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14 Luglio 2022
14:58

Sviluppato un guanto che imita la presa sicura e gentile dei polpi sott’acqua

Un team di ricercatori ha sviluppato un guanto facendosi ispirare dai polpi in grado di afferrare in modo sicuro gli oggetti sott'acqua, il prodotto si chiama Octa-glove e aiuterà sommozzatori, archeologi subacquei, ingegneri di ponti e squadre di salvataggio.

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Un team di ricercatori ha sviluppato un guanto facendosi ispirare dai polpi in grado di afferrare in modo sicuro gli oggetti sott'acqua, un congegno che a Sméagol e suo cugino Déagol nel celebre romanzo e omonimo film "Il Signore degli Anelli" avrebbe fatto sicuramente comodo nella scena in cui ritrovano l'anello del potere e lottano all'ultimo sangue per poterlo afferrare fra le torbide acque del fiume Anduin.

In questo caso, come in molti altri nella vita reale, afferrare oggetti sott'acqua potrebbe risultare di estrema importanza, per questo motivo gli studiosi della Virginia Tech hanno studiato a fondo le braccia dei polpi e il modo con cui riescono ad afferrare saldamente qualsiasi oggetti in acqua. I risultati dello studio sono stati pubblicati su Science Advances e la ricerca è stata anche selezionata come copertina del numero del 15 luglio.

Un guanto del genere sarebbe sicuramente molto utile: sommozzatori, archeologi subacquei, ingegneri di ponti e squadre di salvataggio usano le proprie mani per estrarre persone e oggetti dall'acqua e, mentre per corpi particolarmente scivolosi è possibile utilizzare molta forza per trattenerli, a volte c'è bisogno di un tocco gentile ma saldo, per non rovinare reperti e non far male a persone e animali. Riflettendo su quale animale in natura possedesse queste caratteristiche per poterne prendere spunto, i ricercatori sono arrivati a una chiara soluzione: il polpo.

Questo mollusco è una delle creature più uniche del pianeta poiché, oltre essere dotato di una intelligenza sopraffine, possiede otto lunghe braccia che possono toccare e manipolare una miriade di cose in ambiente acquatico, non a caso appartengono all'ordine degli octopoda che vuol dire proprio questo, "otto braccia". I polpi possiedono dunque l'intelligenza e l'agilità giusta che gli permette sia di gestire oggetti di forma complessa che utilizza sapientemente come riparo, scudo o per giocare, sia cose molto delicate come le fragili uova che maneggia con cura.

Riguardo alle appendici di questi animali, poi, c'è un luogo comune molto diffuso che andrebbe sfatato: queste appendici sono indiscriminatamente chiamate tentacoli, anche se c'è una importante divisione. Infatti, le appendici di un cefalopode, come calamari, le seppie e i polpi, ovvero molluschi esclusivamente marini con conchiglia ridotta internamente o del tutto assente, si dividono in braccia e tentacoli veri e propri. Le braccia possiedono una doppia fila di ventose disposte per tutta la loro lunghezza, nei tentacoli, invece, le ventose sono addensate nell’estremità distale dell’appendice.

A rendere così curiose le braccia dei polpi ai ricercatori della Virginia Tech è l'incredibile numero di ventose che garantisce una potente capacità di afferrare oggetti: dopo che l'ampio bordo esterno del pollone che forma la ventosa si attacca a una superficie, i muscoli si contraggono e rilassano l'area concava all'interno di essa per aggiungere o rilasciare la pressione. Maggiore è il numero di ventose ancorate e più difficile sarà strappare un oggetto dalle braccia del polpo.

Una volta studiato l'animale, gli ingegneri si sono messi subito all'opera. Per progettare il guanto i ricercatori si sono concentrati su come trasformare le ventose di un polpo in oggetti meccanizzati: dischi di gomma con la stessa forma e rivestiti con membrane morbide, il tutto con un meccanismo d'azione automatico. Il design è stato creato per svolgere la stessa funzione della ventosa di un polpo, ovvero una presa affidabile con pressione leggera, ideale per aderire a superfici sia piane che curve.

Il braccio meccanico, inoltre, possiede una serie di sensori ottici di prossimità che rilevano quanto è vicino un oggetto, creando una fitta rete di sensori collegati alle ventose e imitando così il sistema nervoso e muscolare di un polpo. Il sensore rivela un oggetto e la ventosa ci si attacca in maniera sicura, adattandosi a ogni tipo di superficie. È così che, per la prima volta, l'uomo ha indossato l'Octa-glove, il guanto dalla presa sicura che imita le incredibili capacità del polpo di afferrare oggetti in acqua.

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