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scheda razza
26 Gennaio 2021
9:30

Il Certosino: il gatto serafico dagli occhi color rame

  • Origine (Data e Luogo): 1949/1977 Francia
  • Standard: CHA – III categoria FIFé
  • Peso (maschi-femmine): 5-7kg; 4,5-6kg
  • Incroci con altre razze: Nessuno
  • Vita media (fascia): 12-15 anni
  • Temperamento: Vigile e mite
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Membro del comitato scientifico di Kodami
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Il gatto Certosino o Chat des Chartreaux o Charteaux è un gatto dal mantello blu-grigio e gli occhi arancio/rame, dal corpo massiccio e le mascelle ben sviluppate, soprattutto nel maschio. Spesso confuso con il Korat o il Blu di Russia che, invece, presentano occhi verdi oltre ad una struttura muscolo-scheletrica più snella, è un gatto adatto a tutti perché incarna sia la mitezza del gatto ben inserito nella famiglia umana, sia la passione felina per l'agguato e la caccia.

attività e socialità

  • Bisogno di movimento2
  • Giocosità2
  • Indipendenza1
  • Riservatezza1
  • Tendenza a miagolare1

cure e salute

  • Cura del pelo1
  • Salute generale2
  • Malattie ereditarie2

Data di origine: 1949/1977

Luogo di origine: Francia

Aspetto fisico: corpo robusto e massiccio, orecchie medio-piccole alte sulla testa, coda più spessa alla base, piedi rotondi con polpastrelli grigi, mantello dal colore esclusivamente blu e a tessitura densa, occhi dal giallo intenso a rame scuro

Peso: 5-7kg per i maschi; 4,5-6kg per le femmine

Temperamento: vigile e mite

Incroci con altre razze: nessuna

Standard: CHA – III categoria FIFé

Origine e storia

Il Certosino o Chat des Chartreux o Chartreux è un gatto dalle origini molto antiche, anche se la sua storia è incerta e poco documentata. Già presente e apprezzato in Francia nel ‘700, probabilmente giunto a bordo di navi mercantili provenienti dal medio Oriente, il suo nome deriva da una lana spagnola molto diffusa nel ‘700, la pile des chartreaux, la cui tessitura era spesso paragonata a quella del mantello che veniva per questo impiegato, forse, persino in pelletteria. Le prime notizie documentate sulla razza, tuttavia, risalgono alla prima esposizione mondiale felina del 1871 al Cristal Palace di Londra dove il Certosino venne presentato non come una razza a sé ma insieme ad altri gatti dal mantello genericamente blu. La selezione artificiale partì ufficialmente negli anni '30 in Francia ma dopo la Seconda Guerra mondiale, sull'orlo dell'estinzione e nel tentativo di differenziarla, la razza subì numerosi incroci con Persiani e British Blu; nel 1970 la Fifé arrivò ad unificare lo standard del Certosino a quello del British e solo nel 1977 le due razze vennero nuovamente separate.

Aspetto fisico

Per moltissime persone un qualunque gatto grigio (che tecnicamente si chiama blu) può definirsi Certosino. Il realtà, un Certosino di razza non è semplicemente un gatto col mantello blu ma ha anche un'altra serie di caratteristiche distintive. E' un gatto medio-grande, con un corpo massiccio e muscoloso, un torace ampio; le mascelle ben sviluppate che conferiscono alla testa, grande e rotonda, la forma di un trapezio, largo alla base e stretto alla sommità. La coda è di media lunghezza, larga alla base e arrotondata in punta, le zampe forti ma non troppo alte. Il maschio può pesare tra i 5 e i 7 kg ed è tendenzialmente più imponente della femmina che oscilla tra i 3 e i 5 kg.

Il Certosino condivide con Korat e Blu di Russia il colore del mantello ed il fatto che il blu sia l'unico colore ammesso, rigorosamente uniforme senza traccia di peli bianchi o riflessi bruni o rossicci. Le tonalità variano tra tutte le sfumature di blu-grigio, sebbene quelle chiare siano considerate di maggior pregio. Ciò che differenzia chiaramente il Certosino dalle altre razze blu sono gli occhi che possono essere solo gialli/arancio/rame senza alcuna screziatura di verde, laddove i Blu di Russia e i Korat presentano solo occhi verdi, oltre ad una struttura fisica più slanciata. Inoltre, il Certosino presenta un mantello denso, leggermente lanoso, più scuro di quello del Blu di Russia, con abbondante sottopelo che manca al Korat.

