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21 Novembre 2023
15:00

Il figlio di Gina Lollobrigida cerca adozioni per i cani di sua madre: «Non posso badare a loro»

Milko Skofic, il figlio di Gina Lollobrigida, non se la sente di badare ai cinque Pastori tedeschi della mamma scomparsa a gennaio scorso e ha quindi lanciato un appello per trovare loro delle adozioni consapevoli.

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«Quello di mamma per i cani è stato un amore davvero speciale. I cani di casa, tutti Pastori Tedeschi tenevano d'occhio la mia carrozzina. Era come avere tanti baby sitter animali: bellissimo». Nonostante questo, però, Milko Skofic, il figlio di Gina Lollobrigida non se la sente di badare ai cinque cani della mamma scomparsa a gennaio scorso e quindi dai microfoni del programma di Radio 2 "Colpo di coda" ha lanciato un appello: «Io vivo all'estero e non potrò seguirli come meritano. Vorrei una mano dai rescue specializzati nella razza che ha bisogno di attenzioni particolari per valutare adozioni consapevoli».

I commenti del pubblico davanti a questa volontà di volere che i cani debbano lasciare la casa di famiglia si sono divisi tra chi si è detto per nulla d’accordo con le parole di Skofic e chi, invece, ha apprezzato l'appello perché viene sottolineato l'impegno di cercare per loro un’adozione consapevole.

Da Rex “il preferito” a Pelè, i cani della “bersagliera” del cinema italiano sono cinque in tutto: due femmine di 11 anni, due maschi di 9 anni e infine il più piccolo che ha 4 anni. Ma i ricordi di Skofic non rammentano solo i cani: «A un certo punto la nostra casa sull'Appia sembrava uno zoo, c’era addirittura un pavone che già è stato accolto in un santuario per gli animali nel Lazio».

Per non parlare dei gatti il cui cuore della “Lollo” era particolarmente devoto. Ma per chi conosce la storia della diva, la sua passione nei confronti degli animali non è un segreto, visto che proprio lei ne raccontava spesso nelle interviste e loro erano anche tra i protagonisti preferiti nelle sue opere d'arte e nei suoi montaggi fotografici. E anche quando si trovava a dividere il set con i compagni di scena animale, come l'asinello Barò nel film Pane, amore e fantasia, proprio a loro manifestava tutto il suo amore, attraverso attenzioni continue.

L'appello del figlio dell'attrice, fa venire alla mente un fenomeno molto attuale e molto frequente, purtroppo, che viene chiamato rinuncia di proprietà che per quanto abbia questa definizione neutra  ha lo stesso a che fare con la piaga dell'abbandono. Infatti, se pur vero che il cane anziché legarlo a un albero lo si lascia in qualche rifugio o in qualche associazione, anche così di certo non gli si risparmia la sofferenza dell'addio da colui al quale aveva concesso la sua più totale fiducia.

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Simona Sirianni
Giornalista
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