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2 Novembre 2022
9:00

Cosa dare da mangiare alla cagna dopo il parto e in allattamento

Subito dopo il parto, la cagna ha un fabbisogno enorme di energia e di nutrienti. Vediamo allora cosa dare da mangiare al cane dopo il parto e durante l'allattamento, come far aumentare il latte e cosa fare se non vuole mangiare.

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Membro del comitato scientifico di Kodami
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Subito dopo il parto, inizia per la cagna uno dei momenti di maggior sforzo energetico e metabolico, durante il quale deve supportare non solo il suo organismo, ma garantire la crescita esponenziale di tanti piccoli esseri. Questo comporta un fabbisogno enorme di energia e di nutrienti, tanto maggiore quanto maggiore è il numero di cuccioli nati.

L’esperienza della nascita in casa di cuccioli di cane è una delle più emozionante. Anche se per motivi demografici è bene che queste esperienze rimangano il più possibile limitate ai buoni allevamenti, può accadere di doverci prendere cura di una cagna che allatta. Vediamo quindi come gestire al meglio questo momento, cosa dare da mangiare alla cagna che ha appena partorito, in quali quantità, come favorire la produzione di latte e cosa fare se si rifiuta di mangiare.

L'alimentazione del cane durante l'allattamento

Il primo dei nutrienti per una cagna in allattamento è l’acqua. Il latte è composto infatti all’80% di acqua e conseguentemente è fondamentale e mai banale dire che la cagna dovrà avere acqua fresca sempre a disposizione. Questo vale soprattutto se la nostra cagna mangia crocchette, che ne contengono quantità molto piccole, ma anche in caso di dieta fresca.

Inoltre la cagna avrà bisogno di alte quantità di proteine di origine animale (carne, pesce, uova) e grassi, dai quali ricava l’energia necessaria assieme ai carboidrati (preferibilmente cereali, più digeribili rispetto ai legumi, quindi attenzione ai famosi alimenti grain free).

Come alimentazione commerciale, il tipo di cibo consigliato per le cagne in allattamento è quello per cuccioli in crescita (puppy), preferibilmente secco in quanto riescono ad ingerirne maggiori quantità. Questo tipo di alimenti infatti contiene quantità leggermente più elevate di calcio e altri nutrienti e si adatta molto bene ai fabbisogni della cagna in allattamento.

Se invece voleste optare per un’alimentazione casalinga, non solo è fattibile (ho letto chi affermava il contrario!), ma è una delle esperienze più belle che si possano fare. Tramite un’alimentazione individualizzata infatti si può aiutare al meglio l’organismo della cagna in allattamento. Dovete però rivolgervi ad uno specialista perché certamente non si può improvvisare.

Cosa dare alla cagna per aumentare il latte?

Riguardo cibi che potrebbero favorire la produzione di latte, non abbiamo molti dati purtroppo. Sicuramente alcune piante (come ad esempio la borragine) hanno un effetto galattagogo (ovvero stimola la produzione di latte appunto), mentre altre come la salvia la diminuiscono. Per quello che riguarda gli alimenti invece più che fissarsi su determinati tipi di cibo o fonti proteiche, consiglio di puntare sulle dosi giuste di nutrienti provenienti da fonti di origine animale, in modo che alla cagna non manchi nulla. Il resto verrà da sé.

Quante volte al giorno deve mangiare un cane che allatta?

La cagna durante l’allattamento può arrivare a bruciare una quantità davvero alta di calorie. Al picco della lattazione (settimana 3 o 4 di allattamento), una cagna con tanti cuccioli (più di 6 cuccioli) può arrivare a mangiare anche 3 o 4 volte la sua normale quantità di alimento. Le quantità saranno ancora maggiori in caso di cucciolate estremamente numerose (10-14 cuccioli), abbastanza comuni in alcune razze come il Labrador.

Ovviamente una cagna che deve mangiare tanto in termini volumetrici avrà bisogno di fare più pasti al giorno, in modo da avere fisicamente spazio per l’ingestione dell’alimento. In media, consiglio almeno 5 pasti alla cagna in allattamento, di cui 3 principali e 2 un po’ più piccoli che chiamo “merende”.

Integrazioni in allattamento

Per la cagna sia in gravidanza che in allattamento è fondamentale specificare prima quale integrazione non vada assolutamente fatta: il calcio! A meno che infatti non vi siano motivi medici (eclampsia ovvero crisi simil convulsive legate a carenza di calcio), è importante non eccedere con le quantità e attenersi semplicemente a quelle correttamente bilanciate del cibo per cuccioli in accrescimento. Dosi extra di calcio infatti possono avere l’effetto totalmente opposto, esponendo la nostra cagna a rischio di eclampsia. No quindi alle integrazioni senza senso!

Le integrazioni utili per la cagna in allattamento sono invece:

  • Acidi grassi Omega-3 soprattutto nella forma di DHA, che aiuta lo sviluppo neuronale dei cuccioli in accrescimento, ma anche EPA che aiuta a mantenere la mamma in un miglior stato di infiammazione limitata.
  • Antiossidanti come vitamina C o vitamina E possono avere un ruolo interessante, visto la grande quantità di radicali liberi che si producono durante l’allattamento.
  • Soprattutto nei giorni vicini al parto, potremmo dover aggiungere fibre (nella forma di verdure oppure fibre commerciali) per aiutare la cagna a svuotarsi. Un’altra idea può essere anche quella di dare piccoli pezzettini di fegato, ma senza esagerare visto il rischio di provocare diarrea.

Cosa fare se la cagna che ha appena partorito non vuole mangiare

In tutte le specie di mammiferi, è abbastanza comune che vi sia una certa disappetenza nei giorni subito prima e subito dopo il parto e questo vale anche per la cagna. Questo è legato sia alla volontà della mamma di non allontanarsi neanche un attimo dalla cucciolata, soprattutto nei primi giorni, che a necessità fisiologiche. La costipazione infatti tipica di questi stessi giorni non aiuta a ingerire alimenti.

Subito dopo il parto quindi potete utilizzare per invogliarla una pallina o due di gelato alla vaniglia. Questo trucco, insegnatomi da una bravissima collega e allevatrice di Australian Sheperd funziona davvero bene, anche se ovviamente non deve essere abusato. Il gelato è infatti un alimento ricco di proteine e grassi nobili, cui viene aggiunto zucchero utile per ritarare su la cagna dopo il parto che potrebbe averla stancata. Inoltre, soprattutto d’estate, è un alimento molto appetibile!

Se però la cagna continuasse ad essere inappetente anche nei giorni successivi o se doveste notare che mangia poco rispetto alle sue necessità, non tardate e portatela immediatamente a visita dal vostro medico veterinario. Tentarla infatti con alimenti più appetibili può andare bene al massimo fino al giorno 4 o 5 dopo il parto. Dopo di che, se non mangia, pur a fronte delle altissime necessità fisiologiche a cui sicuramente è sottoposta, il rischio che stia affrontando qualche tipo di malattia è abbastanza alto.

Le informazioni fornite su www.kodami.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra il paziente ed il proprio veterinario.
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Maria Mayer
Veterinaria esperta in nutrizione del cane e del gatto
Sono laureata in Medicina Veterinaria ed ho conseguito un dottorato di ricerca riguardo l’utilizzo delle medicine non convenzionali negli allevamenti biologici. Il mio percorso di studi comprende, fra l’altro, un Master di II livello in Nutrizione del Cane e del Gatto e un secondi in PNEI e Scienze dalla Cura Integrata.
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