possibilità di ospitare 14 ricercatori e 6 membri di equipaggio. Sarà dotata di un batiscafo sottomarino per poter osservare i luoghi marini più remoti, uno stabilizzatore giroscopico che permetterà di rimanere in condizioni stabili anche con il mare mosso, una piscina interna attraverso la quale far passare le strumentazioni direttamente in mare e un sonar per effettuare la mappatura tridimensionale dei fondali. Ma non solo: le strumentazioni comprendono anche rilevatori acustici per misurare le correnti marine, sensori moderni per il rilevamento dei parametri chimici, fisici e biologici, diversi sistemi di controllo remoto per la raccolta del plancton e il sedimento marino e una piattaforma per far decollare e atterrare i droni, che saranno utili in molte operazioni come il rilevamento aereo del mare e delle coste.

La nave sarà inoltre dotata di tre laboratori per effettuare le analisi dei campioni raccolti e controllare la strumentazione. La nave è infine stata concepita per minimizzare al massimo l'impatto ambientale volto a ridurre il rumore e il disturbo nei confronti degli abitanti del mare. I motori saranno a tal proposito silenziosi e non inquinanti e con un bassissimo consumo di carburante.

Le attrezzature permetteranno di esplorare così l'ambiente marino fino a un massimo di 2000-25000 metri di profondità, permettendo una maggiore conoscenza dello stato di salute del mare e della varietà degli organismi che lo popolano.

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