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3 Luglio 2023
17:22

Cane sulla strada al Tour de France: rischia di essere investito da un’auto e dai ciclisti

Durante la seconda tappa del Tour de France, un cane è sceso da una collinetta a bordo strada, per poi rischiare di essere travolto dalla carovana della corsa ciclistica. Per fortuna tutto si è risolto al meglio solo con un grande spavento per il pubblico presente.

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Attimi di grande apprensione durante la seconda tappa del Tour de France a circa cento chilometri dal traguardo. Quando la gara di ciclismo stava transitando su un tratto di strada collinare tra Vitoria-Gasteiz e San Sebastian, in Spagna, da bordo strada un cane di grossa taglia si è fiondato sulla carreggiata rischiando di essere investito prima dall’auto dell’organizzazione e poi dai tre ciclisti lanciati in fuga Neilson Powless, Rémi Cavagna ed Edvald Boasson Hagen. Fortunatamente sia la vettura che gli atleti sono riusciti a schivarlo evitando il peggio.

Dalle immagini diffuse da Eurosport non è chiaro come il cane sia riuscito a raggiungere la corsa. Lo si vede correre lungo una collinetta a bordo strada per poi fiondarsi sull’asfalto tra la grande apprensione del pubblico presente. Impossibile capire se sia scappato alla custodia di qualcuno o se si sia allontanato da un giardino della zona. Dopo lo scampato pericolo l’animale, visibilmente spaventato, è riuscito a tornare sull’erba per mettersi in salvo.

L'ultimo caso simile documentato dalle telecamere risale a maggio durante il Giro d'Italia quando un cane, facendo irruzione sul percorso, aveva fatto cadere alcuni ciclisti tra i quali anche la Maglia Rosa e campione del mondo Remco Evenepoel.

Non è la prima occasione in cui una gara viene ostacolata dalla presenza o dal transito di un animale su tracciati, campi o percorsi. Si verifica spesso durante incontri di calcio e anche durante gare automobilistiche di alto livello. In queste ultime situazioni, la principale problematica risiede nella realizzazione di circuiti in prossimità di aree boschive e di ambienti naturali incontaminati, con conseguenze inevitabili per la fauna selvatica.

E non sempre, però, si è trattato di situazioni di potenziale pericolo. In diversi casi, infatti, tutto si è risolto al meglio tra gli applausi del pubblico e con immagini a loro modo divertenti che hanno fatto il giro del mondo.

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Pietro Zampedroni
Giornalista
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