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20 Maggio 2023
9:00

Cosa dare da mangiare a una gatta incinta?

La gatta incinta ha delle esigenze nutrizionali specifiche: il fabbisogno calorico aumenta ed è importante evitare carenze, come quella di taurina. Vediamo allora come impostare la corretta alimentazione della gatta in gravidanza.

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Membro del comitato scientifico di Kodami
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La gatta incinta ha delle esigenze nutrizionali ben specifiche e per questo è fondamentale seguire per lei una corretta alimentazione.

L’alimentazione è sempre importante nel determinare la salute di un soggetto, ma forse uno dei momenti dove è maggiormente visibile, anche nel gatto, è la gravidanza. Quando una gatta è incinta infatti i nutrienti vanno direttamente e immediatamente a formare nuovo tessuto: quello dei gattini. Per questo è fondamentale utilizzare una nutrizione appropriata, dando tutti i nutrienti necessari non solo all’organismo della gatta, ma allo sviluppo dei piccini. Vediamo assieme i punti salienti.

Le esigenze nutrizionali di una gatta incinta

Le esigenze nutrizionali di un gatto sono sempre molto complesse, perché come sappiamo è un carnivoro obbligato, scarsamente adattato ad alimentazioni che non siano ipercarnivore. Nel caso però in cui stiamo parlando di una gatta questo è ancor più vero durante la gravidanza.

Questo implica ad esempio che il fabbisogno di acido arachidonico e taurina, essenziali in generale per la specie, siano ancora maggiori durante la gravidanza. Per questo è fondamentale fornire alimenti che contengano questi nutrienti in quantità maggiori rispetto ad una normale dieta di mantenimento. Un’assenza o comunque una carenza di taurina può portare nella gatta a riassorbimento fetale.

Sia una carenza di acidi grassi essenziali Omega-3 che di Omega-6 può avere ripercussioni negative sulla gravidanza della gatta. Per questo in generale si consiglia di integrarli fin da subito dopo l’accoppiamento, o meglio ancora al momento in cui si programma una gravidanza.

Inoltre, durante la gravidanza la gatta deve ricevere un apporto considerevole di proteine e grassi, tali da supportare il suo metabolismo. I carboidrati, ossia le fonti di amido soprattutto come cereali, patate etc., sono assolutamente superflui e anzi, sarebbe meglio fossero evitati, per lasciar spazio ad alimenti di origine animale.

La corretta alimentazione della gatta in gravidanza

Durante la gravidanza la gatta dovrà mangiare una dieta specifica, formulata per lei, nel caso in cui si alimenti con un menu fresco, ricca di taurina e prodotti di origine animale. Se invece si tratta di cibo industriale, il consiglio generalmente è quello di passare ad un alimento per gattini, a partire già dalle settimane successive l’accoppiamento.

La gravidanza è un momento che richiede un apporto calorico e proteico maggiore rispetto alla normale dieta da gatto adulto. Inoltre, dato che aumentano lievemente anche i fabbisogni di calcio e fosforo, utilizzare un alimento kitten (ovvero per gattini) è in genere la soluzione più comoda.

Sono da evitare invece le integrazioni di calcio fatte senza criterio, nel modo più assoluto! Aggiungere calcio, infatti, ad un’alimentazione già bilanciata espone la nostra gatta a problemi anche molto serie durante l’allattamento (ipocalcemia) e dovrebbe quindi essere sempre evitato.

Quanto deve mangiare una gatta incinta?

La gatta come abbiamo detto ha un fabbisogno calorico aumentato durante la gravidanza. In particolare, fin dalla settimana successiva l’accoppiamento, la gatta inizia gradualmente ad avere bisogno di un 10% in più rispetto alla settimana precedente. In modo graduale e lineare, la gatta aumenta via via che passano le settimane i suoi fabbisogni energetici, fino ad arrivare alla settimana del parto consumando circa un 50% in più di calorie rispetto a quelle che mangiava abitualmente.

In generale, è difficile dosare precisamente le quantità di cui ha bisogno una gatta incinta. Molto più semplice è invece la scelta di lasciare sempre a disposizione il cibo, perché sia lei da sola a regolarsi. Questo nella gatta è possibile, a differenza del cane, dato che la gatta non si strafoga di cibo.

Ovviamente, soprattutto nel caso in cui abbiamo optato per un alimentazione con crocchette, è fondamentale che oltre al cibo rimanga anche l’acqua sempre a disposizione.

L'aumento di peso della gatta in gravidanza

La gatta durante la gravidanza aumenta di peso, in modo graduale, ma via via più visibile. Una buona parte dell’aumento di peso è dovuta, in generale, ai piccoli che porta in pancia e alle loro placente. Se nutrita correttamente, infatti, la gatta non dovrebbe arrivare al parto grassa, ma semplicemente… con il pancione!

Solitamente le gatte dopo il parto, quindi una volta che abbiamo tolto diciamo il peso dei gatti, dovrebbero avere un eccesso di peso pari a circa il 15-40% del peso precedente l’accoppiamento. Questo aumento di peso è sano e rappresenta un accumulo utile per permettere alla gatta di sostenere l’allattamento, soprattutto delle prime settimane. Quando arriveremo allo svezzamento, attorno alla 4-5° settimana, la gatta avrà perso l’eccesso di peso e sarà tornata in formissima.

Le informazioni fornite su www.kodami.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra il paziente ed il proprio veterinario.
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Maria Mayer
Veterinaria esperta in nutrizione del cane e del gatto
Sono laureata in Medicina Veterinaria ed ho conseguito un dottorato di ricerca riguardo l’utilizzo delle medicine non convenzionali negli allevamenti biologici. Il mio percorso di studi comprende, fra l’altro, un Master di II livello in Nutrizione del Cane e del Gatto e un secondi in PNEI e Scienze dalla Cura Integrata.
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