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16 Agosto 2023
16:49

Firmata un’ordinanza per lo sgombero dell’appartamento di un’accumulatrice seriale di animali a Roma

Sulla base delle numerose segnalazioni ricevute, il Sindaco di Roma Roberto Gualtieri ha firmato un provvedimento per sgomberare e bonificare l'abitazione, traendo in salvo i gatti che la donna tiene rinchiusi all'interno. Si tratta di una situazione nota da tempo.

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gatti colonia randagi

Si torna a parlare della donna che, sui social, è stata erroneamente definita “la serial killer dei gatti” di Roma, e che è in realtà una accumulatrice seriale nota proprio per il disturbo psichico che nel corso degli anni l’ha portata a detenere numerosi gatti nel suo appartamento in condizioni igienico sanitarie disastrose.

La situazione in città è nota ormai da anni, non solo ai vicini di casa della donna ma anche a volontari e membri di associazione animaliste che nel corso degli anni sono intervenuti e hanno inviato segnalazioni nel tentativo di mettere in sicurezza gli animali, non sempre con i risultati sperati. Ed è proprio sulla base delle numerose segnalazioni arrivate anche al Comune che il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha firmato un’ordinanza che dispone l’accesso all’appartamento in zona Re di Roma da parte di agenti della Polizia Locale e operatori dell’Asl, per bonificarlo, sgomberarlo e trarre in salvo i cani e i gatti presenti all’interno, affidandoli poi alle cure di associazioni animaliste per il trasferimento in apposite strutture comunali.

«Abbiamo appreso con soddisfazione  l'ordinanza n.94 del 4 agosto 2023 che prevede lo sgombero dell'appartamento dell'accumulatrice di animali, in particolare di gatti, di Re di Roma a firma del sindaco – ha fatto sapere la Lega Nazionale per la Difesa del Cane – Stavamo aspettando questo provvedimento in considerazione che il coordinatore dell'ufficio legale dell’associazione, l’avvocato Michele Pezone, nelle scorse settimane ha avuto contatti diretti con gli uffici preposti del Comune di Roma, fornendo documentazione utile per l'emanazione dell'ordinanza».

L’intervento scatterà dunque entro 30 giorni, e sarà compito della Polizia Locale vigilare sull’attuazione e sul rispetto dell’ordinanza. Si tratta del secondo provvedimento emesso verso la donna nell’arco di due anni: nel marzo del 2021 era stata la sindaca Raggi a firmare un’ordinanza di divieto di detenzione di animali a carico della donna, dopo che nel 2017, sulla base di un mandato di perquisizione emanato dalla Procura di Roma, i volontari avevano fatto un primo accesso all’appartamento per sgomberarlo trovando al suo interno, sotto cumuli di rifiuti e altri oggetti raccolti in trada, alcuni gatti in avanzato stato di decomposizione. Numerosi anche i gatti ancora in vita, ma come detto tenuti in condizioni pessime: scattato il sequestro, gli animali erano stati trasferiti al gattile. Tra il 2017 e il 2018 erano stati quattro i mandati di perquisizione emessi grazie allo sforzo e all’impegno dei volontari, decine i gatti messi in salvo, ma la situazione non era mai stata risolta completamente.

Negli ultimi mesi si era tornati a parlare con maggiore frequenza del caso, complici appunto le segnalazioni arrivate anche dai vicini relative a odori molto forti provenienti dall’appartamento della donna. Una ennesima segnalazione arrivata a maggio 2023 aveva confermato una «evoluzione peggiorativa delle gravi condizioni di degrado ed incuria dell'appartamento già riscontrate dalla ASL Roma 2 in data 07.04.2023», e ha spinto li fabinetto del sindaco a richiedere al Dipartimento Politiche Sociali e Salute «l’urgente avvio delle procedure per li ripristino delle basilari ed indispensabili condizioni igienico sanitarie a tutela della salute pubblica». Il sindaco ha quindi esercitato i propri poteri in relazione a casi di emergenze sanitarie o di igiene pubblica, adottando l’ordinanza.

Il provvedimento non risolve però del tutto la questione. A livello legale non è possibile impedire in altri modi alla donna di prendere con sé animali, come spiegato su Kodami dall’avvocato Salvatore Cappai, che ha ricordato come in Italia non esista una legge nazionale che stabilisca un numero massimo di animali con cui si può convivere. Nel caso degli accumulatori seriali di animali, i cosiddetti “animal hoarder”, il numero degli animali “accumulati” è quasi sempre di svariate decine, tutti tenuti in pessime condizioni e completamente ignorati dalla persona, il cui scopo è solo quello di accumularli, appunto, e di tenerli nello stesso luogo, incurante del loro benessere. La donna di Re di Roma rientra in questa categoria, e l’ordinanza sindacale è l’unico strumento con cui si può provare a prevenire eventuali maltrattamenti, senza per questo impedirle, però, di ricominciare a riempire l’appartamento di animali. Fondamentale sarebbe dunque un apposito provvedimento da parte di un giudice, controlli regolare per assicurarne il rispetto e, in contemporanea, l’inserimento della donna in un percorso terapeutico per trattare il disturbo di cui soffre.

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Andrea Barsanti
Giornalista
Sono nata in Liguria nel 1984, da qualche anno vivo a Roma. Giornalista dal 2012, grazie a Kodami l'amore per gli animali è diventato un lavoro attraverso cui provo a fare la differenza. A ricordarmelo anche Supplì, il gatto con cui condivido la vita. Nel tempo libero tanti libri, qualche viaggio e una continua scoperta di ciò che mi circonda.
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