Una giornata di applicazione di microchip gratuita per tutti residenti nell’area della Asl 6 romana. L’iniziativa è del Comune di Albano Laziale, ai Castelli Romani, e si sviluppa in collaborazione con l’Enpa di Pomezia, la Regione Lazio, e l’Associazione Area Cani Campo Boario.
L’appuntamento è per sabato 4 marzo dalle 10 alle 12 in via Trilussa, nella sede della Protezione Civile (ex Mattatoio). Nel corso della mattinata chiunque sia residente nei 21 Comuni che rientrano nella competenza territoriale della Asl Roma 6 (e dunque, oltre ad Albano Laziale, anche Anzio, Ardea, Ariccia, Castel Gandolfo, Ciampino, Colonna, Frascati, Genzano, Grottaferrata, Lanuvio, Lariano, Marino, Montecompatri, Monte Porzio Catone, Nemi, Nettuno, Pomezia, Rocca di Papa, Rocca Priora, Velletri) potrà presentarsi anche senza appuntamento in via Trilussa con il proprio cane o il proprio gatto, un documento valido e la tessera sanitaria, e gli operatori presenti provvederanno a inserire il microchip e a iscrivere l’animale all’anagrafe canina.
L’iniziativa promossa dal sindaco di Albano Laziale, Massimiliano Borelli, e dall’assessora all’Ambiente, Gabriella Sergi, rientra in una campagna di sensibilizzazione per i residenti e contro l’abbandono di animali, strategia che moltissimi Comuni stanno adottando per disincentivare una pratica non soltanto crudele, ma anche illegale. Il microchip, introdotto con un accordo Stato-Regioni nel 2003, dal 2005 sostituisce il tatuaggio ed è stato reso obbligatorio per legge insieme con l’iscrizione all’anagrafe canina.
Rappresenta uno degli strumenti più efficaci per gestire il randagismo e aiuta a prevenire il triste fenomeno dell’abbandono degli animali, perché consente di identificare l’animale in modo rapido, semplicemente rivolgendosi a un veterinario in possesso di un lettore. L’inserimento va fatto entro i due mesi di vita del cane, pena la multa. È contenuto in una capsula di vetro bio-compatibile e di piccolissime dimensioni che viene iniettata sotto pelle al cane attraverso l’utilizzo di apposite siringhe sterili monouso. L’operazione dura pochi secondi, e non è più dolorosa di una semplice vaccinazione.
Per il gatto non è invece obbligatorio, ma resta fondamentale da diversi punti di vista: oltre a consentire di rintracciare rapidamente l’umano di riferimento in caso di ritrovamento di un cane o di un gatto smarrito, disincentiva gli abbandoni, perché con l’applicazione l’animale viene appunto ufficialmente registrato all’anagrafe canina con i contatti di quello che viene identificato come proprietario. Nel caso in cui venisse abbandonato, quindi, si potrebbe facilmente risalire all’autore del gesto (che, va ricordato, è un reato punito dall’artva . 727 del Codice Penale).