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17 Agosto 2023
10:57

Due cavalli infortunati durante il Palio di Siena: Abbasantesa e Antine Day in clinica veterinaria

Il Palio di Siena dell'Assunta 2023 si ricorderà per le cadute che hanno coinvolto persone e soprattutto i cavalli, due dei quali sono stati trasportati in clinica veterinaria. Si tratta di Abbasantesa e Antine Day, le cui condizioni non sono state ancora rese note.

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cavallo

Il Palio di Siena dell'Assunta 2023 si ricorderà per le cadute che hanno coinvolto persone e soprattutto i cavalli, due dei quali sono stati trasportati in clinica veterinaria. Si tratta di Abbasantesa e Antine Day, ricoverato alla clinica veterinaria il Ceppo per accertamenti a seguito degli infortuni riportati durante la corsa. L'annuncio è stato dato dal Comune di Siena, ma ancora non sono state rese note le condizioni dei due animali, un maschio e una femmina entrambi di sette anni.

Gli incidenti non hanno risparmiato nemmeno il vincitore: il fantino della Contrada dell'Oca, Carlo Sanna, infatti è caduto in curva durante la corsa, e il cavallo Zio Frac ha tagliato il traguardo da solo. Una modalità che nel gergo del Palio viene chiamata "scossa" e che è stata celebrata dal Comune senese in una nota come «ennesima dimostrazione della forza e della magia di questa Festa che prende vita da uomini, cavalli, passione e fede. E dove il cavallo è il vero unico protagonista perché può vincere anche senza il suo fantino».

In realtà, c'è ben poco da festeggiare e non solo per i due cavalli infortunati delle Contrade Giraffa e Istrice. Anche durante questa competizione infatti si sono visti diversi fantini spronare con il frustino i loro cavalli, incitandoli a correre più veloci e colpendoli sul posteriore e sul collo. Si tratta di immagini che pur essendo facilmente accessibili in Rete non troverete su Kodami, perché nulla aggiungono rispetto a quanto scritto, e per non mostrare atti di sopruso e violenza su un essere vivente.

Mai come quest'anno l'attenzione pubblica si è concentrata sulla competizione senese, commentata anche su La7. Si tratta di un rito della città, vecchio di secoli, e anacronistico per la violenza che reca in sé, ma che per la ministra del Turismo, Daniela Santanché, rappresenta invece «un'attrazione turistica» da foraggiare.

Ad attrarre le persone dovrebbe essere una giostra equestre che, come avviene in altre manifestazioni tradizionali che coinvolgono i cavalli, poco ha a che fare con l'amore e molto con la spettacolarizzazione degli animali. Lo abbiamo visto succedere anche a Ivrea, quando siamo andati a documentare la tradizionale battaglia con le arance.

In pista oggi c'era anche il cavallo Anda e Bola, caduto già nel pomeriggio durante le prove che precedono la corsa principale. Ora si attendono accertamenti sugli infortunati Abbasantesa e Antine Day, per sapere se potranno tornare in piedi, oppure saranno abbattuti come successe nel 2018 allo sfortunato Raol, il cavallo infortunato a seguito della caduta durante una corsa straordinaria del Palio indetta per il centenario della Prima guerra mondiale.

Su quanto accaduto sono intervenute anche le associazioni che si occupano di tutela animale. «La pista continua a mettere a rischio l’incolumità degli animali e degli stessi fantini, senza considerare l’ombra del doping che più di una volta si è allungata sulla gara – commenta il presidente dell’OipaMassimo Comparotto – Nel 2018 la competizione causò la morte di Raol, cavallo simbolo delle vittime del Palio, e solo dieci giorni fa la Quintana di Ascoli è stata letale per la povera Look Amazing, abbattuta a seguito del grave infortunio dovuto a una tremenda caduta».

«Basta Palii, basta Quintane, basta Giostre con l’uso dei cavalli su piste inidonee – continua l'Oipa – tornei anacronistici che non hanno più ragione d’essere in un’epoca dove cresce e si consolida una sensibilità, sostenuta anche dagli orientamenti giuridici e giurisprudenziali, che non vuole usi e abusi sugli animali, afferma l’Oipa. Che poi qualcuno voglia addirittura il riconoscimento del Palio di Siena quale patrimonio culturale immateriale Unesco è surreale e grottesco».

Il riferimento è all'incontro che poche settimane fa ha coinvolto i rappresentanti del Ministero della Cultura e quelli delle Contrade allo scopo di definire una possibile candidatura del Palio. Un'ipotesi che era sfumata già nel 2011 per volontà dell'allora ministro degli Esteri, Franco Frattini, che aveva appoggiato il dicastero del Turismo, all'epoca retto da Michela Vittoria Brambilla nell'escludere la giostra senese dalle candidature italiane da presentare all’Unesco.

Oggi, però, alla luce delle aperture mostrate da Santanché e dagli altri componenti del Governo Meloni, la candidatura potrebbe davvero finire sul tavolo dell'Unesco.

Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
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