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6 Novembre 2022
15:30

I fenicotteri rosa tornano nell’Oasi Lipu di Ostia

Quattordici fenicotteri, compresi due piccoli, sono arrivati a fine ottobre alla foce del Tevere, nell'area in cui è stato realizzato il Centro Habitat Mediterraneo della Lipu di Ostia.

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Immagine di repertorio

Nell’Oasi della Lipu di Ostia, alla foce del Tevere, sono tornati i fenicotteri rosa: uno spettacolo che i volontari che gestiscono l’area protetta hanno deciso di celebrare con una giornata interamente dedicata a loro, quella di sabato 5 novembre, in cui hanno accolto adulti e bambini decisi a osservare da vicino – senza disturbarli né spaventarli – questi bellissimi uccelli migratori.

I fenicotteri sono stati avvistati a fine ottobre. Inizialmente, come ha spiegato Alessandro Polinori, responsabile del Centro Habitat Mediterraneo Lipu Ostia, il gruppo era formato da 10 esemplari, diventati poi 14 al 5 novembre. Tra loro anche due piccoli: «Da giorni questi 14 meravigliosi fenicotteri rosa sostano nella nostra Oasi, accanto a cavalieri d'Italia e pantane, aironi bianchi maggiori e martin pescatori, falchi di palude e codoni – ha detto Polinori – In realtà li aspettavamo,  è un fenomeno in Oasi sempre più comune».

La foce del Tevere rappresenta infatti un punto strategico per la sosta dei migratori, ed è un’area ricca di biodiversità. Non è un caso che sia stato realizzato qui, nei pressi dell’Idroscalo di Ostia, in una zona precedentemente occupata da una discarica a cielo aperto e tristemente nota per essere stata teatro della morte di Pier Paolo Pasolini, il Centro Habitat Mediterraneo, nato come proposta alternativa a un oceanario dopo una difficile battaglia portata avanti dalla Lipu di Ostia a metà anni Novanta.

Oggi il Centro è diventato una riuscita ricostruzione ambientale di uno stagno costiero, nel quale, tra una lussureggiante vegetazione acquatica, ripariale e di macchia, sono già state censite oltre 200 specie di uccelli, con specie nidificanti rare come l'airone rosso (qui presente con la più importante colonia del Lazio), facilmente osservabile, tra gli altri, insieme a tuffetto, tarabusino, schiribilla, tarabuso, falco di palude, cavaliere d'Italia e a molti limicoli ed anatre, come la rara moretta tabaccata.

Anche i fenicotteri rosa sono diventati ormai una presenza abituale alla foce del Tevere. Lo scorso anno una ventina di esemplari rimasero nell’Oasi per diverse settimane, e quest’anno, in occasione della migrazione, altri ne sono arrivati, complice il livello basso dell’acqua che rappresenta il loro habitat ideale. L'habitat ideale del fenicottero rosa è rappresentato infatti dalle lagune e dai grandi laghi salati sulle coste dei mari e degli oceani. La presenza di acqua in questi luoghi è stagionale, e per questo motivo il fenicottero rosa si sposta molto, così da trovare il luogo ideale in ogni stagione.

Nel bacino del Mediterraneo, secondo uno studio condotto dall'IUCN (Unione Mondiale per la Conservazione della Natura) il Fenicottero rosa si riproduce in Francia (Camargue), Spagna (Fuente de Piedra, Marinas del Guadalquivir, Laguna Salada, Saline di Santa Pola, Delta dell’Ebro) in Tunisia e in Italia (stagno di Molentargius dal 1993, stagno di Santa Gilla, Laguna di Orbetello), ma l’unico sito che sembra garantire costantemente le condizioni favorevoli alla nidificazione è la Camargue, alle foci del Rodano. Non è chiaro da dove arrivino quelli che hanno scelto la foce del Tevere per sostare: potrebbero provenire dalla Sicilia o dalla Francia, ma anche dalla Toscana o dal Circeo. E non è possibile neppure prevedere quanto si tratterranno nell’area: nel frattempo i volontari della Lipu continueranno a monitorarli e, quando possibile, a organizzare visite guidate per consentire a tutti di godere dello spettacolo.

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Andrea Barsanti
Giornalista
Sono nata in Liguria nel 1984, da qualche anno vivo a Roma. Giornalista dal 2012, grazie a Kodami l'amore per gli animali è diventato un lavoro attraverso cui provo a fare la differenza. A ricordarmelo anche Supplì, il gatto con cui condivido la vita. Nel tempo libero tanti libri, qualche viaggio e una continua scoperta di ciò che mi circonda.
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