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21 Marzo 2024
15:13

Cosa accadrebbe se un leone si accoppiasse con un giaguaro?

In condizioni di cattività, i giaguari maschi e le leonesse possono provare attrazione l'un l'altro e accoppiarsi, favorendo la nascita di ibridi molto rari.

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Leone (Panthera leo) e giaguaro (Panthera onca) sono due importanti predatori che vivono il primo in Africa e il secondo in America latina. Questi animali non condividono dunque né lo stesso areale né gli stessi stili di vita, ma come è stato possibile osservare per altre specie (per esempio i leopardi) possono dare vita a degli ibridi. È accaduto, infatti, in cattività, quando alcuni allevatori hanno tenuto leoni e giaguari all'interno delle stesse gabbie, favorendo la possibilità d'incroci che hanno avuto come esito la nascita di alcuni cuccioli.

Per capire la straordinarietà di questo fenomeno, dobbiamo renderci conto che queste due specie in natura sono separati da migliaia di chilometri di burrascoso oceano e che le due specie si sono separate dal loro ultimo antenato comune milioni di anni fa, mantenendo comunque una certa interfertilità.

Il frutto di questa unione è un ibrido a cui gli esperti hanno dato il nome di Giaguone, un termine che utilizza una crasi linguistica fra le parole "giaguaro" e "leone". Come tanti altri animali ibridi, la sua morfologia e il suo comportamento sono alquanto particolari, poiché presenta delle somiglianze che lo avvicinano alle due specie che sono completamente diverse fra di loro.

Può un leone accoppiarsi con un giaguaro?

leonessa

Per quanto possa sembrare strano che un leone possa riprodursi con un giaguaro, bisogna prendere in considerazione sia il contesto di riferimento – gli allevamenti di felini selvatici, molto frequenti negli USA e in alcuni paesi del Mesoamerica – sia le informazioni biologiche che disponiamo di queste due specie.

La maggioranza degli allevamenti in cui sono nati gli ibridi leone-giaguaro permettevano a queste due specie di assumere comportamenti promiscui e molto diversi dal loro comportamento naturale. La cattività infatti gli imponeva di condividere i propri ambienti con diversi altri esemplari di altre specie e in generale gli animali erano maggiormente abituati a riconoscere gli estranei come un potenziale partner sessuale.

In natura, invece, nel caso in cui un leone e un giaguaro si fossero davvero incontrati, non si sarebbero riconosciuti come animali simili. Tutt'al più avrebbero risposto negativamente all'incontro, minacciandosi a vicenda come capita frequentemente fra leopardi e leoni o fra questi ultimi e le tigri.

Le ragioni biologiche che invece hanno permesso ai due animali di rimanere interfertili sono le stesse che hanno permesso anche alle altre specie del genere Panthera di riprodursi, favorendo la nascita di un grande numero di ibridi. Queste specie condividono buona parte del loro codice genetico e seppur presentano un numero cromosomico differente – 38 per il leone e 36 per il giaguaro – al momento della riproduzione i loro gameti riescono a fondersi, favorendo lo sviluppo di un ibrido.

Ciò è soprattutto dovuto dalla loro recente evoluzione e dalla composizione stessa delle coppia che permette la nascita dell'ibrido. Il giaguone è infatti la prole tra un giaguaro maschio e una leonessa, mentre non sono mai stati avvistati ibridi nati dall'unione di una coppia composta da un leone maschio e da un giaguaro femmina. Probabilmente questo succede perché lo spermatozoo del leone trova più difficoltà a fecondare l'ovulo dell'altra specie o perché l'embrione non sopravvive allo sviluppo.

Giaguone, l'ibrido fra giaguaro e leone

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Il giaguone solitamente presenta un manto molto simile a quello paterno, con macchie che sono assenti nel leone ed esistono sia esemplari con manto chiaro che esemplari con manto scuro. Se  infatti il giaguaro che si riproduce con la leonessa presenta un manto scuro o presenta all'interno del suo albero genealogico dei parenti con tonalità scure, molto probabilmente il figlio avrà una pelliccia scura.

La testa del giaguone è invece molto simile a quella della madre, anche se presenta delle orecchie a triangolo che ricordano maggiormente quelle del giaguaro. Nei leoni infatti le orecchie sono meno appuntite. Il colore degli occhi dei giaguoni è invece il perfetto mix fra le tonalità chiare dei giaguari e le tonalità ambrate e più scure dei leoni.

Le loro dimensioni sono intermedie rispetto a quelle dei genitori. Nei giaguoni maschi le dimensioni possono arrivare ad una lunghezza massima di 265 centimetri, per circa 165 kg di peso, mentre le femmine sono più piccole dei maschi e non superano i 120 kg di peso e i 235 centimetri di lunghezza.

A differenza delle leonesse, che sono molto sociali, i giaguoni sono più simili alla loro specie paterna, risultando schivi e solitari. Bisogna tuttavia ricordare che questi animali vivono spesso in contesti non naturali e quindi è difficile stabilire approfonditamente quale sarebbe il loro temperamento, lontano dalle gabbie o dagli esseri umani.

Il 9 aprile 2006, due giaguoni sono nati al Bear Creek Wildlife Sanctuary di Barrie, a nord di Toronto. A questi due esemplari è stato dato il nome di Jahzara (femmina) e Tsunami (maschio). Quest'ultimo presenta la classica colorazione del giaguaro, mentre Jahzara ha ereditato il gene melanico del padre ed è quindi di colore nero.

Gli ibridi di leone e giaguaro possono sopravvivere?

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Giaguaro nella Foresta Amazzonica

Come dimostrano i casi di Jahzara e Tsunami, i giaguoni possono sopravvivere a lungo e non muoiono poco dopo la loro nascita. Possono infatti raggiungere l'età adulta, anche se non è chiaro se possono o meno riprodursi con altri esemplari delle specie genitoriali o con degli ibridi.

Dal punto di vista della longevità sembrano avere invece una durata equiparabile a quella delle loro madri, morendo a circa 12-15 anni di età se tenuti in buone condizioni.

Sono laureato in Scienze Naturali e in Biologia e Biodiversità Ambientale, con due tesi su argomenti ornitologici. Sono un grande appassionato di escursionismo e di scienze e per questo ho deciso di frequentare un master in comunicazione scientifica. La scrittura è la mia più grande passione.
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