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26 Ottobre 2021
18:00

Gli ippopotami di Escobar sono stati dichiarati “persone giuridiche” da un tribunale in USA

Gli ormai famosi ippopotami di Pablo Escobar che vivono liberi in Colombia sono stati riconosciuti come "persone giuridiche" da un tribunale degli Stati Uniti. Dopo l'avvio della campagna di sterilizzazione che punta a limitare la riproduzione e il loro impatto sull'ambiente, un giudice ha accettato le istanze degli animalisti, che vogliono invece evitare abbattimenti e propongono farmaci contraccettivi alternativi.

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Ultimamente si è tornati a parlare molto degli ormai famosissimi ippopotami di Pablo Escobar, quelli che dopo la morte del signore della droga hanno iniziato a riprodursi in natura e a creare non pochi problemi in Colombia. Ora, dopo l'avvio della campagna di sterilizzazione, un tribunale del distretto meridionale dell'Ohio, negli Stati Uniti, li ha riconosciuti come persone giuridiche. È la prima volta nella storia che animali non umani vengono considerati legalmente "persone". Gli avvocati dell'Animal Legal Defense Fund hanno chiesto al tribunale federale di Cincinnati di riconoscere agli ippopotami "della cocaina" questo status per evitare che vengano abbattuti o sterilizzati con metodi poco sicuri.

Gli ippopotami, il cui numero sta rapidamente crescendo, rappresentano una seria minaccia per la biodiversità. Essendo una specie invasiva, di origine africana, non dovrebbero trovarsi lì e rischiano quindi di compromettere irrimediabilmente i delicati equilibri tra le altre specie presenti nell'ecosistema, alterando la composizione della vegetazione, modificando il corso dei fiumi o veicolando nuove e pericolose malattie. Nel 1993 erano appena quattro gli esemplari liberati dal lussuoso ranch Hacienda Napoles, ora però se ne contano almeno 80, forse 120.

Proprio per questo motivo il governo colombiano ha deciso di sterilizzare più individui possibile, per evitare che continuino a riprodursi. La società Cornare, che si occupa di protezione ambientale, ha munito le autorità di un contraccettivo, chiamato GonaCon, da iniettare mediante dardi in tre dosi differenti. Sino a oggi sono già 24 gli esemplari sterilizzati, ma l'obiettivo è quello di agire su tutta la popolazione il prima possibile. La campagna di sterilizzazione si è però fermata, perché secondo l'avvocato Luis Domingo Gómez Maldonado, c'è ancora il rischio che gli ippopotami vengano abbattuti ed esisterebbero metodi di sterilizzazione più sicuri rispetti al GonaCon.

Gli animalisti chiedono che venga usato un contraccettivo chiamato PZP, una membrana estratta dalle ovaie dei maiali. L'effetto è però temporaneo e reversibile, con una durata di circa un anno. Il PZP viene somministrato in genere per via iniettiva, anche con dardi, ed è già stato usato con successo in passato su ippopotami in cattività, elefanti, cavalli e altri grossi ungulati. La proposta è sostenuta anche da Animal Balance, un'organizzazione internazionale no profit che si occupa di coesistenza pacifica tra animali umani e non.

Dopo aver quindi accolto le istanze animaliste, supportate in tribunale da due esperti di fauna selvatica, la giudice federale Karen Litkovitz ha quindi concesso questo status. Resta da capire se e in che modo questo riconoscimento influenzerà la gestione e la sterilizzazione degli ippopotami del fiume Magdalena. Quel che è certo è che si tratta in ogni caso di un riconoscimento storico. Sebbene anche ad altri animali siano stati concessi diritti legali, come accaduto in India, Pakistan e Argentina, nessun giudice negli Stati Uniti si era mai spinto fino a tanto.

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