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scheda razza
7 Gennaio 2021
9:00

Blu di Russia: caratteristiche e origini del gatto aristocratico

  • Origine (Data e Luogo): 1912 in UK, Russia (forse Arkhangelsk)
  • Standard: RUS – IV categoria FIFé
  • Peso (maschi-femmine): 3,5-5 kg; 2,5-3 kg
  • Incroci con altre razze: Nessuno
  • Vita media (fascia): 12-15 anni
  • Temperamento: Riservato ma affettuoso
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Membro del comitato scientifico di Kodami
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Il Blu di Russia è un gatto di origini russe di medie dimensioni e dal corpo lungo, elegante e slanciato, dotato di un mantello blu-grigio dai riflessi argentati, folto e lucente, e tipici occhi verde smeraldo molto intenso. È un gatto di origini antiche, già presente nella prima esposizionale felina mondiale del 1871. In FIFè è ammesso solo il colore blu-grigio ma nel mondo sono state allevate di recente anche le varianti bianco, nero e colourpoint.

attività e socialità

  • Bisogno di movimento2
  • Giocosità2
  • Indipendenza2
  • Riservatezza2
  • Tendenza a miagolare1

cure e salute

  • Cura del pelo1
  • Salute generale2
  • Malattie ereditarie2

Data e luogo d'origine: XIX secolo, 1912 in UK, Russia (forse Arkhangelsk)

Aspetto fisico: taglia media, il corpo lungo ed elegante, testa cuneiforme e profilo dritto, zampe sottili e lunghe, occhi verde smeraldo intenso, coda lunga e sottile in punta, mantello corto, folto, setoso, con abbondante sottopelo, di colore blu argentato

Peso: 3,5-5 kg per i maschi; 2,5-3 kg per le femmine

Temperamento: riservato ma affettuoso

Incroci con altre razze: nessuna

Standard: RUS – IV categoria FIFé

Origine e storia

La leggenda narra che questi gatti siano arrivati in Gran Bretagna dal porto russo di Arkhangelsk e che abbiamo esordito in pubblico nella prima mostra felina della storia organizzata a Londra nel 1871. Il loro standard venne riconosciuto per la prima volta in UK nel 1912. Nel dopoguerra, il rischio che questa razza si estinguesse spinse gli allevatori ad incrociare i pochi esemplari rimasti con Certosini, British e persino Siamesi, fino ad allontanarla notevolmente dal suo aspetto originario. Fu solo a partire dagli anni '60 che si tornò a lavorare per differenziare la razza dalle altre, ridefinendone lo standard in modo che ricalcasse maggiormente le caratteristiche dei primi soggetti.

Il Blu di Russia è riconosciuto in FIFé sin dal 1949, anno di istituzione dell'associazione.

Aspetto fisico

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Il Blu di Russia è un gatto dal portamento elegante, dotato di una silhouette magra e slanciata, alto sulle zampe, le orecchie grandi e larghe alla base, la coda relativamente lunga e appuntita, un cranio allungato e piatto che completa una testa cuneiforme, dal naso dritto. La sua caratteristica distintiva è rappresentata dagli occhi a mandorla di colore verde intenso e dal mantello grigio-blu dato dalla presenta di un gene recessivo, detto maltese, che inibisce la riflessione della luce, conferendogli un colore più chiaro rispetto al comune soriano grigio. I riflessi argentei sul mantello sono particolarmente apprezzati in ambito espositivo, così come il mantello morbido, denso, con un sottopelo fitto quasi in grado di mantenere sollevato il grosso pelo di protezione superficiale, producendo sotto la mano un effetto “peluche”.

Il Blu di Russia non va confuso con il Certosino, un gatto molto diverso sia per la tonalità del mantello, che nel Certosino non assume screziature argentee ed è più scuro, sia nella struttura generale, che lo rende molto più morbido e rotondo, laddove il Blu di Russia è più spigoloso e slanciato. Il Certosino, inoltre, presenta occhi da giallo intenso a rame scuro ma mai verdi, il Blu di Russia li ha esclusivamente verdi smeraldo e di una tonalità  molto peculiare.

