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Le cicogne sono un piccolo gruppo di uccelli trampolieri dotati di zampe, collo e becco lunghi appartenenti alla famiglia Ciconiidae. Tra vere e proprie cicogne, becchi a sella e marabù, il gruppo conta 19 specie diverse, diffuse praticamente in ogni continente. Qui in Europa sono però due le specie presenti, ovvero la cicogna nera (Ciconia nigra) e soprattutto la cicogna bianca (Ciconia ciconia), famosa per le storie legate alla natalità e per la loro abitudini di costruire nidi grandi, robusti e appariscenti su strutture molto elevate, come alberi, tralicci ed edifici.
La cicogna bianca nidifica infatti in ambienti agricoli, spesso vicino a zone umide, ma anche su tetti, camini e altre strutture in città a stretto contatto con gli esseri umani. Questi luoghi vengono scelti sia per la disponibilità di cibo, ma anche per la relativa sicurezza dai predatori e la vicinanza con altri conspecifici. Le cicogne bianche, infatti, hanno abitudini coloniali e non è raro un gran numero di nidi tutti concentrati in una piccola area. Analizziamo però più nel dettaglio come questi affascinanti uccelli nidificano e si riproducono.
La scelta del nido
La scelta del luogo in cui costruire il nido nelle cicogne è influenzata da numerosi fattori, che possono variare chiaramente a seconda delle specie, dell'area geografica, delle condizioni ambientali e persino dalle preferenze individuali delle singole cicogne. Anche le stesse cicogna bianca e cicogna nera, mostrano differenze spesso molto marcate nella selezione del sito riproduttivo, anche nelle aree in cui sono presenti entrambe le specie.
Le condizioni ambientali sono chiaramente un fattore cruciale, le cicogne bianche, infatti, preferiscono solitamente aree aperte, come prati, zone umide o paludi, che offrono un'ampia visibilità per la ricerca di cibo e riducono il rischio di predatori. La disponibilità di cibo nelle vicinanze, come anfibi, invertebrati, pesci e piccoli rettili e mammiferi, è altrettanto importante per la scelta del sito riproduttivo e vale anche in città.
Nei pressi delle aree urbane o addirittura nei centri urbani, oltre a trovare luoghi sopraelevati perfetti dove costruire il proprio nido, le cicogne hanno anche imparato a sfruttare piuttosto bene i rifiuti. Le discariche offrono infatti grandi quantità di scarti alimentari e rifiuti organici che le cicogne, una specie dalla dieta molto variegata e adattabile, non disdegna affatto.
Per quanto riguarda la cicogna nera, invece, specie molto più schiva e timida, la scelta del nido è spesso influenzata proprio dalla distanza da possibili elementi di disturbo di origine antropica. Preferisce infatti nidificare su grandi alberi dalle grandi chiome, oppure su pareti rocciose alte, spesso all'interno di canyon o a picco su fiumi e torrenti.
Anche le preferenze individuali possono influire sulla scelta del luogo di nidificazione. Alcune cicogne possono essere più propense a nidificare sugli alberi, mentre altre preferiscono costruire i loro nidi su edifici, come campanili, chiese, pali e tetti. A influenzare la scelta può essere anche il luogo di nascita. Ogni coppia monogama si riproduce solitamente sempre nello stesso nido e i nuovi nati saranno quindi più propensi a tornare nelle stesse aree e a scegliere la stessa tipologia di sito una volta raggiunta la maturità sessuale.
Perché le cicogne fanno il nido in alto?
Le cicogne, come molti altri uccelli, scelgono spesso di costruire i loro nidi in luoghi molto elevati per diverse ragioni. Uno dei principali è chiaramente la sicurezza di uova e piccoli. Posizionando i loro nidi in alto, le cicogne riducono il rischio di predazione da parte di animali terrestri, come volpi o altri mammiferi, che potrebbero mettere a repentaglio la sopravvivenza dei loro piccoli, che tra l'atro trascorrono un periodo molto lungo nel nido di circa due mesi.
Inoltre, la posizione elevata offre alle cicogne una migliore visibilità dell'ambiente circostante. Le cicogne si nutrono a terra, soprattutto tra i prati e le paludi in cerca di piccoli animali. Nidificando in alto, possono quindi avere una panoramica più ampia del territorio, facilitando la ricerca di cibo e il controllo su ciò che accade intorno al nido.
