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13 Settembre 2022
16:47

Legge sugli animali esotici in Italia: pubblicati i decreti in Gazzetta. Attesa per la lista delle specie consentite

Entrano in vigore i divieti di importazione e detenzione di animali selvatici ed esotici in Italia grazie alla pubblicazione dei decreti in Gazzetta Ufficiale. Ma quali sono le specie che non sarà possibile commerciare? Per saperlo bisognerà ancora attendere la White List del Ministero della Salute.

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drago barbuto

Pubblicati in Gazzetta Ufficiale i decreti legislativi che impongono nuovi divieti alla detenzione di animali esotici e selvatici. I decreti riguardano milioni di animali venduti nei negozi e anche quelli presenti nei circhi.

La Legge interverrà anche con sanzioni contro chi violerà i divieti di importazione, vendita e riproduzione, così come contro il traffico di specie protette in pericolo di estinzione.

Entra così ufficialmente in vigore la nuova legge sugli animali esotici in Italia emanata il 29 luglio 2022. Il testo di legge prevede l'introduzione di una serie di divieti a cominciare dal prelievo in natura. Non sarà più possibile, infatti, prelevare animali selvatici ed esotici direttamente in natura nei loro Paesi di origine per portarli in Italia.

Il Decreto recepisce il Regolamento (UE) 2016/249, e oltre alla gestione delle malattie degli animali allevati a fini zootecnici, si riferisce anche a tutti gli animali terrestri, compresi gli animali da compagnia, selvatici ed esotici tenuti in cattività, potenzialmente in grado di diffondere malattie animali e zoonotiche. L’Italia è il quinto Paese europeo ad aver recepito le nuove disposizioni europee. Prima l’hanno fatto Belgio, Cipro, Lussemburgo e Olanda.

Ma quali sono questi animali? La decisione è ancora sospesa, affidata a un decreto che il ministro della Salute Roberto Speranza dovrà licenziare entro il 28 ottobre. Il provvedimento conterrà una "lista negativa" e anche "lista positiva" stilata «in base al rischio sanitario, per la biodiversità o alla compatibilità con la detenzione in cattività per ragioni comportamentali, fisiche, biologiche, etologiche». Contrariamente all’attuale situazione la lista delle specie consentite includerà solo pochi animali che potranno ancora essere commerciati e detenuti in Italia.

In attesa delle liste, però, le principali associazioni di protezione animale esultano: «Oggi possiamo certamente affermare che quanto decretato rappresenta, anche in applicazione della recente integrazione della Costituzione in tema di difesa degli animali e della biodiversità, una stretta nei confronti di un anacronistico commercio pericoloso per tutti e una positiva campagna educativa a lungo termine – ha affermato Gianluca Felicetti, presidente Lav – Quanto approvato scoraggerà man mano le manie di collezionisti di animali e bloccherà mode pericolose che hanno portato, secondo Euromonitor, a una popolazione di oltre 50 milioni di mammiferi, uccelli, pesci e rettili di ogni tipo tenuti in stanze, garage e giardini, con un ritmo di milioni di nuovi animali all’anno detenuti. Un fenomeno non di poco conto visto anche l’annoso problema delle cosiddette specie invasive aliene per le quali poi si invoca l’uso dei fucili».

Tra le specie esotiche più spesso oggetto di compravendita ci sono i pesci degli acquari, i piccoli mammiferi come ad esempio il riccio albino africano, e anche rettili tenuti nelle teche come il drago barbuto.

«Tenere in casa serpenti, grandi felini, scorpioni, tartarughe alloctone, ragni velenosi e pipistrelli, acquistati legalmente o illegalmente, negli anni ha inoltre determinato, a causa di liberazioni o fughe, l’introduzione nei nostri territori di specie cosiddette “invasive aliene” che poi si cerca di eradicare – ha commentato il presidente dell’Oipa, Massimo Comparotto – Sappiamo che questo è un provvedimento molto contrastato dagli operatori di un certo comparto economico, ma stavolta hanno vinto il benessere e l’etica».

Ma quali sono i divieti che verranno applicati a chi vive o commercia animali esotici?

Chi detiene uno degli animali delle specie vietate, non potrà farlo riprodurre ma potrà tenerlo fino alla fine della sua vita naturale. Chi ha un animale escluso dalla White list dovrà denunciarne la presenza in Prefettura entro il 27 dicembre 2022. I negozi hanno tempo fino al 27 settembre 2023 per la messa in regola, con identificazione degli animali e formazione degli operatori.

Novità anche sul fronte dei circhi e delle mostre faunistiche viaggianti: già dal 27 settembre 2022 non potranno far riprodurre gli animali delle specie vietate e non potranno acquisirne altri.  Sul medesimo argomento era già stata approvata una legge delega che Kodami ha riassunto in una video.

È prevista l’applicazione di queste norme di protezione degli animali anche agli ibridi, individui risultanti dall’incrocio di genitori di specie o sottospecie diverse, a prescindere dalle generazioni di incrocio. L'esempio più noto in tal senso è rappresentato dal ligre (incrocio tra leone e tigre), ma ci sono anche diverse sottospecie di tigri, oggi presenti nei circhi italiani.

Il nodo resta però sulla white list e le specie consentite, a scioglierlo entro un mese sarà il ministro della Salute Roberto Speranza.

Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
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