video suggerito
video suggerito
29 Novembre 2022
10:53

Come capire se un gatto è stato investito

Quando viene investito, un gatto manifesta una serie di sintomi da monitorare come battito cardiaco accelerato e brividi di freddo. Ecco come comportarsi.

6 condivisioni
Validato dalla Dott.ssa Eva Fonti
Membro del comitato scientifico di Kodami
Immagine

Può succedere, purtroppo, di ritrovarsi a percorrere una strada in macchina o a piedi e di notare lungo la carreggiata la presenza di un animale investito. Capita con la fauna selvatica – che spesso attraversa infrastrutture urbane che sorgono nel bel mezzo del loro habitat e finisce sulla traiettoria delle auto – ma anche con animali domestici come cani o gatti. E in questi casi non sempre si sa come comportarsi per provvedere al soccorso e al benessere dell’animale.

Come capire se un gatto è stato investito

Avvistare un gatto immobile lungo la strada è solitamente indizio del fatto che si è in presenza di un investimento. La presenza di sangue o di ferite sul corpo è conferma diretta del fatto che possa essere stato colpito da un veicolo, ma non sempre l’urto lascia tracce visibili.

Il fatto che non si muova al passaggio delle auto, e che resti disteso o acquattato, deve quindi far suonare campanelli d’allarme e spingere ad agire per soccorrerlo e metterlo in sicurezza, essendo i gatti animali estremamente reattivi e difficilmente resterebbero fermi e in posizione rilassata in presenza di un pericolo come la strada trafficata. Prima di prendere iniziative, però, è bene sempre tenere a mente i comportamenti corretti da tenere anche per evitare di metterlo ancora più a rischio, o di aggravare le sue condizioni.

Cosa fare e cosa non fare si ci si imbatte in un gatto investito

La prima cosa da fare, se ci si imbatte in un gatto che si presume sia stato investito, è quella di fermarsi, bloccare se possibile il traffico e mettere in sicurezza il gatto, stando attenti a non mettere a rischio la propria incolumità. L’ideale sarebbe poi coprirlo con qualcosa, in modo da tenerlo al caldo, e nel frattempo chiamare una clinica veterinaria per descrivere le condizioni del gatto e ricevere consigli direttamente da un medico qualificato.

A questo punto, se è possibile spostarlo, anche sulla base dei consigli del veterinario, lo si può trasferire in macchina per accompagnarlo nel più breve tempo possibile in clinica per una visita. Non sempre è la soluzione migliore – c’è il rischio che spostarlo possa aggravare la situazione, nel caso per esempio di ferite interne non visibili – ma sarà il veterinario contattato a consigliare quale strategia adottare per intervenire nel modo più rapido ed efficiente possibile.

Chi chiamare se si trova un gatto investito

In Italia oggi non esiste un numero unico di soccorso dedicato agli animali, e in linea di massima in caso di incidenti che coinvolgono animali il consiglio è sempre quello di contattare il 112 per segnalare la situazione. In alcune province è inoltre attivo un numero attraverso cui si può contattare il soccorso pubblico convenzionato con le Asl, che è gratuito per i randagi. Nel caso dei gatti di colonia, infatti, è bene ricordare che sono di fatto di proprietà del sindaco del Comune in cui risiedono, ed è il sindaco il responsabile del loro benessere e della loro tutela.

Si dovrebbe inoltre contattare un veterinario, come detto, per illustrare le condizioni del gatto e chiedere consigli su come soccorrerlo senza metterlo a rischio, e poi la polizia locale, anche per denunciare l’accaduto. Investire un animale e non fermarsi è infatti un reato, e l’obbligo di prestare soccorso è sancito dalla legge.

Investire un gatto è reato?

Il Codice della Strada disciplina l’investimento di un animale all’artico 189. Dove viene spiegato che l’utente della strada «in caso di incidente comunque ricollegabile al suo comportamento, da cui derivi danno a uno o più animali d'affezione, da reddito o protetti, ha l'obbligo di fermarsi e di porre in atto ogni misura idonea ad assicurare un tempestivo intervento di soccorso agli animali che abbiano subito il danno. Chiunque non ottempera agli obblighi di cui al periodo precedente è punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma (da euro 421 a euro 1.691)».

Ancora, lo stesso articolo stabilisce che «le persone coinvolte in un incidente con danno a uno o più animali d’affezione, da reddito o protetti devono porre in atto ogni misura idonea ad assicurare un tempestivo intervento di soccorso. Chiunque non ottempera all’obbligo di cui al periodo precedente è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 83 ad euro 331». A questo si aggiunge la decurtazione di 2 punti dalla patente.

L’investimento involontario non è dunque punito dalla reato, ma lo è non fermarsi e non prestare soccorso, anche se si tratta non di reato penale ma di illecito amministrativo. L’investimento volontario invece si configura come reato penale, e può essere inquadrato come uccisione di animali o maltrattamento animale, disciplinati rispettivamente dagli articoli 544 bis e ter del codice penale. Il primo stabilisce che “chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale è punito con la reclusione da quattro mesi a due anni” e che “chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione ad un animale ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o a fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche è punito con la reclusione da tre mesi a diciotto mesi o con la multa da 5.000 a 30.000 euro”.

Avatar utente
Andrea Barsanti
Giornalista
Sono nata in Liguria nel 1984, da qualche anno vivo a Roma. Giornalista dal 2012, grazie a Kodami l'amore per gli animali è diventato un lavoro attraverso cui provo a fare la differenza. A ricordarmelo anche Supplì, il gatto con cui condivido la vita. Nel tempo libero tanti libri, qualche viaggio e una continua scoperta di ciò che mi circonda.
Sfondo autopromo
Segui Kodami sui canali social
api url views