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I video di animali liberi in strada non hanno niente a che fare con le proteste in Francia

Tra i video delle proteste in Francia per la morte del giovane Nahel, ucciso dalla Polizia a Nanterre, si vedono animali selvatici liberi per le strade. Non sono immagini reali, ma si tratta di fake news: sono semplicemente vecchi video frutto di fotomontaggi.

4 Luglio 2023
11:06
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Le strade sono in fiamme in diverse città francesi dopo la morte del giovane Nahel ucciso dalla Polizia martedì scorso mentre guidava un'auto a Nanterre, ma nei video delle proteste postati sui social ce ne sono alcuni che sono diventati virali perché oltre le contestazioni si vedono anche animali selvatici circolare liberamente per le vie. Un leone, un elefante, un gorilla su un tetto, zebre e cavalli che corrono in mezzo alle auto e un lupo che cammina su un marciapiede e tutti sarebbero stati liberati da uno zoo.

Ovviamente non sono immagini reali, ma si tratta di contenuti falsi: sono semplicemente vecchi video di mesi e anni frutto di fotomontaggi. Il video della zebra, per esempio era già stato pubblicato l'11 aprile 2020 sui social, quanto alle immagini che mostrano presunti leoni, queste risalgono ad ancora prima, al febbraio 2020. Erano state pubblicate su YouTube, su Facebook oltre che su Twitter. Non si sa in quale contesto furono girati all'epoca; appare persino difficile stabilire con certezza la specie animale in questione. In ogni caso, nel febbraio 2020, nessun articolo di stampa riportava la fuga di grandi felini a Seine-Saint-Denis.

Stesso discorso per il video di un gorilla, condiviso su Twitter e che circola su TikTok dallo scorso febbraio. Gorilla, peraltro, piuttosto innocuo, in quanto si tratta di una statua appollaiata su un palazzo, a Valencia.

Insomma non c’è nessuna "Parigi come la savana" ma è tutto frutto della fantasia di chi ama diffondere sui social le cosiddette fake news. E per quanto queste siano talmente surreali da rendersi da solo poco credibili, le fake news purtroppo hanno un potere notevole sulla diffusione di credenze e leggende che nulla hanno di vero, ma che attecchiscono con molta facilità. Anche per quel che riguarda gli animali.

L’etologia, che studia il comportamento degli animali, e la zoologia, sono scienze, ma spesso vengono fatte passare per curiosità o credenze e il risultato è una cattiva informazione che non aiuta a sviluppare una coscienza critica. Le ragioni per le quali vengono diffuse le fake news sul mondo animale sono diverse e vanno dal sensazionalismo e clickbait, per attirare l'attenzione degli utenti e aumentare il numero di visualizzazioni o clic su siti web o piattaforme di social media. Titoli sensazionalistici o notizie stravaganti possono, poi, spingere le persone a condividere il contenuto senza verificare la sua veridicità.

In alcuni casi, le fake news possono essere create e diffuse da gruppi o individui con specifiche convinzioni o ideologie per promuovere un'agenda particolare o danneggiare l'immagine di un certo gruppo o specie animale. Talvolta, possono essere create per promuovere prodotti o servizi legati agli animali, come per esempio rimedi miracolosi per problemi di salute al fine di vendere prodotti o cure inefficaci. In alcune situazioni, ancora, possono essere diffuse per danneggiare l'immagine delle organizzazioni animaliste.

Per questo è molto importante verificare sempre le fonti delle notizie e cercare informazioni affidabili prima di condividerle o basarci su di esse per prendere decisioni. Missione che Kodami si è dato fin dall’inizio e che segue costantemente con una rubrica apposita, sia video che scritta, chiamata "Debunking bestiale”, che attraverso un lavoro di fact-checking della redazione con il confronto con gli esperti del nostro comitato scientifico, si occupa proprio di svelare "le bufale" diffuse da altri media o sui social senza essere state debitamente verificate.

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Simona Sirianni
Giornalista
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