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11 Ottobre 2021
11:28

Enrica e la vita insieme ai porcellini d’India: «Come addestrare il tuo umano: una guida per maialini domestici»

Enrica Ceccarini incontrò per la prima volta dei piccoli roditori per caso, mentre passeggiava nel bosco dietro casa insieme al cane che vive con lei. Da quel momento il suo amore per questi piccoli animali da compagnia non si è mai esaurito e oggi ci racconta cosa significa vivere insieme 9 porcellini d'India.

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Un anno fa Enrica Ceccarini era a passeggio nel bosco dietro casa con Johnny il Fulmine, uno dei cani che vive con lei, e non sapeva che di lì a poco avrebbe fatto un incontro che le avrebbe cambiato per sempre la vita. «Fu proprio Johnny a trovare due cuccioli di moscardino (Muscardinus avellanarius) grandi come un'unghia, adagiati accanto al corpo della madre, uccisa molto probabilmente da un gatto. Chiamai immediatamente il CRAS della mia zona per chiedere aiuto, ma mi risposero che non avrebbero prestato soccorso, in quanto i moscardini sono considerati animali infestanti, come i ratti».

Enrica, che lavora come educatrice cinofila tra la Liguria e la Toscana, decise di portare a casa con sé i due cuccioli: «Li chiamammo Pisello e Pistacchio e passammo una settimana intera ad occuparci di loro, alimentandoli e pulendoli ogni 2 ore, grazie alle indicazioni di Jenny Cucurnia, la responsabile del Piccolo Rifugio "La Tana di Noce", una struttura che accoglie piccoli animali (criceti, ratti, topi, conigli, cincillà, volatili e cavie) recuperati in condizioni drammatiche o ceduti da privati che non vogliono più occuparsene».

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L'arrivo di Cecio e Ravanello, i primi porcellini d'India

Nonostante l'impegno di Enrica e del suo compagno Giampaolo, i cuccioli non riuscirono a sopravvivere, ma questa dolorosa ed intensa prima esperienza fu solo l'inizio per i due che, ad un anno di distanza, hanno accolto nella loro vita ben nove maialini d'India: «Possiamo dire che è stato proprio l'arrivo dei piccoli moscardini Pisello e Pistacchio a mostrarci con chiarezza che la nostra famiglia poteva aiutare qualcun altro – racconta la donna –  Ancora una volta grazie alle indicazioni di Jenny, decidemmo di di adottare Cecio e Ravanello, due dei più di trenta porcellini d'India (Cavia porcellus) salvati da una volontaria perché destinati al consumo umano».

I porcellini d'India infatti, per quanto possa sembrarci strano, in alcune zone del mondo sono considerati animali destinati al mercato alimentare: «La maggior parte delle persone li considera solo un alimento o al massimo un animale da utilizzare  da laboratorio, ma vivendo con loro ho imparato che in realtà sono animali animali gentili, estremamente sensibili, con un ampio e interessante ventaglio comunicativo e il loro etogramma è estremamente affascinante».

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I porcellini d’India insieme a Johnny

La storia dei porcellini d'India: in nave attraverso i continenti

"Ma i porcellini d'India sono effettivamente indiani?" è la prima domanda che ci si pone quando si parla di questi simpatici roditori. In realtà il loro nome è frutto di un enorme malinteso. «È molto probabile che i primi esemplari arrivarono in Europa a bordo di imbarcazioni provenienti dalle Indie come "riservi viventi" di carne per l'equipaggio durante i lunghi mesi di navigazione – spiega Enrica Ceccarini – Da qui il nome che, in realtà, non ha nulla a che fare con le origini andine di questi meravigliosi animali».

Ma non siamo solo noi italiani ad aver preso un abbaglio. Anche in tedesco infatti il maialino d'India si chiama Meerschweinchen, ovvero maialino di mare, molto probabilmente anche in questo caso per via del fatto che sbarcava dalle navi insieme ai marinai. Nulla a che fare con il loro nome originale in lingua quechua, ovvero la lingua dei territori andini di cui sono originari e dove venivano (e vengono ancora oggi) chiamati Cuy.

Il comportamento e la socialità di un roditore che salta per dimostrare la gioia

E se molti di noi non ne conoscono le origini, è ancora più raro incontrare qualcuno che ne sappia descrivere i comportamenti e distinguere gli stati d'animo: «Sono animali gregari che amano la compagnia dei propri simili e hanno davvero bisogno di vivere in piccoli gruppi  per stare bene ed evitare patologie legate allo stress e alle emozioni negative – spiega Enrica, ormai abituata riconoscere le loro richieste – I porcellini d'india sono abitudinari e i ritmi ben scanditi fanno loro piacere. Sugli orari dei pasti poi, non si deve mai scherzare: non provate a cambiare i piani per la cena a meno che non vogliate trovarvi con un esercito di porcellini infuriati e sovversivi che urlano ingiurie mentre mangiate prima di loro».

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Vivere con loro ha regalato molte emozioni alla coppia, che oggi racconta con divertimento i comportamenti più buffi di questi simpatici roditori, ma non dimentica che, come ogni animale, hanno bisogno di specifiche attenzioni: «Quando sono felici esprimono la loro contentezza facendo pop-corning, ovvero una serie di piccoli saltelli pazzi sul posto, intervallati da corsette a zig zag – racconta la compagna umana dei nove porcellini d'India – Per garantire il loro benessere servono spazi ampi e ben arredati (più sono i porcellini, più grande deve essere lo spazio), ma anche un'alimentazione adeguata (fieno, verdure fresche, niente cereali né cibi confezionati e industriali) e visite periodiche dal veterinario esperto in animali esotici: anche se odiano andarci, i porcellini sono creature timide e riservate, che tendono a nascondere molto bene un malessere fino a che non diventa troppo grave. Non dimentichiamo inoltre una delle cose più importanti per qualsiasi adozione: il tempo da dedicare alla relazione».

