Gattino resta incollato su una trappola per topi: salvato dalle volontarie

Un gattino è rimasto incollato su una trappola con della colla topicida in una scuola. Accorse assieme alla Polizia Locale, le volontarie dell’associazione Micetti di Brindisi sono riuscite a liberare il cucciolo. Miele, questo il nome scelto per lui, ora sta bene e si trova in stallo assieme ai suoi fratellini.

9 Novembre 2023
15:03
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Il pelo pieno di liquido adesivo, il corpo attaccato al pavimento, i lamenti di chi non vuole arrendersi a un destino di morte. Un gattino rimasto intrappolato in una trappola con colla topicida è stato salvato in una scuola dalle volontarie dell’associazione Micetti di Brindisi. Accorse assieme alla Polizia Locale e, con il coinvolgimento anche del medico convenzionato per il pronto soccorso comunale, sono riuscite a liberare l’animale, un cucciolo rosso di pochi mesi, utilizzando un prodotto a base di olio. Miele, questo il nome scelto per la piccola vittima, per fortuna ora sta bene e si trova in stallo assieme ai suoi fratellini, accuditi amorevolmente da una volontaria.

«Abbiamo ricevuto la chiamata da un’operatrice scolastica – spiega a Kodami Antonella Brunetti, presidente dell’Associazione Micetti di Brindisi – era sotto shock. Questo povero gattino era rimasto incollato lungo tutto il fianco, dalla coda fino alla guancia con tutte le zampine. Era completamente bloccato al pavimento. Per fortuna la trappola non aveva intaccato le mucose».

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Nel lasso di tempo che era stato necessario per raggiungere la scuola, le volontarie si erano documentate su quali rimedi adottare per salvare la vita all’animale, in contatto anche con i Vigili del Fuoco: «Ci siamo aiutate con delle coperte per evitare di peggiorare la situazione – ha aggiunto la donna – dopodiché abbiamo iniziato a scollarlo dalla trappola e dal pavimento aiutandoci con l’olio, lavorando con pazienza millimetro per millimetro. L’animale era disidratato e terrorizzato, oltre a non essere abituato al contatto con l’uomo. Non senza fatica, però, siamo riuscite a salvarlo».

Il micio non era l’unico essere vivente ad essere finito nella morsa mortale di questa trappola topicida: «C’era anche un piccolo geco che ansimava e mi guardava – ha concluso Antonella Brunetti – abbiamo salvato anche lui. C’è un uso indiscriminato di questo materiale. È una cosa vile, non è possibile tollerare questo scempio. Si tratta di trappole che uccidono l’animale con strazio e sofferenza». Assieme al piccolo Miele, anche gli altri gattini sono stati portati in un posto sicuro. Attualmente si trovano in stallo presso l'abitazione di una delle volontarie.

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Purtroppo si tratta di prodotti facilmente reperibili in commercio, pubblicizzati con immagini che banalizzano il destino a cui sono destinati questi animali, come disegni che ritraggono topi stilizzati che finiscono bloccati in queste trappole. Inutile dire che questi strumenti sono da considerare assolutamente inadatti per la gestione delle infestazioni, sia per la poca selettività che spesso danneggia anche specie protette, sia per la crudeltà con cui raggiungono il loro scopo.

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Pochi giorni fa un episodio simile è avvenuto a Milano, dove una colla topicida non ha lasciato scampo a un povero pettirosso. Gli uccelli, infatti, sono tra le vittime più frequenti di queste crudeli trappole. Come ricordato anche da Kodami, esistono alternative naturali che non comportano necessariamente la morte dell'animale a cui sono destinate.

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Roberto Maggi
Giornalista
Sono nato a Bari nel 1985. Sono un giornalista, fotografo e videomaker. Amo raccontare storie di animali sia con le parole che con le immagini. Sono laureato in giurisprudenza e da anni seguo la cronaca locale in Puglia. Amo tutti gli animali, ma in particolar modo i gatti. Faccio spesso amicizia con loro quando viaggio con la mia moto.
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