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22 Marzo 2021
12:28

Roma, ispezione a casa dell’accumulatrice seriale di gatti: l’appartamento è libero

Non ci sono gatti. La casa dell'accumulatrice seriale di animali è libera. E' quanto emerso questa mattina dal sopralluogo svolto dalla polizia locale di Roma Capitale nell'abitazione della donna del quartiere San Giovanni. Gli agenti hanno dato vita al blitz a seguito dell'ordinanza del sindaco Virginia Raggi che obbliga la donna a non avere più animali domestici.

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Non ci sono gatti. La casa dell'accumulatrice seriale di animali è libera. E' quanto emerso questa mattina dal sopralluogo svolto dalla polizia locale di Roma Capitale nell'abitazione della donna del quartiere San Giovanni. Gli agenti hanno dato vita all'ispezione a seguito dell'ordinanza del sindaco Virginia Raggi firmata nei giorni scorsi e che obbliga la donna a non avere più animali domestici.

Sono state le associazioni animaliste ad aver sollevato il problema, in una vicenda che si trascina ormai da più di 15 anni. Nel 2017 nell’appartamento di Roma Sud ci fu il primo sopralluogo da parte di guardie zoofile e vigili del fuoco. Tra le 16 tonnellate di rifiuti poi buttati via dal servizio di raccolta della nettezza urbana vennero trovati tre gatti vivi. Altri tre, morti e mummificati, furono individuati sotto il letto.

«E’ molto importante che la polizia locale e il servizio veterinario della Asl Roma 2 continuino a vigilare e controllare su un eventuale accumulo compulsivo di animali in quell’appartamento – spiegano a Kodami i volontari che stanno sostenendo questa battaglia da 15 anni – E’ ovvio che non possiamo immaginare un solo sopralluogo ma bisogna farne diversi nel corso del tempo».

Il cat hoarding è un disturbo psichiatrico che rientra tra quelli ossessivo-compulsivi. E' una parte della cosiddetta "sindrome di Noè", cioè la raccolta compulsiva di un gran numero di animali, con l'incapacità, però, di garantire igiene, cure, nutrimento. La vicenda di Roma è così critica che per l'accumulatrice seriale è stata anche nominata un'amministratrice di sostegno.

«Davanti a disturbi psichiatrici come l’animal hoarding è opportuno che venga reso impossibile l’accumulo di animali e che di questi stessi sopralluoghi ne possa essere edotto anche il dipartimento di salute mentale – aggiungono i volontari – Un’ordinanza non può risolvere un disturbo psichiatrico, ma se ben applicata può evitare che altri gatti possano rimanerne vittime. Siamo preoccupati per la fine che abbiano fatto gli ultimi animali, sicuramente uno, che presumiamo sia stato allontanato alla vigilia di questo sopralluogo. Lo dimostrerebbe anche un fatto: una scia lunga metri di sabbietta per gatti lasciata ieri lungo la strada e poi gettata in un cassonetto poco distante».

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