Grazie alle associazioni Mondo Carota e AAE Cavie, dopo Cecio e Ravanello a casa di Enrica e Giampaolo sono arrivati anche Ortica, Susina, Tina, Mirella, Owen, Fiorella e Amarilla: «Ognuno di loro ha una storia e un comportamento squisitamente unico, perché non bisogna dimenticare che, esattamente come i cani e i gatti, sono individui con una propria personalità, desideri e bisogni che vanno conosciuti con calma e rispettati con pazienza se si vuole stabilire davvero una relazione profonda con loro».

Come addestrare il tuo umano: una guida per maialini domestici

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Grazie alla pazienza e al tempo condiviso con i porcellini d'India, dopo aver imparato a conoscere le preferenze e le difficoltà di questi roditori, Enrica ha scritto un simpatico post sul suo profilo Facebook nella speranza di aiutare tutti gli umani interessati alla vita insieme a loro. Un testo ironico ma ricco di informazioni importanti per chiunque voglia vivere quest'esperienza: come capire quando rispettare i loro spazi, le loro necessità e soprattutto come riconoscere i momenti in cui cercano la nostra compagnia da quelli in cui non vogliono essere disturbati. Una breve guida del mondo domestico insomma, ma guardato con gli occhi di un porcellino.

Ecco il testo originale:

COME ADDESTRARE IL TUO ESSERE UMANO: GUIDA PER PORCELLINI DOMESTICI

L'addestramento del tuo umano può richiedere molto tempo e molta pazienza poiché, ovviamente, gli esseri umani non sono intelligenti come noi.
L'importante è questo: prima iniziate, meglio è.
A beneficio dei porcelli di tutto il mondo, abbiamo dunque messo insieme una lista di regole che gli umani dovrebbero seguire.

1. Non disturbarci mentre dormiamo.
Mai, mai, mai.
A meno che la casa non stia bruciando.
Quando avremo voglia di coccole, verremo a chiederle. Solo perché siamo carini non significa che vogliamo essere coccolati quando ne hai voglia tu.

2. Gli orari dei pasti devono essere rigorosamente rispettati.
Niente scuse.

3. Cambia la nostra lettiera più spesso di quanto pulisci la tua toilette.
Seriamente.
Siamo molto più puliti di voi.

4. Quando apri il sacco del fieno, lascialo a nostra disposizione: a noi non importa il disordine e neanche a te dovrebbe importare.

5. Quando ci sediamo e ti fissiamo, stiamo cercando di dirti qualcosa.
Almeno dimostraci che ti sforzi di pensare a cosa potrebbe essere.

6. Quando trovi delle cose rosicchiate, non possiamo essere incolpati di eventuali incidenti.
Del resto, se c'è qualcosa sulla nostra strada, lo mordicchieremo.
Non esistono se, ma o perché.
Ci dispiace.

7. Ricorda che la nostra tana è come il capanno da giardino per un uomo: sacrosanta.
Quindi entra a tuo rischio e pericolo.

8. Noi non mordiamo mai, ma se lo facciamo, c'è una buona ragione.
Prova ad adattare il tuo comportamento di conseguenza.

9. Potremmo aggrapparci a te quando ci porti dal veterinario, ma è solo perché tu sei il minore dei due mali.
Quindi non gongolare.

10. Sappiamo che siete tutti individui, che avete personalità diverse e che vi piacciono cose diverse.
Che questa consapevolezza sia reciproca.

11. Se devi tagliarci le unghie o altro, fallo il più velocemente possibile e poi facciamo finta che non sia mai successo.
La perdita di dignità è una cosa grave.

12. Quando ti voltiamo le spalle, ricevi il messaggio. Puoi parlare al nostro culo: evidentemente non meriti la faccia.

13. Non chiamarci fuori dalla nostra tana a meno che non ci sia una ragione davvero, davvero buona.
Ad esempio: fragole, uva, premietti o la cena.

E infine…
Quando ti diamo la nostra fiducia, è per la vita.
È il miglior regalo che tu abbia mai ricevuto e lo sai.
Quindi, incoraggia anche gli altri umani a seguire queste regole e non avrete troppi problemi.

Buona fortuna, compagni porcelli e ricordate: è un mondo di porcellini, gli umani ci vivono e basta.

Firmato: Cecio, Tina, Ortica e Susina, la gang della taverna.

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Claudia Negrisolo
Educatrice cinofila
Il mio habitat è la montagna. Sono nata in Alto Adige e già da bambina andavo nel bosco con il binocolo al collo per osservare silenziosamente i comportamenti degli animali selvatici. Ho vissuto tra le montagne della Svizzera, in Spagna e sulle Alpi Bavaresi, poi ho studiato etologia, sono diventata educatrice cinofila e ho trovato il mio posto in Trentino, sulle Dolomiti di Brenta. Ora scrivo di animali selvatici e domestici che vivono più o meno vicini agli esseri umani, con la speranza di sensibilizzare alla tutela di ogni vita che abita questo Pianeta.
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