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9 Aprile 2023
18:00

Come fanno gli uccelli a riprodursi

Gli uccelli possiedono alcuni tra i più complessi ed elaborati rituali di corteggiamento e accoppiamento. La maggior parte dei maschi non ha però un pene, come fanno quindi ad accoppiarsi?

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Forse vi sorprenderà, ma l'accoppiamento e il sistema riproduttivo degli uccelli sono molto diversi da quelli di noi mammiferi. La quasi totalità degli uccelli, infatti, non hanno né un pene né una vagina. A differenza di noi mammiferi (tranne i monotremi), gli uccelli possiedono infatti un'unica apertura in cui termina l'intestino, il sistema urinario e con cui si accoppiano e depongono le uova: la cloaca. In sostanza, fanno tutto da lì e dalla cloaca escono quindi feci, urina, spermatozoi e uova.

Durante la maggior parte dell'anno la cloaca non è visibile ed è ricoperta dalla piume, ma quando arriva la stagione riproduttiva gli uccelli si sentono particolarmente vivaci, si gonfia sporgendo leggermente dal corpo dell'animale. Anche gli altri organi riproduttivi (i testicoli e le ovaie) si gonfieranno e inizieranno a produrre lo sperma, che viene immagazzinato nella cloaca del maschio prima dell'accoppiamento, mentre gli ovuli vengono invece conservati più in profondità all'interno del corpo della femmina.

Non avendo quasi nessuno un pene, qualcuno può pensare che abbiano una fecondazione esterna. In realtà non è così, e anche senza pene la fecondazione resta interna come in noi mammiferi. Ma se non ha un pene, come fa il maschio a fecondare la femmina?

Come si accoppiano gli uccelli

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Sebbene la maggior parte degli uccelli possiedono lunghi e complessi rituali di corteggiamento, l'atto sessuale vero e proprio di solito finisce davvero molto rapidamente. All'inizio della primavera, una volta formata la coppia e completato l'allestimento del nido, arriva il momento di darsi da fare. La femmina mostra la sua disponibilità assumendo una postura quasi di invito, talvolta dopo essersi scambiati piccole effusioni. Il maschio quindi si avvicina affiancandola, lei sia accovaccia o si sdraia per aiutarlo a mantenere l'equilibrio e lui le salta sul dorso. Il maschio spesso si tiene sulla schiena della femmina posizionando le zampe nelle rientranze poco profonde appena sopra le sue ali, poi sposta il peso del suo corpo da un lato all'altro, quasi come se stesse calpestando la sua partner.

Il calpestio serve sia a mantenere l'equilibrio che a stimolare la femmina, che sposta quindi la coda su un lato per "aprirgli la strada". A questo punto, il maschio inarca il corpo in modo che la sua cloaca possa toccare quella della sua compagna, spesso aiutandosi con vigorosi battiti d'ali. Le loro cloache si sfregano brevemente, in quello che è noto anche come bacio cloacale, e il gioco è fatto. Tutto dura al massimo in paio di secondi, il tempo necessario per permettere il trasferimento dallo sperma dalla cloaca di lui a quella di lei.

Le fasi della riproduzione degli uccelli

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La riproduzione degli uccelli è però tra le più complesse e spettacolari dell'intero regno animale. Prevede infatti numerose ed elaborate fasi, sia prima che dopo l'accoppiamento. Ognuna di queste può variare o essere più o meno importante a seconda delle specie, tuttavia è possibile stilare alcuni passaggi semplificati più o meno obbligati che vale la pena approfondire e che attraversano quasi tutte le specie. Vediamoli insieme.

Riconoscimento

Nella maggior parte degli uccelli, la prima fase è il riconoscimento tra individui. Questo avviene sia tramite il canto (di solito emesso solo dai maschi, con qualche eccezione) che con comportamenti ritualizzati. Questa fase, oltre a permettere il riconoscimento specie specifico, consente ai maschi sia di dimostrare il proprio controllo su un territorio, sia di palesare la disponibilità all'accoppiamento vero e proprio.

Corteggiamento

Sia il maschio che la femmina cercano di impressionare il partner per assicurarsi che sia quello giusto. I maschi, i particolare, oltre a dimostrare le loro qualità genetiche attraverso il canto, posso esibirsi a seconda delle specie anche attraverso comportamenti ritualizzati come danze o balli, oppure costruendo nidi e altre strutture complesse al solo scopo di far colpo sulla femmina ed essere scelti. In alcune specie, è previsto anche un dono nuziale, di solito una piccola preda che il maschio offre in regalo alla sua compagna.

Costruzione del nido

Una volta formata la coppia, nella maggior parte dei casi sia il maschio che la femmina partecipano alla costruzione del nido. Esisto tanti tipi di nidi a seconda delle specie: le classiche coppe sugli alberi formati da rametti, muschio o foglie; nidi allestiti in cavità all'interno di alberi e rocce; enormi piattaforme con grossi rami su alberi o speroni di roccia; Oppure semplici fossette scavate a terra o tra i prati.

Deposizione e incubazione delle uova

Dopo l'accoppiamento, arriva il momento della deposizione delle uova che può essere singolo o superare anche le dieci unità a seconda delle specie. In molti casi sia il maschio che la femmina si occupano dell'incubazione, alternandosi nella cova mentre l'altro o l'altra è fuori in cerca di cibo. In alcune specie può essere anche solo il maschio o la femmina a occuparsi dell'incubazione.

Cure parentali e involo

Una volta schiuse le uova e nati i piccoli, nella maggior parte dei casi entrambi i genitori si preoccupano di accudirli e nutrirli. Ciò avverrà fino a quando non avranno completato la crescita del piumaggio e saranno pronti a lasciare il nido. Questo può avvenire nel giro di poche settimane, per esempio nei piccoli passeriformi, o può durare persino mesi nelle specie più grosse come i rapaci o gli uccelli marini. Talvolta, i genitori continueranno a seguire i loro piccoli ancora per qualche tempo dopo che hanno lasciato il nido. Entro comunque qualche mese dovranno lasciare i territori in cui sono nati per trovarne uno tutto per sé e così il ciclo termina, in attesa della prossima stagione riproduttiva.

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Salvatore Ferraro
Redattore
Naturalista e ornitologo di formazione, sin da bambino, prima ancora di imparare a leggere e scrivere, il mio più grande sogno è sempre stato quello di conoscere tutto sugli animali e il loro comportamento. Col tempo mi sono specializzato nello studio degli uccelli sul campo e, parallelamente, nell'educazione ambientale. Alla base del mio interesse per le scienze naturali, oltre a una profonda e sincera vocazione, c'è la voglia di mettere a disposizione quello che ho imparato, provando a comunicare e a trasmettere i valori in cui credo e per i quali combatto ogni giorno: la conservazione della natura e la salvaguardia del nostro Pianeta e di chiunque vi abiti.
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