Temperamento

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Il Certosino è un gatto serafico e tranquillo, un ottimo compagno di vita grazie ad un'indole pacifica e riservata. La maturità è raggiunta tardivamente, attorno ai 2-3 anni, e questa lenta progressione dello sviluppo è testimoniata anche dai cambiamenti fisici che occhi e mantello possono subire nei primi anni di vita, andando gradualmente a stabilizzarsi sui criteri richiesti dallo standard.

Se correttamente socializzato e cresciuto in un ambiente ricco di stimoli, si rivela un gatto amabile ma anche un abile cacciatore che non disdegna la possibilità di mettere alla prova il proprio talento predatorio. Affettuoso con i familiari, non ama eccessivamente la confusione né essere preso in braccio e trastullato per troppo tempo. Infatti, malgrado la sua vena pacifica, resta un gatto con un buon grado di autonomia, un'ottima propensione all'esplorazione e non disdegna di godere di momenti di privacy in cui rilassarsi.

Salute e cura

Il Certosino è un gatto relativamente sano anche se, come avviene per tutte le razze, non è esente da tare genetiche. Nel suo caso, è bene tenere sotto controllo soprattutto gli arti per il rischio di sviluppare displasia dell'anca – trasmissibile per via genetica – e la lussazione mediale della rotula.

Per il resto è un gatto che non richiede particolari accorgimenti per la cura quotidiana. Sarà sufficiente una spazzolata a settimana, per mantenere il mantello pulito ed aiutarlo nella rimozione del pelo morto, soprattutto nei periodi di muta. In quegli stessi periodi, il denso sottopelo può provare eccesso di tricoboazeri (boli di pelo) che il gatto potrebbe espellere vomitando più spesso del solito. In questo caso, un veterinario potrà consigliare nutrienti e integratori per modulare la situazione.
Se il gatto vive in casa, è bene tenere sotto controllo la crescita delle unghie ed, eventualmente, spuntarle nel caso in cui l'usura e le graffiature non bastassero a controllarne la lunghezza.

Relazione e contesto ideale

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Il Certosino è il gatto ideale per chi sogna di avere un compagno alla pari, in grado di entrare in sintonia con le persone di riferimento ma, allo stesso tempo, mantenere un suo spazio di privacy e di autonomia. Amante della famiglia ma anche della caccia, non disdegna la possibilità di accedere all'esterno o, almeno, di poter giocare con chiunque gli offra la possibilità di mettere a frutto e manifestare le sue inclinazioni feline, rimaste intatte rispetto a quelle dei cugini meticci lungo la storia della selezione artificiale operata dall'uomo.

Affettuoso e presente nella vita familiare, come tutti i gatti adora le altezze e la possibilità di esercitare il controllo del suo territorio da posizioni sopraelevate, magari ricavate da mensole lungo i muri oppure da tiragraffi ben posizionati in giro per casa. Questo è ancor più importante se ci sono bambini in casa con i quali può stringere relazioni affettive molto intense ma può anche aver bisogno di distanziarsi dai loro giochi e dai loro schiamazzi quando volesse riposare.

E' un gatto che può convivere con altri gatti purché si tenga comunque sempre in considerazione che la tolleranza ai simili è un tratto che non dipende dalla razza quanto dal carattere di ciascuno. Di certo, una fase di inserimento curata nei dettagli e sviluppata con la giusta gradualità può aiutare, seppur senza garantire, che un Certosino possa accogliere in casa un eventuale convivente.

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Sonia Campa
Consulente per la relazione uomo-gatto
Sono diplomata al Master in Etologia degli Animali d'Affezione dell'Università di Pisa, educatrice ed istruttrice cinofila formata in SIUA. Lavoro come consulente della relazione uomo-gatto e uomo-cane con un approccio relazionale e sono autrice del libro "L'insostenibile tenerezza del gatto".
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