Il lockdown ha avuto effetti sulla crescita dei cuccioli? Ecco come partecipare allo studio

Che impatto ha avuto il lockdown sulla crescita e sullo sviluppo comportamentale dei cani? Alla risposta a questa domanda sta lavorando un team di ricerca dell'Università degli Studi di Napoli Federico II e dell'Università di Roma La Sapienza.

I dipartimenti di Medicina Veterinaria e Produzioni Animali e di Psicologia dei Processi di Sviluppo e Socializzazione dei due atenei stanno infatti conducendo uno studio multidisciplinare volto a valutare gli effetti del lockdown sui cani in una fase cruciale come quella della crescita.

Per fare ciò il team di ricercatori ha bisogno di volontari che rispondano a un semplice test online. Le domande sono rivolte a coloro che hanno:

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• un cane che tra marzo e maggio 2020 era un cucciolo;

oppure

• cane nato tra giugno 2020 e febbraio 2021.

Chi ha un cane con queste caratteristiche può effettuare il test online ed entrare a fare parte dello studio.

L'isolamento causato dalla epidemia da Covid-19 ha avuto effetti pesanti sulla salute psicologica delle persone, e ancora di più dei più giovani. Secondo uno studio elaborato dall'IRCCS Giannina Gaslini di Genova i più piccoli hanno accusato una serie di disturbi come quello da stress post-traumatico ed altri.

L'impatto del lockdown sui compagni animali che hanno diviso l'isolamento con noi è ancora poco conosciuto, soprattutto se si parla degli effetti che ha avuto sugli individui più giovani. I cuccioli hanno particolare bisogno di socializzare e accumulare una quantità di esperienze diverse per poter avere una vita sana e instaurare relazioni positive con altri individui della loro specie. Cosa è accaduto ai cuccioli che, seppure per un periodo limitato, potrebbero non aver incontrato altri cani per mesi?

Può l'isolamento vissuto dagli esseri umani aver avuto dei risvolti importanti sul carattere degli animali? È a questa e a molte altre domande che nei 10 minuti di durata del test si potrà dare un contributo alla ricerca.

A valutare i risultati della ricerca saranno i medici veterinari esperti in comportamento, psicologi, psicoterapeuti e istruttori cinofili di due tra le maggiori università italiane.