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15 Maggio 2022
9:27

Genova, cane conteso tra due litiganti: arriva la polizia

È accaduto a Genova: la polizia di Stato è dovuta intervenire per sedare una lite tra un gruppo di ragazzi. Il motivo del contendere un piccolo meticcio marrone che terrorizzato dalle urla e dai nervi tesi degli umani intorno a lui si è immobilizzato con la coda in mezzo alle zampe. Il cane senza microchip è finito in canile.

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Tra i due litiganti…un cane finisce al canile. Anche questo può essere l'epilogo di una scelta infelice e illegale, quella di non mettere il microchip al proprio cane. Così, oltre a infrangere la legge, si corre il rischio di non poterlo più riconoscere se non attraverso un processo. Serviranno dunque prove e testimoni per dimostrare di essere il pet mate. È quanto successo a Genova, sabato 14 maggio 2022, dove la polizia di Stato è dovuta intervenire per sedare una lite tra un gruppo di ragazzi in via Napoli nel quartiere di Oregina.

Il motivo del contendere un piccolo meticcio marrone che terrorizzato dalle urla e dai nervi tesi degli umani intorno a lui si è immobilizzato con la coda in mezzo alle zampe. Gli agenti della polizia non hanno potuto far altro che chiamare la Croce Gialla soccorso Animali di San Martino e chiedere la lettura del microchip, nella speranza di poter stabilire di chi fosse l'effettiva proprietà registrata all'anagrafe canina del cagnolino ma, alla scoperta dell'assenza di un riconoscimento amministrativo, i poliziotti lo hanno dovuto affidare ai militi della pubblica assistenza che lo hanno portato in canile.

«Ha pianto per tutto il tragitto», racconta il soccorritore che si è chiuso il cancello del rifugio dietro le spalle con rammarico sapendo che dovranno passare giorni, forse mesi,  affinchè si faccia luce sulla questione e il cane possa fare ritorno a casa ma soprattutto con la sua vera persona di riferimento.

Il microchip per il cane è un metodo per identificare l’animale, introdotto nel 2005 al posto del tatuaggio. È sicuro, certificato e indolore. Va inserito entro i due mesi di vita del cane, o comunque entro trenta giorni  da quando se ne è entrati in possesso, dal veterinario o all’Asl, ed è un obbligo di legge passabile di sanzioni.

Nel caso Oregina, essendo il cane considerato dalla legge un oggetto, i due contendenti dovranno dimostrare di essere proprietari attraverso prove. Potrebbe trattarsi di un co-proprietà oppure di una proprietà individuale, uno potrebbe accusare l'altro di furto se il cane è suo e l'altro glielo sta sottraendo indebitamente. Resta certo che il cane, sempre secondo la legge, non sarebbe dovuto finire in canile ma essere affidato a uno dei due proprietari in attesa di una causa e della decisione di un giudice. Il microchip di fatto non determina la proprietà e la sua assenza va sanzionata anche ai presunti proprietari.

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Annissa Defilippi
Giornalista
Racconto storie di umani e animali perché ogni individuo possa sentirsi compreso e inserito nella società di cui fa parte a pieno diritto. Scrivo articoli e realizzo video mettendomi in ascolto dei protagonisti; nascono così relazioni che, grazie a Kodami, possono continuare a vivere.
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