La posizione elevata può offrire inoltre anche un vantaggio termico. I nidi posti in alto possono beneficiare sia di una maggiore esposizione al sole che al vento, favorendo una migliore termoregolazione per i piccoli durante i periodi caldi. Inoltre, l'elevazione aiuta a evitare anche potenziali disturbi causati dall'uomo o da altri animali.
Infine, costruire i nidi in luoghi molto alti ha anche un ruolo nella comunicazione sociale e sessuale. I nidi delle cicogne sono visibili da lontano e possono attirare l'attenzione di altri individui della stessa specie, facilitando la formazione di colonie. Inoltre, sono i maschi a arrivare per primi su un potenziale nido, segnalando quindi la loro presenza anche alle potenziali partner.
Come sono fatti i nidi delle cicogne?
I nidi delle cicogne sono solitamente grandi e massicce ceste, costruite con materiali molto robusti e resistenti. Possono raggiungere dimensioni parecchio considerevoli, anche perché vengono ampliati e rinnovati di anno in anno. Il nido può avere un diametro che varia da 1 a 2 metri o persino di più, dato che col passare degli anni diventa sempre più grande e pesante per l'aggiunta di materiale.
Per la costruzione le cicogne utilizzano soprattutto ramoscelli e rami anche abbastanza grossi intrecciati tra loro. Spesso però, su questa base, vengono posizionate anche altre fibre vegetali, come erba fresca o secca, foglie, sterco e persino rifiuti. Solitamente, la grande cesta che forma il nido è poggiato su grossi alberi, piattaforme artificiali o rocce piatte, nel caso della cicogna nera.
Il nido vero e proprio è dotato di una leggera concavità al centro per accogliere al meglio uova o i pulcini, con il bordo esterno che è spesso rialzato per evitare che i piccoli cadano accidentalmente. Infine, i nidi possono essere talvolta abbelliti con vari oggetti, come stracci, foglie, muschio o persino plastica. Questi oggetti vengono portati al nido dalle cicogne durante la costruzione o accumulati nel corso del tempo anche quando i piccoli sono già nati.
In che periodo le cicogne fanno il nido?
Le cicogne sono uccelli migratori e hanno quindi un calendario piuttosto definito e preciso per il periodo di nidificazione, che può però variare leggermente a seconda chiaramente della specie ma anche della regione in cui vivono. Solitamente, però, le cicogne iniziano a costruire i loro nidi durante la primavera, in preparazione della riproduzione vera e propria che di solito ha il suo picco, alle nostre latitudini, nel mese di maggio.
Le cicogne, sia nera che bianca, migrano per lunghissime distanze per arrivare nelle aree di nidificazione. Partendo dai quartieri di svernamento nell'Africa subsahariana, intraprendono un lungo viaggio che le porta verso l'Europa e l'Asia attraverso tre principali porte: lo stretto di Gibilterra, il Bosforo e l'Italia, vero e proprio ponte tra Africa ed Europa.
Le cicogne bianche, per esempio esempio, compiono spettacolari migrazioni di massa attraverso il Mediterraneo, raggiungendo le loro destinazioni in Europa centrale, Italia compresa, tra la fine di febbraio e l'inizio di aprile. Nel nostro paese, le cicogne bianche sono presenti principalmente nelle regioni settentrionali, come Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia e Emilia-Romagna. Queste aree offrono habitat idonei, con zone umide, campi coltivati e strutture artificiali, come campanili e nidi artificiali appositamente installati per accogliere le cicogne.
Una volta giunte in Italia, le cicogne iniziano a cercare un luogo adatto per nidificare. Costruiscono o ristrutturano i loro nidi, che possono essere situati come detto su alberi, pali, campanili o edifici alti. Durante poi il periodo vero e proprio della nidificazione, che va generalmente fino a luglio, le cicogne si dedicano alla deposizione delle uova, all'incubazione e alla cura dei loro piccoli.
Dopo la nidificazione, molte cicogne lasciano l'Italia e intraprendono la migrazione post-riproduttiva verso le loro zone di svernamento in Africa, a partire da agosto o settembre. Molte vanno come detto fino alle regioni a Sud del Sahara, altre invece possono anche fermarsi lungo le coste del Nord Africa. Per quanto riguarda la cicogna nera, invece, il numero di nidi italiani è ancora piuttosto basso, anche se in costante crescita. La specie ha infatti iniziato a colonizzare stabilmente lo stivale solamente negli ultimi 15 anni.
