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3 Novembre 2022
16:44

Il “Twitch degli animali”, il progetto che manda in streaming la natura

Da oggi i ricercatori che studiano i buoi muschiati hanno la possibilità di osservare i loro comportamenti da remoto grazie al progetto live nature cam su Explore.org e alla University of Alaska Fairbanks che ha montato una webcam accesa sempre su un gruppo di questi animali del Large Animal Research Station in Alaska.

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La comunicazione online odierna passa spesso attraverso le dirette streaming e la University of Alaska Fairbanks ha deciso di cavalcare l'onda contribuendo a un progetto chiamato live nature cam su Explore.org che porta la natura in Rete live 24 ore su 24.  

L'ultimo animale che da oggi è possibile osservare in diretta comodamente dal proprio divano di casa è uno dei mammiferi più iconici dell'Artico: il bue muschiato (Ovibos moschatus) e grazie a questo servizio streaming i ricercatori potranno ottenere preziosi dati per i loro studi.

Sempre più persone decidono informarsi e intrattenersi su piattaforme come Twitch, ovvero siti predisposti a ospitare unicamente dirette e programmi live.  Una sorta di televisione 2.0 con palinsesti che cambiano ogni giorno e che, soprattutto, sono creati liberamente da qualsiasi persona abbia una webcam e qualcosa da mostrare o da dire. Dunque, basta un click ed è possibile guardare in diretta persone che giocando ai videogiochi, discutono di politica, arte, scienza e storia, cucinano e molto altro.

Ben prima dell'avvento di Twitch e piattaforme simili, però, centinaia di ricercatori utilizzavano già supporti streaming e webcam per poter condurre osservazioni da remoto senza recare nessun disturbo agli animali e uno dei più grandi progetti che raccoglie dirette streaming di animali è il live nature cam su Explore.org, una organizzazione no-profit che possiede più di 150 webcam in giro per il mondo puntate su animali e che da oggi ospita nel suo "palinsesto" il bue muschiato come nuova stella dello streaming, grazie all'aiuto della University of Alaska Fairbanks, in America.

Perché è importante studiare gli animali da lontano?

I ricercatori hanno chiamato la telecamera che riprende gli animali la "muskox-cam" ed è stata istallata nella White Large Animal Research Station (LARS), che si trova appena a nord del campus di Fairbanks fuori Yankovich Road, in Alaska, ed è puntata verso il pascolo a nord della struttura. Il LARS ospita 43 buoi muschiati che vanno dai 7 mesi a 18 anni, ma non sono gli unici inquilini del centro di ricerca. Ci sono anche 41 renne e 11 bisonti di montagna, animali curati e custoditi a scopi educativi e di ricerca.

L'importanza di riuscire a osservare gli animali senza disturbarli è ben nota a etologi e biologi della conservazione. Per riuscire a studiare un comportamento, infatti, è importante eliminare qualsiasi tipo di influenza esterna e spesso il ricercatore, soprattutto nel caso degli animali selvatici, costituisce un disturbo che difficilmente riesce a essere eliminato dal set di dati.

Uno dei metodi con cui normalmente si cerca di risolvere il problema è tramite l'abituazione degli animali. Questi vengono esposti alla presenza dell'uomo per diverso tempo così da non essere più considerato un pericolo, ma l'abituazione conserva comunque alcuni errori di giudizio. Innanzitutto il tempo necessario per far abituare l'animale alla presenza umana varia molto non solo da specie a specie, ma anche da individuo a individuo. Inoltre non è detto che, una volta abituati, gli animali non siano influenzati comunque dal comportamento umano o da altri fattori indiretti che difficilmente riusciamo a valutare come, ad esempio, il nostro odore.

Insomma, è chiaro che riuscire ad analizzare i comportamenti degli animali da lontano ha enormi vantaggi, non solo sul risparmio economico che ne consegue, ma anche sullo stress degli animali e sulla migliore qualità dei dati raccolti.

Perché è importante studiare il bue muschiato?

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Siamo, dunque, dei ricercatori che studiano il comportamento del bue selvatico e possiamo sapere cosa fa una mandria di questi mammiferi in ogni momento semplicemente cliccando un tasto sul computer o sul nostro smartphone. Con questa enorme mole di dati e osservazioni sono molte le domande alle quali possiamo rispondere, specialmente quelle legate agli adattamenti al freddo che presentano gli animali.

Il bue muschiato, infatti, è un mammifero artico appartenente alla famiglia Bovidae, noto per il suo folto manto e il caratteristico odore di muschio. Sono animali sociali famosi per la tipica disposizione circolare che assumono quando si sentono minacciati con i piccoli al centro del cerchio. Nonostante tutti insieme possano sembrare un muro invalicabile di peli e corna tale disposizione spesso è sufficiente a respingere l'attacco dei lupi artici, ma è del tutto inefficace se l'attacco viene sferrato da un orso polare in grado di sfondare la muraglia in poco tempo.

La grande socialità dei bue muschiati li rendono soggetti perfetti per gli studi su come variano i comportamenti individuali e di gruppo in base alle diverse temperature e stagioni. Inoltre, alcuni studi si concentrano anche sul loro particolare metabolismo che richiede un'alta soglia di riserve grasse non solo per passare l'inverno ma anche per concepire i propri piccoli, attività che richiede una grande quantità di energia.

Insomma, nuovi strumenti e tecnologie che facilitano la vita dell'uomo ma che hanno anche un valore ben più alto. Questi sono strumenti a servizio di una "ricerca scientifica a impatto 0 sugli animali", ovvero il futuro per una scienza che prende a cuore il benessere degli organismi che condividono con noi il Pianeta.

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