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13 Aprile 2024
16:00

Cosa succede se un gatto viene punto da una vespa

Quando un gatto viene punto da una vespa potrebbe sviluppare una serie di sintomi che potrebbero essere anche gravi. Vediamo quindi come riconoscere i principali sintomi, e cosa possiamo fare per ognuno di essi.

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Validato dalla Dott.ssa Eva Fonti
Membro del comitato scientifico di Kodami
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Quando un gatto viene punto da una vespa potrebbe sviluppare una serie di sintomi che potrebbero essere anche gravi. Le conseguenze vanno dal semplice gonfiore localizzato nell'area della puntura fino allo shock anafilattico se il gatto è allergico al veleno della vespa.

Vediamo quindi cosa succede se il nostro gatto viene punto da una vespa, come riconoscere i principali sintomi e cosa fare per ognuno di essi.

Come capire se il gatto è stato punto da una vespa

Prima di scegliere la cura adatta per il nostro gatto dobbiamo capire se è stato effettivamente punto da una vespa. I sintomi più comuni sono:

  • Gonfiore localizzato;
  • Zoppia;
  • Scialorea (eccesso di salivazione);
  • Tendenza a isolarsi.

E nei casi più grazi, in cui si prefigura un possibile shock anafilattico, cioè una grave reazione allergica, i sintomi sono:

  • Vomito;
  • Diarrea;
  • Gonfiore diffuso in tutto il corpo.

Quando un gatto viene punto da una vespa nella maggior parte dei casi a gonfiarsi è la zona della puntura. Anche se è molto dolorosa provoca una reazione locale immediata, che si manifesta con angioedema, cioè rossore e gonfiore che si risolve da sola nel giro di qualche ora. Il gatto però potrebbe accusare dolore e presentare arrossamento nella zona colpita anche per un paio di giorni.

Le cose cambiano in presenza di più punture. Il pungiglione delle vespe, infatti, a differenza di quello delle api, non è seghettato e non rimane nella pelle dopo la puntura. Per questo le vespe possono pungere più e più volte causando a volte gravi reazioni, specialmente in individui di taglia particolarmente contenuta, fino ad arrivare al caso più grave dello shock anafilattico.

Cosa succede dopo la puntura di una vespa

Dopo la puntura di un vespa il gatto potrebbe avere diverse reazioni sia a seconda del suo carattere che della quantità di veleno. Alcuni gatti infatti possono essere più reattivi, altri invece potrebbero avere una tendenza a isolarsi in presenza del dolore, soprattutto se è particolarmente forte. Anche se il gatto si allontana dolorante da noi è bene non perderlo di vista e monitorare le reazioni dopo la puntura.

La puntura nella vespa è un meccanismo di difesa che mette in atto per difendersi dalle minacce, e può capitare che il pericolo sia rappresentato proprio dal nostro gatto. Quando la vespa punge inocula il veleno contenuto nelle ghiandole alla base del pungiglione. Il pungiglione è liscio e non seghettato, in questo modo può estrarlo più volte senza perdere la vita come avviene alle api. Proprio questo meccanismo è particolarmente pericoloso perché aumenta in maniera esponenziale la quantità di veleno.

Quando preoccuparsi

È il caso di preoccuparsi quando il gatto non presenta solo i sintomi comuni, ma anche delle zoppie accentuate, quando rifiuta il cibo, e quando il gonfiore è diffuso in tutto il corpo. Questi potrebbero essere i segnali di uno shock anafilattico, una potente reazione allergica che potrebbe anche determinare la morte del nostro gatto.

Se abbiamo questo sospetto è bene contattare il nostro veterinario di fiducia e farci guidare nella scelta della cura più appropriata. Nei casi più gravi, infatti, il medico veterinario potrebbe dover usare l'adrenalina, l'unico farmaco capace di salvare la vita in caso di shock anafilattico.

È meglio quindi preoccuparsi  già prima della puntura: se vediamo il gatto mentre gioca con una vespa, o se avvistiamo questi insetti nelle vicinanze del giardino sapendo che il gatto lo frequenta da solo è bene prestare particolare attenzione.

Cosa fare se il gatto viene punto da una vespa

Quando ci rendiamo onto che il gatto è stato punto da una vespa dobbiamo compiere una serie di passaggi:

  • Controllare la zona della puntura, prestando attenzione all'entità del gonfiore e del rossore. Anche se di norma la vespa estrae il pungiglione, può succedere comunque che rimanga incastrato, in questo caso bisogna estrarlo con particolare attenzione;
  • Rinfrescare la zona con un po' di ghiaccio avvolto in un fazzoletto di tessuto (Attenzione: evitare il contatto diretto tra il ghiaccio e la cute del gatto);
  • Utilizzare una crema lenitiva e idratante così da dare sollievo nel post puntura.

Se notiamo che il gatto è stato punto in bocca o in un altro punto sensibile, o che la sintomatologia sta diventando più grave, allora è meglio rivolgersi al veterinario che può consigliare farmaci antistaminici e cortisonici.

Le informazioni fornite su www.kodami.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra il paziente ed il proprio veterinario.
Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
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