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17 Maggio 2024
15:05

Dove si nascondono le vipere?

Le vipere cercano rifugi sicuri, come cavità nel terreno, fessure nelle rocce o tronchi caduti, dove possono nascondersi dai predatori, ma anche mantenere una temperatura stabile quando vanno in letargo nei mesi più freddi.

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Le vipere, come molti altri rettili, sono animali schivi e tendono a restare nascoste quando non sono a caccia. Tra i luoghi che scelgono come rifugio per la notte, prediligono tane che offrano protezione sia dai predatori che dalle intemperie, come cavità naturali nel terreno o abbandonate da altri animali, fessure tra le rocce, ma anche crepe nei muri a secco, tronchi caduti e pezzi di corteccia.

Durante il giorno, invece, le vipere possono nascondersi anche sotto delle rocce o tra l’erba alta, per questo bisogna sempre prestare attenzione quando ci avventuriamo in montagna a guardare bene dove mettiamo i piedi, anche se solitamente questi serpenti si accorgono della nostra presenza e si allontanano per evitare il confronto.

Comunemente a molti rettili dei climi temperati, poi, le vipere vanno in letargo, o più correttamente nel caso dei rettili brumazione. Quando le temperature esterne scendono di molti gradi durante l'inverno le vipere si rifugiano nelle tane, dove possono mantenere una temperatura relativamente stabile, e riducono al minimo il loro metabolismo per sopravvivere al freddo e alla scarsità di cibo.

Questi serpenti entrano in letargo generalmente in autunno, con l'inizio dei primi freddi, solitamente tra ottobre e novembre, a seconda delle condizioni climatiche locali. L'uscita dal letargo avviene in primavera, di solito tra marzo e aprile, quando le temperature cominciano a salire e le giornate si allungano, rendendo le condizioni più favorevoli per l'attività e la ricerca di cibo.

Durante l'estate, invece, le vipere sono molto più attive, sfruttando il calore del giorno e, al contrario, cercano rifugi più freschi durante le ore più calde. In questi mesi, solitamente escono dai loro rifugi notturni all'alba, quando si posizionano sulle rocce a riscaldarsi al sole, un comportamento chiamato basking, prima di iniziare la loro attività giornaliera e andare a caccia.

Dove fanno il nido le vipere

Le vipere non costruiscono veri e propri nidi ma cercano nascondigli sicuri e protetti per ripararsi dal freddo, dalle intemperie o dai pericoli, che quindi siano ambienti stabili in termini di temperatura e umidità. Spesso scelgono buche o cavità naturali nel terreno che offrano protezione dai predatori, ma possono utilizzare anche vecchie tane ormai abbandonate di altri animali.

Anche rocce, massi e tronchi caduti offrono un buon riparo naturale e questi serpenti possono decidere di nascondersi tra i sassi o sotto pezzi di corteccia, così come tra i cespugli densi o le aree con erba alta che forniscono una copertura sufficiente. Talvolta vengono utilizzate anche le crepe e le fessure nei muri a secco o nelle formazioni rocciose.

Le vipere usano questi ripari sia per nascondersi durante il giorno, che per trascorrere la notte o andare in letargo nei mesi freddi, ma anche per dar luce ai piccoli tra la primavera e l'inizio dell'estate. Le vipere sono animali ovovivipari, il che significa che covano le uova all'interno del loro corpo e danno alla luce piccoli già vivi: durante questi mesi la femmina cerca ambienti sicuri dove può rimanere protetta.

In quali orari escono le vipere?

Le vipere sono animali ectotermi, comunemente detti a sangue freddo, il che significa che la loro attività è fortemente influenzata dalla temperatura ambientale: gli orari in cui questi serpenti escono variano quindi a seconda della stagione e delle condizioni climatiche.

Durante le mezze stagioni, le vipere tendono ad uscire nelle prime ore del mattino, per sfruttare il calore del sorgere del sole per aumentare la loro temperatura corporea. Una volta riscaldate, le vipere possono essere attive per cacciare o spostarsi tra la tarda mattinata e il pomeriggio, per poi rifugiarsi nelle tane col calare della sera.

Durante l'estate, invece, quando le temperature diurne possono essere troppo alte, specialmente a mezzogiorno, le vipere si ritirano in luoghi ombreggiati e freschi per evitare il surriscaldamento, mentre sono più attive nelle ore più fresche della giornata, cioè al mattino presto e nel tardo pomeriggio.

In inverno, invece, questi rettili vanno solitamente in letargo (o brumazione) e rimangono nascosti nei loro rifugi sotterranei o in altri luoghi sicuri fino all'arrivo della primavera.

Cosa fare per evitare le vipere

Possiamo prendere alcune precauzioni per evitare di incontrare questi serpenti velenosi: per prima cosa è importante informarci circa l’area che abbiamo deciso di esplorare. Ad esempio, in Italia le vipere sono diffuse in tutte le regioni ad eccezione della Sardegna, quindi se decidiamo di fare una passeggiata in montagna, sull'Appennino o sulle Alpi dobbiamo mettere in conto la possibilità di imbatterci in questi serpenti.

Possiamo però decidere di seguire i sentieri ed evitare i terreni rocciosi e cespugliosi dove le vipere si nascondono e non possiamo vederle, o di sollevare sassi e tronchi a mani nude. È inoltre assolutamente sconsigliato di camminare a piedi nudi o con calzature inadeguate in queste aree, mentre sono preferibili scarponcini da trekking o stivali alti. In generale è preferibile che anche i pantaloni siano lunghi e resistenti, come precauzione non solo per i serpenti ma anche per altri tipi di animali.

È importante, poi, prestare attenzione a dove si cammina e notare le tracce di questi animali come, ad esempio, le pelli lasciate dopo la muta. In generale, le vipere sono schive e tenderanno a spostarsi per evitare il confronto diretto: per questo un buon modo per evitare questi serpenti è quello di camminare con dei bastoni e fare rumore. Le vibrazioni nel terreno segnaleranno ai serpenti la nostra presenza, dando loro il tempo di allontanarsi.

In caso di incontro è importante restare calmi ed allontanarsi indietreggiando lentamente senza cercare di prendere il serpente: le vipere, infatti, tendono ad attaccare solo se si sentono minacciate e non vedono vie di fuga, quindi se diamo loro la possibilità di allontanarsi senza spaventarle non dovremmo correre rischi.

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Yuri Digiuseppe
Redattore
Classe '94, appassionato di animali e scienze sin da piccolissimo, sono un naturalista di formazione, specializzato in paleontologia e divulgazione. Mi è sempre venuto spontaneo spiegare agli altri le bellezze della natura e passare intere giornate ad osservare piante e animali di ogni tipo ovunque andassi, per poi tornare a casa e disegnarli. Vorrei contribuire ad avvicinare il pubblico all'ambiente ed essere parte di una ritrovata armonia uomo-natura, per il bene e la salvaguardia di ogni specie.
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