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11 Dicembre 2023
15:04

I resti di una preda trovati nello stomaco di un tirannosauro: è il primo caso al mondo

Un team di paleontologi ha scoperto un esemplare giovanile di Gorgosauro, parente stretto dei più noti T. rex, che aveva dei resti di preda fossilizzati all'interno del suo stomaco.

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Per la prima volta nella storia, un gruppo di ricercatori canadesi ha scoperto un giovane dinosauro appartenente allo stesso gruppo dei tirannosauri che presenta uno stomaco completo e dotato dei resti del suo ultimo pasto. La notizia è stata annunciata lo scorso 8 dicembre sulla rivista scientifica Science Advances e promette di riscrivere completamente le informazioni che abbiamo a disposizione di questi straordinari animali.

Il fossile in questione appartiene alla specie Gorgosaurus libratus, un cugino del più noto Tirannosaurus rex, che visse durante il Cretaceo superiore poco prima dell'estinzione definitiva dei dinosauri. Era una specie meno maestosa rispetto ai T. rex, ma ugualmente terrificante, essendo alta anche fino ai 3,5 metri e lunga 9. L'esemplare che è protagonista della pubblicazione di Science, secondo i paleontologi visse 75 milioni di anni fa ed è morto all'età di sei anni, non possedendo uno scheletro ancora maturo e completamente formato.

Dall'analisi del suo contenuto stomacale, i paleontologi sono riusciti per la prima volta ad analizzare concretamente la dieta dei tirannosauridi, ma questo reperto è ancora più particolare poiché concede agli esperti la possibilità di studiare la dieta degli esemplari giovanili: alcune delle ossa che erano facilmente osservabili nella gabbia toracica del gorgosauro appartenevano a delle zampe di due giovani dinosauri simili a uccelli, chiamati Citipes.

Ciò ha permesso agli scienziati di ipotizzare che gli esemplari giovani di tirannosauridi prediligiassero catturare specie molto più piccole e semplici da uccidere, rispetto alle prede che affrontavano durante la vita adulta. Questo perché non avevano né la stazza né la forza per attaccare animali di grandi dimensioni, capaci di difendersi, come i triceratopi. Inoltre, dall'analisi di ciò che rimane delle prede all'interno dello stomaco del gorgosauro, sembra che i Citipes in questione erano ricoperti a loro volta di piume e che anatomicamente erano molto simili ai moderni casuari.

Il fossile che ha permesso questa scoperta è stato ritrovato nell'ormai lontano 2009, presso il Dinosaur Provincial Park, a est della città canadese di Calgary, in Canada. Soltanto nel corso degli ultimi anni, però, il reperto è stato ripulito dai detriti per essere analizzato,  fino a qunado Francois Therrien del Royal Tyrrell Museum, il principale autore dell'articolo, non si è reso conto che c'era qualcosa di molto importante nascosto dentro la pancia di quel gorgosauro.

Ristudiando meglio le ossa, Therrien ha così scoperto l'incredibile importanza di quel ritrovamento, capace di fornire un'istantanea fotografica di una battuta di caccia. Secondo i paleontologi, il cambiamento della dieta e la capacità dei tirannosauri di accontentarsi di prede di piccole dimensioni durante l'adolescenza furono due importanti comportamenti che questi predatori avevano evoluto, per far fronte fronte alla necessità di trovare costantemente l'adeguata quantità di risorse per lo sviluppo, senza rischiare di morire anzitempo, affrontando le prede degli adulti.

Questo comportamento d'altronde non era comune solo nei tirannosauri, ma è presente anche in altri animali, tra cui alcuni attualmente viventi, come i coccodrilli e i draghi di Komodo, che iniziano a mangiare insetti prima di passare, una volta adulti, ai piccoli mammiferi e alle prede più grandi, ha chiarito Darla Zelenitsky, coautrice dello studio.

I risultati di questa ricerca dimostrano ancora una volta il sospetto che i giovani tirannosauri, incluso il gorgosauro e il T. rex, ricoprissero un ruolo peculiare all'interno della catena alimentare nordamericana, ovvero quello dei "mesopredatori". Essi si nutrivano infatti principalmente di prede di medie dimensioni, prima di occupare i vertici della piramide alimentare.

Questo fenomeno viene descritto dagli scienziati come “cambiamento ontogenetico della dieta” ed è di fatto la strategia alimentare che ha permesso a molti grandi predatori di raggiungere notevoli dimensioni, senza essere costretti a predare le specie più grandi e più ricche di carne, sì, ma anche più difficili da catturare, durante le fasi giovanili.

Si crede infine che il giovane gorgosauro sia morto travolto da una piena e non per via del pasto "abbondante". In un primo momento, infatti, i paleontologi hanno anche discusso se le ossa delle prede non avessero bucato lo stomaco del predatore. L'ordine delle ossa all'interno dello stomaco va però contro questa interpretazione ed è per questo se i paleontologi hanno optato per l'altra soluzione.

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Fotografie del campione in ( A ) vista laterale destra e ( B ) vista anterolaterale sinistra. ( C ) Illustrazione interpretativa del campione nella vista laterale destra. Lo scheletro è costituito da un cranio quasi completo, dalla parte sinistra del corpo e degli arti e da un bacino quasi completo. Il rettangolo rosso delinea la posizione del contenuto dello stomaco. ( D ) Microfotografia istologica della tibia che mostra la presenza di cinque linee di escrescenze arrestate e due annuli (contrassegnati da asterischi), indicando che l’individuo aveva tra i 5 ei 7 anni. Barre di scala, da 50 cm (A) a (C) e 1 mm (D). Immagine proveniente dallo studio.
Sono laureato in Scienze Naturali e in Biologia e Biodiversità Ambientale, con due tesi su argomenti ornitologici. Sono un grande appassionato di escursionismo e di scienze e per questo ho deciso di frequentare un master in comunicazione scientifica. La scrittura è la mia più grande passione.
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