video suggerito
video suggerito
3 Maggio 2023
10:52

È legale vendere cani nei negozi?

Purtroppo in Italia è ancora legale vendere cani nei negozi. Per farlo non è richiesto alcun titolo specifico, né licenze, ma per fortuna diversi Comuni stanno introducendo delle limitazioni.

695 condivisioni
Articolo a cura dell' Avvocato Salvatore Cappai
Civilista, esperto in diritto degli animali
cuccioli cane

In Italia è purtroppo assolutamente legale vendere cani nei negozi. Questa attività può essere svolta (quasi) da chiunque, non essendo richiesto alcun titolo specifico, né licenze, né una particolare esperienza sul campo. Per farlo occorre seguire un preciso iter burocratico che prende avvio con l’apertura di una partita IVA e passa per l’ottenimento di un nulla osta da parte delle aziende sanitarie competenti e di alcuni permessi particolari, sussistendo un’esposizione di animali vivi.

E' importante chiarire come, pur essendo libera la commercializzazione di cani, è assolutamente vietata e severamente punita la vendita di cani dichiarati “di razza”, qualora gli stessi non siano muniti di pedigree e dunque iscritti nei registri dell’ENCI come stabilito dal Decreto Legislativo n. 529 del 1992. La normativa, infatti, consente «la commercializzazione di animali di razza di origine nazionale e comunitaria (…), esclusivamente con riferimento a soggetti iscritti ai libri genealogici o registri anagrafici (…) e che risultino accompagnati da apposita certificazione genealogica, rilasciata dall’associazione degli allevatori che detiene il relativo libro genealogico o il registro anagrafico. È ammessa, altresì, la commercializzazione di animali di razza originari dei Paesi terzi, per i quali il Ministro dell’Agricoltura e delle Foreste abbia con proprio provvedimento accertato l’esistenza di una normativa almeno equivalente a quella nazionale. (…)». Sono previste sanzioni pecuniarie pesantissime per chi non rispetta queste regole.

In attesa che si smetta finalmente di ritenere gli animali degli oggetti da commercializzare, al fine di garantirne il benessere anche quando si trovano nei negozi stanno aumentando via via le limitazioni da parte dei regolamenti comunali.

Molte amministrazioni in Italia hanno ad esempio stabilito il divieto di tenere i cani esposti in vetrina. Vediamo qualche esempio:

  • Il Comune di Roma, con il “Regolamento comunale sulla tutela degli animali” del 2005, all’articolo 20 stabilisce: «(…) è fatto divieto agli esercizi commerciali fissi di vendita di animali da compagnia di esporre animali dalle vetrine o all’esterno del punto vendita. Gli animali detenuti all’interno dell’esercizio commerciale per il tempo ritenuto necessario, dovranno essere sempre riparati dal sole, oltre ad essere provvisti regolarmente a seconda della specie di acqua e di cibo. Non sono consentite le attività commerciali ambulanti ed occasionali, inerenti la vendita diretta o indiretta di animali. La vendita degli animali negli esercizi commerciali in possesso delle regolari autorizzazioni previste deve avvenire nel rispetto delle disposizioni stabilite all’articolo 7, al fine di evitare situazioni di stress o di sovraffollamento. Gli esercizi commerciali devono osservare le disposizioni relative alle dimensioni minime delle gabbie dei volatili e degli acquari e quelle inerenti la detenzione degli animali stessi fissate dal presente Regolamento».
  • Allo stesso modo il Comune di Milano, all’articolo 26 del “Regolamento per il benessere e la tutela degli animali” del 2020, prevede: «(…) è vietata l’esposizione di animali al pubblico, in vetrina e all’esterno dei negozi sulla pubblica via. Il trasgressore è punito con sanzione amministrativa, ai sensi della Legge Regionale n. 33/2019 Fatta salva la legislazione nazionale e regionale in materia, è vietata, a partire a sei mesi dopo l’entrata in vigore del Regolamento, la vendita delle specie elencate in Allegato 3. Il trasgressore è punito con sanzione amministrativa, ai sensi dell’art. 40 (…)».

Chi può vendere cani?

In Italia non ci sono particolari limitazioni alla vendita di cani, sia da un punto di vista oggettivo che soggettivo. I cani possono essere commercializzati nei negozi dagli allevamenti (siano essi professionali o amatoriali) e, come si dirà nel paragrafo che segue, anche da privati. Questa possibilità tanto estesa non è invece (più) data in alcuni paesi che, diversamente dal nostro, hanno iniziato a porre delle forti limitazioni in tal senso. Per fare alcuni esempi: in Canada una recente legge nazionale ha vietato la vendita di animali di razza nei negozi. Lo stesso hanno fatto centinaia di singole città degli Stati Uniti (tra queste Dallas). Anche la Francia ha avviato un percorso di graduale divieto di vendita degli animali nei negozi che partirà dal gennaio del 2024.

La vendita di cani tra privati è legale?

Come accennato nel precedente paragrafo, in Italia è possibile ed è perfettamente lecita (nel rispetto delle regole dettate dal richiamato Decreto Legislativo n. 529 del 1992) anche la cessione di cani tra privati, sia come regalo che come vendita. I cani, infatti, sono ancora considerati dalle nostre leggi civilistiche come dei semplici oggetti. Il passaggio della proprietà da un soggetto ad un altro avviene di conseguenza senza dover espletare particolari formalità. Non sono necessari contratti scritti o iscrizioni in specifici registri: è sufficiente un accordo tra le parti legittimamente manifestato, anche solo oralmente.

Si può vendere un cane su Internet?

Non esiste in Italia alcuna limitazione alla vendita di animali su Internet. Si è già detto che i cani sono equiparati agli oggetti, o meglio, ai beni mobili. Non solo, la giurisprudenza ha chiarito come si tratti altresì di normali "beni di consumo". Ne consegue che nelle vendite a distanza tra professionista e consumatore si applicheranno tutte le regole previste dal codice del consumo, tra le quali, per fare un esempio, il diritto di recesso.

Avatar utente
Salvatore Cappai
Avvocato
Avvocato con la passione per la divulgazione. Mi occupo di diritto civile, con particolare riguardo ai campi della responsabilità civile, dell’assistenza alle imprese e del “diritto degli animali”. Mi sono avvicinato a quest’ultima materia circa dieci anni fa, quando ho incontrato Gaia, la mia cagnolina, che ha stravolto la mia visione sul mondo degli animali e sulla vita assieme a loro. La mia community social, nella quale da anni informo con semplicità su tematiche giuridiche, conta oltre 350.000 iscritti.
Sfondo autopromo
Segui Kodami sui canali social
api url views