video suggerito
video suggerito
30 Dicembre 2022
14:55

Il cane aggredisce la famiglia, l’esperto: «Attenti ai segnali, i cani non impazziscono all’improvviso»

A Zinasco, Comune in provincia di Pavia, un Pitbull ha aggredito la famiglia di cui fa parte. Come spiega l'istruttore cinofilo David Morettini, se un cane morde non lo fa mai senza avere un motivo. Ciò non vuol dire che la colpa sia della persona che subisce il morso ma che mancano le informazioni giuste per comprendere il carattere del proprio cane.

2.001 condivisioni
Immagine

«Il cane non avrebbe mai manifestato segni di aggressività in precedenza. E quindi? Non vi rendete conto, invece, che è un aggravante e che è la CONFERMA che TUTTI i cani, anche quelli in apparenza docili e mansueti (ma poi qui parliamo di un pitbull, diamine!) sono in realtà TUTTI imprevedibili e TUTTI pericolosi? Sono bestie e tali rimangono».

Questo commento è stato scritto su Facebook da un utente (e non è l’unico, ce ne sono diversi dello stesse tenore) sotto una delle tante notizie apparse sul caso avvenuto a Zinasco, Comune in provincia di Pavia, di un Pitbull che ha aggredito la famiglia di cui fa parte. Un pensiero purtroppo ancora molto comune su una razza spesso stigmatizzata a prescindere, nonostante vi sia sempre di più una costante e corretta informazione sulle caratteristiche di questi cani e sull'importanza, appunto, del conoscerli davvero e profondamente.

Video thumbnail

Torniamo ai fatti e proviamo allora insieme a capire cosa possa essere accaduto, sempre con la premessa fondamentale che ogni cane è un soggetto a sé e che la responsabilità in eventi come questi va sempre a carico di chi vive con quell'animale e del contesto nel quale queste situazioni accadono.

Il cane, mentre era in casa della figlia e del fidanzato della sua pet mate, ovvero la madre della ragazza, secondo quanto raccontato dai presenti «improvvisamente si è scagliato contro la giovane e poi contro il compagno». A questo punto i due, spaventati, sono scappati e hanno chiamato in soccorso la donna che, una volta arrivata per cercare di tranquillizzarlo, è stata aggredita a sua volta.

«La notizia non presenta molti particolari su cui basarsi per comprendere bene cosa sia realmente successo. Tante cose si potrebbero dire ma sarebbero supposizioni e non possiamo basarci su cose che non sappiamo per certo. Su qualcosa però possiamo riflettere lo stesso», sottolinea subito David Morettini, istruttore cinofilo e componente del comitato scientifico di Kodami.

«La domanda che mi nasce spontanea e sulla quale insisterei è: come è possibile avere paura del proprio cane dopo cinque anni di vita insieme? Com’è possibile pensare che il cane abbia attaccato davvero all’improvviso e non essere in grado di saper ricostruire il perché lui abbia agito così e cosa stava accadendo dentro la casa che ha portato l’animale ad agitarsi e reagire in quella maniera? Di tutta la storia, perciò, mi soffermerei sull’estraneità che questo cane sembra provare per i suoi umani».

Se un cane morde, infatti, non lo fa mai senza avere un motivo. Lì per lì potrà sembrare si tratti di un’azione appunto ingiustificata, ma non è mai così. Ciò non vuol dire che se si verifica un episodio simile sia sempre colpa della persona che subisce il morso ma vuol dire senz’altro, però, che alla base di un simile gesto c’è un disagio emozionale che rende l’animale nervoso e irritabile.

«Io da come leggo si sono svolti i fatti posso solo evidenziare che con questo cane, in famiglia da 5 anni, sembra che non abbia sviluppato alcun rapporto di fiducia con alcuno della famiglia tanto che, nel momento in cui fa un gesto inusuale, nessuno sa trovarne un significato. Ciò fa supporre che nessuno della famiglia lo conosce davvero. Un cane che attacca tutti alle gambe lo può fare per una serie di motivi abbastanza ristretti. Per esempio se stai utilizzando proprio le gambe contro di lui. Oppure, può succedere se il cane si trova in uno stato di stress molto elevato. Vorrei anche sottolineare che vedere gli arti inferiori come "target" predatori non succede solo ai Pitbull» prosegue Morettini.

Il cane, dalla ricostruzione fatta, sembra oltretutto che non riuscisse più a calmarsi e che abbia morso chiunque sia arrivato: «Per questo dico che potrebbe esserci stata la persistenza di qualche elemento che ha continuato ad agitare il cane, mi viene in mente un risorsa. Se per esempio il cane è entrato in possesso di un oggetto per lui molto ambito e prezioso, può aver visto chi cercava di prenderglielo come un nemico. Quindi anche quando arriva la sua persona di riferimento ecco che morde anche lei».

Ma non è l'unica ipotesi: «Può anche essere che tutti quanti abbiano avuto un comportamento comunicativo che ha spaventato a tal punto il cane da farlo mettere sulla difensiva e farlo reagire. Ciò che è strano, però, è che non l’abbia mai fatto in 5 anni. Inoltre, il fatto di scappare dal cane che è comunque "tuo" sembra evidenziare una totale estraneità nei suoi confronti. Estraneità che porta a non saper gestire in nessuno modo e alla fine in nessun contesto l’animale. La cosa preoccupante è che questa mancanza di relazione coinvolge tutta la famiglia, perché quando arriva la madre nemmeno lei, che è nella pratica la sua vera pet mate, riesce a trovare il modo di tranquillizzarlo. Questo sembra dimostrare che nessuno di loro sia in possesso delle chiave di lettura del carattere del cane. Dopo cinque anni non dovrebbe essere così e lo dico proprio perché, conoscendo bene il proprio animale, queste situazioni si possono davvero evitare».

Del resto le informazioni ad oggi sono poche per comprendere al meglio ciò che è successo realmente: «Una cosa, però, per certo la possiamo dire: non è possibile che il cane non abbia dato in cinque anni delle avvisaglie. Data la situazione in cui si è realizzata questa aggressione non è credibile che la famiglia non abbia mai avuto degli elementi riconducibili a questa situazione. Ciò che non dovremmo fare, per non mandare messaggi errati, è dire che il cane era sempre stato tranquillo e che improvvisamente ha compiuto questa aggressione, oltretutto reiterata nel tempo. Comunicare una notizia in questo modo non solo non ci permette di comprendere il cane, ma si arriva addirittura a criminalizzarlo. Ed è esattamente il messaggio che ha ricevuto il commentatore del post che abbiamo citato, ovvero che i cani possono impazzire all’improvviso e così, da un momento all’altro, ti possono aggredire. Non è vero».

È fondamentale dire altro, conclude Morettini: «Dalla situazione si deve evincere non che il cane è impazzito e ha aggredito  ma che, dopo una serie di segnali nel tempo evidentemente non compresi e che erano riconducibili a una situazione simile, questa volta si è creato l’incastro "giusto" e sì è arrivati all’espressione più estrema del comportamento aggressivo».

Infine, un'ultima considerazione: «In una situazione che vede l’animale mordere prima i due fidanzati, è comunque strano che il cane poi continui ad aggredire anche la madre, nonostante ci sia stato un tempo di latenza tecnico, ovvero quello che la donna ha avuto per arrivare. Per questo ritengo che possa essere possibile la persistenza di qualcosa che ha portato il cane a continuare ad aggredire. Non sapere e non capire dove sia questo elemento scatenante non dovrebbe succedere. È questo il messaggio che va dato».

Avatar utente
Simona Sirianni
Giornalista
Sfondo autopromo
Segui Kodami sui canali social