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10 Marzo 2024
12:00

Il giaguaro (Panthera onca)

Il giaguaro è un mammifero carnivoro della famiglia dei felidi ed è l'unico rappresentante del genere Panthera che vive nelle Americhe. È il più grande felino del continente americano e del terzo più grande in assoluto, più piccolo solo del leone e della tigre.

Membro del comitato scientifico di Kodami
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Il giaguaro (Panthera onca) è un mammifero carnivoro della famiglia dei felidi ed è l'unico rappresentante del genere Panthera che vive nelle Americhe. Più nello specifico, questa specie è diffusa in un'area compresa tra il Messico e l'estremo nord dell'Argentina. La IUCN lo definisce come vicino al rischio di estinzione e lo classifica quindi come NT (near threatened). 

Si tratta del più grande felino del continente americano e del terzo più grande in assoluto. Il giaguaro, infatti, può raggiungere i 136 chilogrammi di peso e tra i felini risulta, quindi, più piccolo solo del leone (Panthera leo) e della tigre (Panthera tigris)

A renderlo riconoscibile è il caratteristico mantello maculato, che può variare dal giallo/oro al rosso, con macchie nere a forma di "rosetta".

Come è fatto il giaguaro

L'altezza alla spalla può arrivare a 75 centimetri, mentre la lunghezza del corpo è compresa mediamente tra 150 e 180 centimetri, con una coda che raggiunge i 70/90 cm. Secondo il WWF, però, un esemplare adulto può raggiungere addirittura i 2,5 m di lunghezza. Il peso medio è di 68/136 chilogrammi e il dimorfismo sessuale è evidente, in quanto i maschi sono generalmente dal 10 al 20% più grandi delle femmine. Il giaguaro, inoltre, ha una corporatura potente, con mascelle grandi e quadrate, un busto magro e arti estremamente muscolosi.

Per intuire la potenza del suo morso, basti pensare che Animal Diversity, dell'Università del Michigan cita un caso in cui è stato osservato un maschio adulto intento a trascinare con la bocca una tartaruga marina di 34 kg per una distanza di ben 91,5 metri.

Il Reid Zoo Park, in Arizona, inoltre, ha calcolato la potenziale potenza del morso, definendolo come "di forza doppia rispetto a quello di una tigre (circa 103.42)". Si tratta però di calcoli approssimativi, che non possono venire considerati validi per tutti gli esemplari.

Il colore del mantello varia dal giallo pallido al marrone mattone/rossastro, con maculature nere a forma di rosa sul collo, sul corpo e sugli arti. Il ventre, invece, è più chiaro e quasi biancastro. Sono inoltre piuttosto comuni soggetti melanici (più scuri o addirittura neri), chiamati comunemente "giaguari neri", o pantere nere. In questo caso il mantello è scuro, con macchie nere poco visibili. Questa eventualità è più comune negli ambienti boschivi.

Nel Pantanal brasiliano (che si estende negli Stati del Mato Grosso e del Mato Grosso do Sul) vivono i giaguari di dimensioni maggiori. I giaguari più piccoli, invece, si trovano in Honduras, dove i maschi pesano in media 57 kg e le femmine 42 kg. In generale si può affermare che i giaguari che abitano le foreste fitte tendono ad essere più piccoli rispetto a quelli che si trovano in habitat più aperti.

Habitat e distribuzione

I giaguari vivono dall'Arizona meridionale al nord dell'Argentina. Negli Stati Uniti sono presenti anche in New Mexico e l'areale è piuttosto diffuso in tutta l'area settentrionale del Sud America (compresa la Colombia, il Venezuela, il Perù, la Bolivia e il Paraguay). La più grande distribuzione contigua di giaguari è in Brasile, nelle zone del bacino amazzonico.

L'habitat è invece più frammentato in Messico, Honduras, Nicaragua, Panama e Guatemala e in altre aree dell'America centrale, come la Costa Rica e il Belize.

I giaguari prediligono le fitte foreste tropicali umide di pianura, le quali offrono molta protezione. Vivono però anche nei canneti, nelle foreste costiere, nelle paludi, nelle savane tropicali del Brasile e nelle aree coperte di arbusti più bassi.

