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10 Dicembre 2023
11:00

Cosa fanno gli uccelli di notte?

Tutti gli uccelli dormono, ma non tutti lo fanno di notte. Ci sono specie attive soprattutto di notte, non solo tra gufi, civette e altri rapaci notturni.

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Gli uccelli, come tutti gli altri animali, hanno bisogno di dormire per riposarsi e recuperare le energie. Tuttavia, non tutte le specie dormono allo stesso modo o nello stesso momento della giornata. Di notte, quindi, molti uccelli sono più che mai attivi: c'è per esempio chi va a caccia, chi migra e chi canta alla ricerca di un potenziale partner. Sono infatti diversi i fattori che influenzano il comportamento e le attività degli uccelli di notte, a prescindere dal loro essere generalmente considerati prevalentemente animali notturni o diurni, come per esempio la specie o il periodo dell'anno.

Uccelli diurni e notturni

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La maggior parte degli uccelli è diurna, ovvero è attiva durante il giorno e dorme durante la notte. Ciò accade perché molti dei comportamenti, delle abitudini e della fisiologia degli animali – e in particolare quelli degli uccelli – sono influenzati soprattutto dalla luce. Tuttavia, ci sono anche alcune specie di uccelli che sono prevalentemente notturne, ovvero sono attive durante la notte e dormono durante il giorno, come per esempio gufi e civette, ma non solo. Gli uccelli diurni, generalmente, sono adattati alla visione diurna, e hanno quindi occhi non troppo grandi, poiché non devono assorbire troppa luce.

Tuttavia, la maggior parte delle differenze tra uccelli diurni e notturni si riscontra soprattutto nelle abitudini e nel comportamento. Se infatti è vero che molti uccelli strettamente notturni, come i gufi, possiedono numerose caratteristiche fisiche legate a questo stile di vita, ci sono anche tanti uccelli che sembrano fisicamente diurni ma che hanno sviluppato abitudini notturne, sia per la maggior parte della loro vita che in alcuni periodi specifici dell'anno.

Cinciallegra
Cinciallegra

Gli uccelli strettamente notturni, invece, per esempio i rapaci strigiformi come gufi, civette, allocchi e barbagianni, hanno invece caratteristiche molto più marcate e adattate per la vita al buio. Riescono a vedere meglio di notte, grazie a occhi molto grandi e in grado di catturare molta più luce, hanno solitamente un piumaggio estremamente mimetico – utile per restare nascosti durante il giorno – e morbido, per evitare di fare troppo rumore nel silenzio dell'oscurità. Alcune specie inoltre, per gli stessi motivi, possiedono anche un udito molto più sviluppato.

Se però è vero che gufi e civetti sono gli uccelli notturni per eccellenza, ci sono anche molte altre specie che lo sono abitualmente o in alcuni periodi particolari dell'anno. Tra le altre specie dalle abitudini prevalentemente notturne o crepuscolari, troviamo infatti il succiacapre, molti limicoli e altri uccelli acquatici come beccacce e beccaccini, o alcuni pinguini e specie di aironi, come la nitticora. Lo sono però anche pappagalli, come il simpatico kakapo o il pappagallo notturno australiano, mentre altre specie lo sono per esempio soprattutto durante la stagione degli amori, come l'usignolo, o durante le lunghe e faticose migrazioni.

Come e dove dormono gli uccelli?

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Se è vero che esistono tante specie diverse di uccelli attive prevalentemente di giorno o di notte è altrettanto vero che tutte, in un modo o nell'altro, hanno bisogno di dormire per ricaricare le batterie. Per cui le specie prevalentemente notturne dormono e riposano di giorno, mentre chi ha abitudini più diurne lo fa invece di notte. Tuttavia, anche il modo e il luogo in cui gli uccelli dormono può cambiare molto, sia in base alla specie presa in considerazione che – anche in questo caso – al periodo dell'anno.

Generalmente, si tende a credere che gli uccelli dormano nei loro nidi, ma in realtà non è proprio così. Il nido viene costruito e utilizzato quasi esclusivamente per deporre le uova e crescere i proprio piccoli. In questo periodo, quindi, uno dei due genitori può effettivamente dormire nel nido per tenere al caldo uova e pulli, ma nella stragrande maggioranza dei casi e nel restante periodo dell'anno lo fa quasi sempre altrove. Gli uccelli notturni che dormono di giorno, per esempio, possono utilizzare cavità rifugi e cavità degli alberi, oppure restare nascosti grazie al piumaggio mimetico, tra la vegetazione.

La maggior parte delle specie, solitamente, tende comunque a cercare dormitori, posatoi o rifugi sopraelevati e abituali, soprattutto per restare lontani da eventuali predatori terrestri. I piccoli passeriformi, per esempio, trovano riparo tra i rami degli alberi, mentre le specie che vivono in città possono utilizzare anche soffitte, lampioni stradali, tettoie e grondaie. La maggior parte degli individui sceglie solitamente un riparo da sola, tuttavia alcune specie gregarie possono formare spesso grandi dormitori comuni, chiamati roost, soprattutto durante il periodo della migrazione o in inverno.

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Sono famosi per esempio quelli formati dalle rondini in viaggio verso l'Africa in autunno e che possono contare anche migliaia di individui, che si radunano spesso sui canneti di paludi, laghi e zone umide. In maniera simile si comportano anche gli storni o le ballerine bianche durante l'inverno, quando formano grossi dormitori comuni in città rifugiandosi solitamente su grossi alberi piantati nelle piazze o lungo le strade. Queste specie prevalentemente diurne, sono molto influenzate dalla luce, per cui dormono e riposano seguendo i ritmi luminosi dettati dal sole.

Tuttavia, molti uccelli in città – proprio perché influenzati dalla luce – tendono a dormire molto meno, per colpa dell'illuminazione ormai perenne di lampioni, abitazioni, insegne e negozi. Ci sono poi uccelli acquatici, come per esempio le anatre, che invece possono dormire anche in acqua e altri di grosse dimensioni, che possono anche dormire in piedi o appollaiati a terra o tra le rocce. Infine, ci sono persino uccelli che dormono continuando incessantemente a volare senza mai posarsi.

Dormono in volo alcuni grandi uccelli marini, come per esempio le fregate, oppure i rondoni, talmente tanto specializzati nel volo che non possono posarsi né a terra né tra i rami. Fatta eccezione per quando si "tuffano" tra le tegole o nelle cavità degli edifici in cui ci sono i loro nidi, infatti, fanno quindi tutto in volo: mangiano, sia accoppiano e dormono persino mentre volano. In maniera simile a come fanno i cetacei, questi uccelli riescono a far riposare un emisfero del cervello alla volta, attivando una sorta di pilota automatico che gli onsente di dormire mantenendo velocità e altitudine di volo costante.

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Salvatore Ferraro
Redattore
Naturalista e ornitologo di formazione, sin da bambino, prima ancora di imparare a leggere e scrivere, il mio più grande sogno è sempre stato quello di conoscere tutto sugli animali e il loro comportamento. Col tempo mi sono specializzato nello studio degli uccelli sul campo e, parallelamente, nell'educazione ambientale. Alla base del mio interesse per le scienze naturali, oltre a una profonda e sincera vocazione, c'è la voglia di mettere a disposizione quello che ho imparato, provando a comunicare e a trasmettere i valori in cui credo e per i quali combatto ogni giorno: la conservazione della natura e la salvaguardia del nostro Pianeta e di chiunque vi abiti.
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