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5 Agosto 2023
9:00

Cosa accadrebbe se un cane mangiasse una cipolla?

La cipolla, ma anche aglio, scalogno, porri ed erba cipollina, sono altamente tossici per i cani. Se un cane mangiasse cipolla, soprattutto cruda, rischierebbe quindi la vita.

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Membro del comitato scientifico di Kodami
cane cipolla

La cipolla è una verdura altamente tossica per il cane. Non solo la cipolla, in realtà: tutte le specie di piante del genere Allium, inclusi quindi l’aglio, scalogno, porri, erba cipollina etc. sono tossici per il cane e per il gatto.

Questa tossicità è legata alla presenza di composti solforati, fra cui il tiosolfato, con azione ossidante, responsabili dopo l’ingestione di causare una grave anemia emolitica nei malcapitati. L’avvelenamento risulterà più grave se la cipolla viene somministrata cruda al cane, ma ricordate che sono riportati casi di avvelenamento legati anche a cipolle cotte, anche in piccole quantità. In questo articolo approfondiamo l’argomento, in modo che sappiate esattamente cosa fare in caso di ingestione.

Sintomi da avvelenamento da cipolla nel cane

I sintomi clinici di avvelenamento da cipolla (o aglio) insorgono diversi giorni dopo l’ingestione. Mentre il danno ai globuli rossi inizia circa 24h dopo l’ingestione, il picco viene raggiunto dopo diversi giorni e per questo è a volte più difficile ricollegare quanto sta avvenendo con quanto ha mangiato il cane giorni prima.

Quindi, 3 o 4 giorni dopo l’ingestione di aglio o cipolla potreste notare improvvisamente i seguenti sintomi:

  • Depressione
  • Anoressia (non mangiano)
  • Tachipnea (ovvero respirano molto rapidamente, dato che hanno pochi globuli rossi rimasti nel sangue fanno fatico a ossigenare i tessuti)
  • Tachicardia (ovvero battito del cuore accelerato, per la stessa ragione di cui sopra)
  • Debolezza a volte estrema
  • Vomito e diarrea (non sempre presenti)
  • Ittero ovvero colorazione gialla della sclera e delle mucose della bocca
  • Urine color Coca-cola (emoglobinuria)
  • In alcuni casi, è stato riportato odore di cipolla nelle urine e nell’alito (non sempre, attenzione!)

Se questi sintomi non vengono immediatamente trattati, può insorgere un danno renale grave, secondario all’emolisi, con collasso e morte del paziente.

Quanta cipolla deve mangiare un cane per stare male?

È impossibile purtroppo dare una dose precisa e valida per tutti i cani per l’intossicazione da cipolla. La sensibilità, infatti, al danno ossidativo è molto diversa fra i vari soggetti. La dose tossica di cipolla, quindi, dipende da molti fattori:

  • Specie di cipolla
  • Se è cotta o cruda (quelle crude sono più tossiche)
  • Stagione e condizioni di crescita della pianta
  • Sensibilità specifica dell’animale

In generale, la dose tossica riportata per il cane sui testi di medicina è considerata pari a circa lo 0,5% del peso dell’animale. Ad esempio, per un cane di 20kg, sono altamente tossici circa 100g di cipolla. Detto questo però dobbiamo ricordare che è bene chiedere l’intervento del medico veterinario in ogni caso, proprio per permettere a lui/lei che conosce bene il vostro cane e la tossicologia, se il vostro caso specifico deve essere considerato a rischio. Ad esempio, un cane anziano è probabilmente più a rischio di un cane giovane, visto il suo stato ossidativo di base maggiore etc.

Trattamento e prevenzione dell’intossicazione da cipolla

Come abbiamo visto, un aspetto dell’intossicazione da cipolla nel cane è che i sintomi si verificano diversi giorni dopo l’ingestione. Questo può da una parte complicare la diagnosi, ma dall’altra anche darvi il tempo di agire. Se quindi scoprite il vostro cane a mangiare cipolla, aglio o altre piante di questa specie, correte immediatamente dal vostro medico veterinario che metterà in atto probabilmente la procedura più semplice di allontanamento del tossico: la lavanda gastrica.

Una volta passato il momento iniziale però, ovvero quando la cipolla è già stata assorbita e quindi se ve ne rendete conto dopo diverse ore dall’assunzione, i trattamenti saranno diversi. Se non sapete che il vostro cane ha ingerito cipolla, la diagnosi dovrà prevedere dei passaggi ulteriori. Solitamente si inizia eseguendo delle analisi ematologiche, da cui si evidenzia la presenza di emolisi (ovvero rottura dei globuli rossi), con alcune caratteristiche tipiche dei danni ossidativi, come quello della cipolla. Gli approfondimenti successivi dovranno quindi eliminare dalla lista le sostanze tossiche che possono provocare questo danno e controllare la coagulazione del sangue.

Nel frattempo, i vostri medici veterinari staranno applicando quella che si definisce terapia di supporto ovvero i fluidi per via venosa (utili per aiutare il rene che come dicevamo può altrimenti rimanere gravemente danneggiato). Assieme ai fluidi, potrebbero essere somministrati anche degli antiossidanti, dato che il danno legato all’assunzione di cipolla prosegue per diversi giorni ed è di tipo ossidativo appunto (vitamina C, vitamina E) In alcuni casi gravi, saranno necessarie anche una o più trasfusioni di sangue.

Per prevenire l’intossicazione è fondamentale ricordarsi che tutte le piante appartenenti a questa famiglia sono tossiche. Non date quindi “aglio al cane per prevenire i parassiti”, perché per quanto le dosi tossiche siano generalmente più alte del singolo spicchio d’aglio che si usa dare, state comunque sottoponendo il suo organismo ad un forte stress ossidativo. Inoltre, dovete evitare accuratamente:

  • tutti i preparati di verdure già pronte, sia fresche (tipo minestrone fresco o congelato per esseri umani, dove quasi sempre è presente cipolla), che liofilizzate/essiccate (anche se per cani, non vi fidate mai del tutto, controllate gli ingredienti)
  • Omogenizzati per bambini dove a volte sono presenti cipolle
  • Cibo cucinato in casa per voi dove siano presenti aglio e cipolla
  • Lasciare a portata di naso di cane aglio o cipolla.
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Maria Mayer
Veterinaria esperta in nutrizione del cane e del gatto
Sono laureata in Medicina Veterinaria ed ho conseguito un dottorato di ricerca riguardo l’utilizzo delle medicine non convenzionali negli allevamenti biologici. Il mio percorso di studi comprende, fra l’altro, un Master di II livello in Nutrizione del Cane e del Gatto e un secondi in PNEI e Scienze dalla Cura Integrata.
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