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7 Giugno 2022
13:06

Dog-sitter sotto accusa a Bordighera: «Maltratta i cani di cui si prende cura»

Dopo una segnalazione sui social scattano gli accertamenti su un uomo che sarebbe stato visto prendere a schiaffi e insulti gli animali di cui doveva prendersi cura. Manca però ancora la denuncia formale per dare notizia di reato.

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dog sitter
Credit Pixabay

Schiaffi, insulti e strattoni ai cani che gli erano stati affidati per tenerli calmi e farli "obbedire": è l’accusa mossa a un dog sitter di Bordighera, che adesso è oggetto di accertamenti da parte della polizia locale capitanata dal comandate Attilio Satta.

Tutto è partito da una segnalazione fatta sui social, che si è allargata a macchia d’olio. La persona che ha segnalato ha riferito di avere visto il dog sitter accanirsi sui cani per strada, una violenza che, se confermata, rientrerebbe a pieno titolo nel maltrattamento di animali aggravato.

Dalla segnalazione non si è però ancora arrivati alla denuncia: nessun atto ufficiale è giunto sul tavolo del comandante Satta che ha rinnovato l’appello a formalizzare le accuse per consentire ai suoi agenti di indagare. Anche le guardie zoofile provinciali si sono messe a disposizione per aiutare la polizia locale a condurre indagini approfondite.

«È stata fatta una segnalazione su un uomo che avrebbe maltrattato i cani di cui doveva prendersi cura – conferma Satta a Kodami – ma a oggi non è stata presentata a noi alcuna denuncia ufficiale. La persona che ha fatto la segnalazione non si è identificata, e noi possiamo procedere in flagranza di reato oppure dopo una denuncia formale. Siamo comunque molto sensibili come corpo e come amministrazione alla tematica della tutela degli animali e del loro benessere, e abbiamo quindi deciso di approfondire le indagini. Ci serve però la denuncia per dare notizia di reato».

Gli accertamenti dovranno proseguire su due fronti: da un lato le testimonianze, dall’altro le immagini delle telecamere di sorveglianza che potrebbero avere immortalato eventuali violenze durante le passeggiate del dog sitter con i cani. Allo stesso tempo, la polizia locale dovrà verificare anche se l’uomo oggetto della segnalazione svolgeva il proprio incarico in regola o se percepiva denaro senza dichiararlo.

Gli agenti di Satta però hanno in mano pochissimi elementi e se è vero che i delitti contro gli animali sono procedibili d’ufficio, e chiunque vi assista può segnalare il fatto alle autorità competenti, è sempre consigliato presentare una denuncia formale per consentire gli accertamenti.

Il maltrattamento di animali è un reato disciplinato dall’artico 544 ter del codice penale. I responsabili rischiano da 3 a 18 mesi di carcere o una multa compresa tra i 5 e 30 mila euro. Come spiegato dalla veterinaria Laura Arena, membro del comitato scientifico di Kodami, trattandosi di un reato, il maltrattamento può essere provato con distinti mezzi. L'ideale è accompagnare la dichiarazione con delle prove concrete, come foto e video, delle condizioni in cui si trova l'animale o dell’azione registrata in flagrante. Importantissime sono anche le testimonianze di altre persone che hanno assistito al fatto denunciato. Bisogna, inoltre, fornire i dati generici al momento della segnalazione, per esempio l'indirizzo in cui si è verificato il maltrattamento.

Kodami incoraggia i suoi lettori a impegnarsi in questa causa e a denunciare qualsiasi situazione che abbia come protagonista la sofferenza di un animale. Denunciate e non solo sui social: anche così i media potranno fare la loro parte con correttezza e maggiore forza.  

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Andrea Barsanti
Giornalista
Sono nata in Liguria nel 1984, da qualche anno vivo a Roma. Giornalista dal 2012, grazie a Kodami l'amore per gli animali è diventato un lavoro attraverso cui provo a fare la differenza. A ricordarmelo anche Supplì, il gatto con cui condivido la vita. Nel tempo libero tanti libri, qualche viaggio e una continua scoperta di ciò che mi circonda.
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