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Il cucciolo di ghepardo si traveste da tasso del miele: un’ipotesi ancora discussa

Il cucciolo di ghepardo somiglia molto al tasso del miele, un mustelide piccolo ma estremamente aggressivo se minacciato. Secondo alcune ricerche, il ghepardo nei suoi primi mesi di vita imiterebbe l'aspetto dei tassi del miele per proteggersi dai predatori, ma non tutti sono d'accordo con questa ipotesi.

30 Giugno 2023
11:32
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I ghepardi (Acinonyx jubatus) sono noti per la loro velocità e agilità senza pari tra i felini. Tuttavia, la sopravvivenza dei cuccioli di ghepardo durante i primi mesi di vita è spesso minacciata dalla predazione da parte di altri animali.

Uno dei maggiori pericoli per i cuccioli di ghepardo sono i predatori rivali. Gli animali come i leoni, le iene e i leopardi sono noti per attaccare e uccidere i cuccioli di ghepardo. Questi predatori vedono i cuccioli di ghepardo come una minaccia futura per le loro risorse alimentari o come una potenziale competizione per il territorio. La mancanza di difese e la vulnerabilità dei cuccioli li rendono prede facili per questi predatori. Oltre ai predatori rivali, i cuccioli di ghepardo devono affrontare la competizione con altre specie per risorse come il cibo e l'acqua. Le iene maculate, ad esempio, sono noti "ladri di prede" e possono rubare il cibo cacciato dai ghepardi adulti, mettendo a rischio la sopravvivenza dei cuccioli. La competizione con altre specie per le risorse può limitare l'accesso dei cuccioli di ghepardo a cibo e acqua essenziali per la loro crescita e sviluppo.

Un'ipotesi intrigante suggerisce che i cuccioli di ghepardo potrebbero utilizzare il mimetismo batesiano, un fenomeno in cui una specie innocua imita l'aspetto di una specie pericolosa, per sfuggire ai predatori come strategia di sopravvivenza nei primi mesi di vita.

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Il mimetismo batesiano è stato descritto per la prima volta dal naturalista inglese Henry Walter Bates. Si verifica quando una specie, nota come "mimetizzante", imita l'aspetto di un'altra specie, chiamata "modello", che possiede caratteristiche difensive come il veleno o l'invisibilità. Il mimetizzante trae beneficio dal fatto che i predatori evitano il modello, presumendo che sia pericoloso.

L'ipotesi del mimetismo batesiano tra i cuccioli di ghepardo e i tassi del miele suggerisce che i cuccioli di ghepardo possano imitare l'aspetto dei tassi del miele per proteggersi dai predatori. I tassi del miele (Mellivora capensis) sono mammiferi della famiglia dei mustelidi, noti per il loro aspetto distintivo e il loro comportamento aggressivo quando minacciati. Essi sono anche considerati specie pericolose per i loro nemici naturali. L'imitazione dell'aspetto dei tassi del miele da parte dei cuccioli di ghepardo potrebbe scoraggiare i predatori, che potrebbero essere meno propensi ad attaccare un cucciolo di ghepardo che sembra essere un pericolo potenziale.

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Per confermare l'ipotesi del mimetismo batesiano tra i cuccioli di ghepardo e i mustelidi, sarebbe necessario condurre ulteriori studi che approfondiscano il comportamento dei cuccioli di ghepardo in presenza di predatori e confrontarli con il comportamento dei cuccioli che non mostrano l'imitazione dei tassi del miele. Osservazioni sul campo e analisi del comportamento hanno già fornito delle prove scientifiche, come nelle ricerche del Dipartimento di Zoologia di Washington. Però, con le disponibilità del giorno d'oggi, potremmo indagare più efficacemente ottenendo maggiori evidenze per supportare o confutare questa ipotesi.

L'eventuale conferma dell'ipotesi del mimetismo batesiano avrebbe implicazioni significative per la comprensione del comportamento e delle strategie di sopravvivenza di questa specie minacciata. Se i cuccioli di ghepardo utilizzassero il mimetismo batesiano come meccanismo di difesa, potrebbe essere necessario adottare misure di conservazione mirate per preservare l'habitat dei tassi del miele, poiché ciò avrebbe un impatto diretto sulla sopravvivenza dei piccoli felini.

Sono una ragazza che dopo qualche anno di veterinaria ha scoperto la sua passione: lo studio del comportamento degli animali, incluso l'uomo, in un'ottica comparata. Questa scienza, ancora sconosciuta, si chiama "Etologia" e mi aiuta a non smettere mai di conoscere cose sulla natura, sugli animali, su di noi e sulla nostra storia.
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