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23 Agosto 2023
12:51

Scoperto in Alaska un nuovo e gigantesco sito di impronte fossili: è il “Colosseo dei dinosauri”

I ricercatori dell'Università dell'Alaska Fairbanks hanno ritrovato nel Parco nazionale e Riserva di Denali un imponente sito di impronte fossili appartenenti a dinosauri vissuti circa 70 milioni di anni fa.

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Credits: P. Druckenmiller

Il “Colosseo dei dinosauri”: è il nome attribuito al nuovo ed impressionante sito di impronte fossili scoperto nel Parco nazionale e Riserva di Denali dai ricercatori dell'Università dell'Alaska Fairbanks e descritto sulla rivista Historical Biology.

Il sito è grande una volte e mezzo un campo da calcio e, come un vero Colosseo, presenta, al posto delle gradinate, diversi strati rocciosi su cui sono rimaste impresse le impronte di diverse generazioni di dinosauri vissuti nel tardo Cretaceo, circa 70 milioni di anni fa.

«Non si tratta di un solo livello di roccia con delle tracce», ha spiegato il primo autore dello studio, Dustin Stewart. «È una sequenza nel tempo. Finora a Denali c'erano altri siti con impronte, ma niente di questa grandezza».

Originariamente le falesie di roccia che compongono l’attuale “Colosseo” erano sedimenti di un terreno pianeggiante in prossimità di quello che probabilmente era uno specchio d'acqua di una grande pianura alluvionale dove gli animali andavano ad abbeverarsi verso la fine del Cretaceo.

Quando le placche tettoniche del Pacifico e del Nord America si sono scontrate e piegate formando la Catena dell'Alaska (che si sta tutt’ora alzando), il terreno da piatto si è inclinato verticalmente, esponendo quindi le falesie ricoperte dalle impronte di questi giganti preistorici.

colosseo dei dinosauri
veduta della parte centrale del "Colosseo dei dinosauri". Credits: P. Druckenmiller

«Sono bellissime – ha commentato il paleontologo Pat Druckenmiller, autore e coordinatore dello studio – È possibile vedere la forma delle dita delle zampe e la trama della pelle».

Oltre alle impronte di dinosauro, i ricercatori hanno trovato anche piante fossilizzate, granelli di polline e tracce di molluschi e altri invertebrati d'acqua dolce.

Tutte queste testimonianze fossili sono indizi che ci consentono di ricostruire una fotografia dell’ecosistema della valle di 70 milioni di anni fa: l’area faceva parte di un grande sistema fluviale, con stagni e laghi nelle vicinanze; il clima era decisamente più mite di quello attuale, la vegetazione presentava alberi decidui, conifere e un sottobosco di felci ed equiseti.

La valle ospitava una grande varietà di dinosauri di diverse specie, forme e dimensioni che hanno abitato l'area per migliaia di anni. Erano comuni grandi erbivori appartenenti ai gruppi degli adrosauri, che usavano le loro creste come casse di risonanza per la comunicazione, e dei ceratopsidi, caratterizzati dai vistosi collari e dai corni sul muso, ma anche teropodi carnivori come i possenti tirannosauridi e gli agili dromeosauridi, il gruppo dei celebri velociraptor.

La fauna ovviamente comprendeva anche altri vertebrati tra cui rettili volanti del gruppo degli pterosauri e uccelli preistorici, una vera e propria “valle incantata” per gli appassionati di paleontologia.

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Yuri Digiuseppe
Redattore
Classe '94, appassionato di animali e scienze sin da piccolissimo, sono un naturalista di formazione, specializzato in paleontologia e divulgazione. Mi è sempre venuto spontaneo spiegare agli altri le bellezze della natura e passare intere giornate ad osservare piante e animali di ogni tipo ovunque andassi, per poi tornare a casa e disegnarli. Vorrei contribuire ad avvicinare il pubblico all'ambiente ed essere parte di una ritrovata armonia uomo-natura, per il bene e la salvaguardia di ogni specie.
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