Temperamento

Il Blu di Russia è un gatto discreto e riservato con gli estranei che però si mostra affettuoso e solare con le persone con cui ha familiarità e che si prendono cura di lui. Essendo un gatto di origini nordiche, tollera bene anche le basse temperature invernali, per quanto non disdegni gli agi e le comodità della vita domestica. Molti cultori della razza riportano il fatto che non ami gli ambienti chiassosi e che l'eccesso di rumore lo spaventi. Vista l'estrema sensibilità sensoriale, è opportuno che i gattini possano sperimentare un ottimo processo di socializzazione – e quindi che gli allevatori siano attenti a questo aspetto – che li aiuti a familiarizzare sin dalle prime settimane di vita con i rumori domestici e la frenesia che, malgrado tutto, caratterizza molte delle famiglie moderne.

Come tutti i gatti, ha bisogno di poter fare attività fisica quotidiana e i giochi di caccia e di esplorazione non dovranno mai mancare nella sua routine giornaliera per mantenerlo in forma sia fisicamente che mentalmente.

Salute e cura

Il Blu di Russia è un gatto che non ha bisogno di accortezze specifiche per mantenerlo in buona salute giacché non soffre di particolari patologie legate alla razza. È comunque buona norma sottoporre periodicamente il gatto ad una visita ecografica a cuore e reni per scongiurare l'insorgenza di patologie che, anche dove non avessero carattere ereditario, possono comunque pregiudicare la salute e la qualità della vita del gatto.

Il mantello è facile da gestire, è sufficiente una spazzola morbida da usare settimanalmente o anche più spesso, soprattutto durante le mute stagionali. Orecchie e occhi non richiedono cure specifiche, se non una pulizia generale quando si rivelasse necessaria.

Il Blu di Russia può essere accoppiato solo con altri Blu di Russia e gli eventuali cuccioli che nascessero con colori diversi dal griglio-blu vengono registrati in FIFè con sigle apposite ma poi non ammessi alla riproduzione.

Relazione e contesto ideale

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Da gatto attivo ma riservato e, a quanto riportato da molti, sensibile sul piano uditivo, il Blu di Russia ha bisogno di vivere in un ambiente in grado di offrirgli gli stimoli di cui necessita la sua mente ma, al contempo, senza esporlo troppo alla frenesia e al rumore. Per questa sua sensibilità uditiva potrebbe non essere il compagno ideale di bambini troppo piccoli e confusionari.

Questi gatti sono arrivati in Europa su navi mercantili in cui, probabilmente, veniva loro riconosciuta una particolare abilità nella caccia, la quale – semmai sopita – è ancora presente geneticamente e questo spiega il bisogno di cacciare, per gioco o sul serio, e quanta parte attiva possa avere il proprietario nella relazione con questo gatto. Intelligente e partecipe, è ben dotato per affrontare l'ambiente esterno anche dal punto di vista fisico – non dimentichiamo le sue origini russe -, per quanto qualcuno riporti che amano anche accoccolarsi sotto le coperte insieme al proprietario.

Come per tutte le razze, è importante rivolgersi ad allevatori che curano la socializzazione dei gattini accompagnandoli a diventare dei soggetti socievoli e desiderosi di instaurare con l'uomo un rapporto di fiducia e di prossimità. Un Blu di Russia ben allevato si mostra sin da piccolo solare e curioso quando è tra i suoi familiari, mentre è sospetto un comportamento eccessivamente schivo o addirittura aggressivo, che potrebbe nascondere un'ansia dovuta proprio ad una carenza di socializzazione.

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Sonia Campa
Consulente per la relazione uomo-gatto
Sono diplomata al Master in Etologia degli Animali d'Affezione dell'Università di Pisa, educatrice ed istruttrice cinofila formata in SIUA. Lavoro come consulente della relazione uomo-gatto e uomo-cane con un approccio relazionale e sono autrice del libro "L'insostenibile tenerezza del gatto".
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