Si tratta di ottimi nuotatori e si trovano quindi anche negli habitat vicini all'acqua, come fiumi, ruscelli lenti, lagune e paludi. Non si trovano, invece, nelle zone aride.

In Costa Rica sono stati avvistati giaguari fino a 3.800 metri di altitudine, ma generalmente non sono comuni nelle foreste montane. Sulle Ande, ad esempio, non si trovano al di sopra dei 2.700 metri. Nel Messico settentrionale e negli Stati Uniti sudoccidentali, i giaguari abitano boschi di querce e boschi ripariali.

Alimentazione

I giaguari sono carnivori che si nutrono di un'ampia gamma di prede, che possono essere rappresentate da tapiri, cervi, caimani, tartarughe, serpenti, istrici e capibara. La specie può inoltre nutrirsi di pesci e uccelli.

In genere i giaguari attaccano le prede avventandosi su di loro partendo da un punto nascosto, proprio per questo motivo, prediligono gli ambienti che offrono la protezione di alberi e arbusti.

Una volta raggiunto l'animale, lo mordono direttamente il collo, oppure lo uccidono perforando la parte posteriore del cranio con i canini. Le loro potenti mascelle consentono loro di perforare la spessa pelle dei rettili e anche il carapace delle tartarughe. Una volta uccise, trascinano le loro prede in un luogo appartato dove verranno consumate.

Comportamento e riproduzione

I giaguari sono animali crepuscolari, ma possono essere attivi in qualsiasi momento della giornata. Tendono a riposare verso la metà della mattina e nel pomeriggio, quando si sdraiano all'ombra della vegetazione o nelle grotte (se disponibili) per evitare le temperature più alte. Durante la stagione delle piene possono prediligere anche i rami degli alberi, in quanto arrampicano senza difficoltà.

Sono animali solitari, ad eccezione della stagione degli amori, quando i maschi si muovono insieme alle femmine in estro.

Gli home range dei maschi adulti comprendono tipicamente da due a tre home range femminili. I maschi marcano il proprio territorio attraverso comunicazioni olfattive e comunicano con vocalizzazioni la propria presenza agli altri maschi.

I giaguari possono produrre prole in diversi periodi dell'anno, ma gli accoppiamenti in genere aumentano durante i mesi che vanno da dicembre a marzo. La maggior parte delle nascite avviene invece durante la stagione delle piogge, quando le prede sono più abbondanti.

Le femmine danno alla luce mediamente 2 piccoli, dopo un periodo di gestazione compreso tra i 91 e gli 111 giorni. La maturità sessuale verrà raggiunta dalle femmine tra 12 e 24 mesi e dai maschi  tra i 24 e i 36 mesi.

Il giaguaro e l'uomo

Gli esseri umani rappresentano i principali predatori dei giaguari, i quali sono vittime del bracconaggio, per via del commercio legale e illegale delle pelli, delle zampe e dei denti.

Purtroppo si tratta di una specie che viene considerata "problematica" da alcune popolazioni umane, in quanto in specifici contesti il giaguaro caccia anche gli animali degli allevamenti. Non si tratta però di un animale che attacca l'uom, a meno che non vi sia una provocazione diretta. Occasionalmente, in passato, sono stati osservati individui intenti a seguire gli esseri umani, ma la convinzione è che si trattasse di un tentativo di allontanare le persone dal proprio territorio.

Alcuni paesi, come il Brasile, la Costa Rica e il Messico, ne hanno vietato la caccia (fatta eccezione per alcuni individui considerati "pericolosi" in seguito a predazione di animali da allevamento). La Bolivia, invece, autorizza anche la caccia al trofeo.

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Claudia Negrisolo
Educatrice cinofila
Il mio habitat è la montagna. Sono nata in Alto Adige e già da bambina andavo nel bosco con il binocolo al collo per osservare silenziosamente i comportamenti degli animali selvatici. Ho vissuto tra le montagne della Svizzera, in Spagna e sulle Alpi Bavaresi, poi ho studiato etologia, sono diventata educatrice cinofila e ho trovato il mio posto in Trentino, sulle Dolomiti di Brenta. Ora scrivo di animali selvatici e domestici che vivono più o meno vicini agli esseri umani, con la speranza di sensibilizzare alla tutela di ogni vita che abita questo Pianeta.
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