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3 Marzo 2023
17:11

Deteneva 11 cani in un allevamento abusivo, condannato a 4 mesi. L’Oipa: «Pene troppo esigue»

Un uomo che deteneva 11 cani all'interno di un allevamento abusivo e fatiscente è stato condannato a 4 mesi di reclusione. Una pena ritenuta troppo blanda dalle associazioni di protezione animale.

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Condannato a quattro mesi di reclusione e al pagamento di 1.600 euro per le spese legali. È questa la pronuncia del Tribunale di Roma nei confronti di un uomo che deteneva in un canile abusivo undici cani da caccia, sulle sponde dell’Aniene, all’interno della Riserva naturale della Capitale.

Nonostante la condanna sia stata emessa per tutti i capi d’imputazione contestati, detenzione incompatibile e maltrattamento, per l'Oipa si tratta di provvedimenti troppo blandi: «Il maltrattamento e la detenzione incompatibile vale solo quattro mesi di reclusione – ha commentato il presidente dell’associazione Massimo Comparotto – È tempo di mettere mano a una riforma che renda più severe le pene per chi delinque contro esseri senzienti cui anche il nuovo articolo 9 della Costituzione riconosce l’esigenza di tutela.L’opinione pubblica non comprende l’esiguità di queste pene e non serve a nulla prometterne l’inasprimento nelle campagne elettorali se poi non si passa ai fatti».

Furono proprio le guardie zoofile dell’Oipa a eseguire il sequestro della struttura abusiva fatiscente, dando così il via nel 2019 al procedimento nei confronti dell'uomo. Durante l'operazione condotta insieme al personale dell’Asl Roma 2 e della Polizia municipale, vennero ritrovati undici cani in una situazione igienico-sanitaria gravissima.

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I cani al momento del sequestro

Gli animali erano denutriti ed erano stati lasciati senza cibo né acqua. In alcuni casi si trattava di individui erano malati e pieni di parassiti e una femmina lasciata a se stessa era in avanzato stato di gravidanza. I cani erano appartenenti a diverse razze, per lo più considerate “da caccia”, e secondo le ricostruzioni delle Guardie zoofile era probabile che fossero detenuti per la riproduzione e la vendita.

A seguito del sequestro, tutti i cani sono stati entrati nel canile comunale per la custodia giudiziaria e la successiva adozione in una casa e una famiglia in cui dimenticare quel passato doloroso

«Gli allevamenti abusivi di animali al fine della riproduzione e della vendita purtroppo non sono rari – ha spiegato l'Oipa – Per questo bisogna fare molta attenzione agli annunci online che riguardano la cessione di animali poiché, nonostante l’adozione o la vendita di animali da compagnia sul web sia legale, molto spesso questi annunci possono nascondere un traffico illecito punito come reato con pene molto severe (reclusione, multa elevata e confisca degli animali) e acquistare animali online, anche se in buona fede, può comportare il concorso in tale traffico».

Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
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