video suggerito
video suggerito
24 Ottobre 2022
18:08

Il volto di una formica al microscopio come non lo immaginereste mai

L'immagine che ha catturato l'attenzione di molte persone sui social appare inquietante, ma è in realtà il capo di una formica vista con un ingrandimento 5X del microscopio, uno scatto che ha partecipato all Nikon Small World Competition dle 2022.

407 condivisioni
Immagine

L'immagine che da giorni sta girando sui social non è il volto di un Balrog fiammeggiante, spirito divino corrotto da Morgoth nell'universo fantasy del Signore degli Anelli, ma il capo di una formica del genere Camponotus scattata al microscopio dall'abile mano di Eugenijus Kavaliauskas per la Nikon Small World Competition.

Se da un lato gli amanti del mondo fantasy rimarranno delusi perché non potranno mai ammirare dal vivo un essere con un aspetto del genere, dall'altro chi è facilmente impressionabile potrà tirare un sospiro di sollievo. Non esiste un demone con queste sembianze e se veramente volessimo osservare una formica da così vicino e con questa nitidezza dovremmo necessariamente utilizzare un microscopio con un ingrandimento 5X o essere alti più o meno un millimetro.

Il concorso fotografico che ha ospitato questo scatto suggestivo è la Nikon Small World Competition di quest'anno, gara che ha visto in gioco scienziati, artisti e fotomicrografi che si impegnano tutti i giorni nel mostrare la bellezza e la complessità della vita attraverso un microscopio. A vincere il primo premio del concorso non è stata questa immagine, ma lo scatto di Grigorii Timin di una zampa embrionale di un geco diurno del Madagascar.

Immagine
Primo premio del Nikon Photomicrography Competition del 2022, foto di Grigorii Timin

Nonostante non abbia vinto, però, comunque l'immagine del "presunto Balrog" è riuscita ad appassionare, e in alcuni a casi a sconvolgere, molte persone su internet. Lo scatto è stato realizzato in Lituania da Eugenijus Kavaliauskas, ed è oggettivamente sorprendente. Un occhio poco allenato o uno sguardo di sfuggita confonderebbe chiunque: due grandi occhi rossi dal quale sporgono impressionanti corna. Il volto contratto in una smorfia aggressiva e fauci che si aprono a denti gialli che donano al ghigno il suo caratteristico aspetto terrorifico.

Ovviamente l'apparenza inganna e non dobbiamo dimenticarci di star osservando una formica. In primo piano, infatti, quelli che sembrano due grandi occhi rossi sono in realtà la base delle antenne della formica, dette anche fosse antennali. Quel che sembra un naso protuso in avanti è invece una parte del capo chiamato clipeo, cioè la parte anteriore del capo degli insetti, situata tra la fronte e il labbro superiore, anteriormente agli occhi. Infine, in basso quello che sembra un ghigno mostruoso è in realtà la parte superiore delle mandibole coperta di setole.

Quindi, per quanto suggestiva l'immagine demoniaca non è altro che un'associazione frettolosa che fa il nostro cervello dovuta probabilmente all pareidolia o illusione pareidolitica. Questa è una sorta di illusione o "inganno" che fa il nostro cervello a noi stessi poiché tende a ricondurre a forme note oggetti o profili che invece hanno forme casuali. Proprio per questo motivo a volte pensiamo di vedere un volto sorridente in una casa con due finestre e una porta ad arco, o un volto spaventato in un'auto con due fanali e una griglia d'areazione particolare.

Immagine
Camponotus vagus che si abbevera

L'aspetto della minuscola Camponotus, invece, è sostanzialmente differente. Questo genere popola diverse zone comprese quelle mediterranee e costiere oppure di pianura con boschi aperti e luminosi. Fra le specie più note c'è Camponotus vagus che costruisce colonie preferibilmente in tronchi d'albero o nel legno morto, scavando profonde gallerie nei pini o negli ulivi, anche in Italia.

Una interessante caratteristica di questo insetto, difficilmente rappresentabile in un solo scatto, è il grande polimorfismo fra le diverse caste. Ciò vuol dire che esistono operaie con taglie diverse suddivise principalmente in operaie minori, operaie maggiori ed operaie medie, che sono una via di mezzo tra le prime due taglie. In un normale passeggiata in giardino sono facilmente osservabili, anche se non è facile riconoscerle con precisione: il corpo è interamente nero con dimensioni che raggiungono i 14 millimetri nelle operaie. La peluria è più o meno fitta sull'addome ed à di colore chiaro.

Insomma, niente creatura oscura armata di frusta ardente, ma solo il nostro cervello che ci inganna. Per riuscire a vedere uno "spirito di fuoco" dovremmo quindi lanciarci nell'ennesimo rewatch del Signore degli Anelli o attendere la prossima stagione della serie "Gli Anelli del Potere".

Sfondo autopromo
Segui Kodami sui canali social
api url views