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2 Dicembre 2022
9:00

Come cambiare cibo al gatto

Il gatto è spesso estremamente abitudinario con il cibo e per questo cambiare loro alimentazione non è facile. In questo articolo esploriamo però le motivazioni che ci potrebbero portare a cambiare cibo al gatto, il perché deve essere fatto in modo graduale e quindi come farlo, a seconda dei gusti del micio.

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Membro del comitato scientifico di Kodami
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Sappiamo quanto sono metodici e abitudinari i gatti e quanto sia quindi difficile cambiare loro alimentazione, ma a volte è davvero necessario. Le motivazioni potrebbero essere diverse e vanno da alcune più "commerciali" (non troviamo più il suo alimento preferito in commercio), ad altre più serie di salute. Il gatto infatti potrebbe dover utilizzare una dieta specifica in caso di malattia renale cronica, di ostruzione delle basse vie urinarie, malattia intestinale cronica o altri problemi. Vediamo quindi di tracciare una breve guida per i pet mate che si dovessero trovare a vivere questa stressante esperienza: stressante per entrambi, voi e il vostro gatto!

Quando cambiare cibo al gatto

Come abbiamo visto alcune ragioni semplici possono portare a cambi dieta nel gatto. Ad esempio alcune ditte a volte cambiano le referenze in commercio, oppure è possibile che vi venga detto che avete scelto male e che il cibo che al vostro gatto tanto piace non è adatto per lui/lei.

Un’altra motivazione potrebbe essere quella di dover passare da alimento secco ad alimento umido commerciale, o viceversa. In questo caso il gatto oltre ad abituarsi a nuovi gusti, dovrà abituarsi anche a nuove sensazioni tattili in bocca, componente che potrebbe rendere più difficile (o più semplice, secondo i gusti del vostro gatto) il percorso.

Potreste dover cambiare cibo anche per problemi di salute però e in questo caso la scelta andrà su un alimento specifico per la patologia. Le motivazioni più frequenti sono:

Sovrappeso e obesitàMalattia renale cronica, anche in forma di insufficienza ai primi stadiMalattia epatica cronicaVomito o diarrea cronici, associati a infiammazione intestinale cronicaOstruzione delle basse vie urinarie, ad esempio da struvite, molto comune nel gatto maschio castratoAllergie alimentari con sintomatologia intestinale e/o cutaneaDiabete

Infine ultima ma non ultima, la motivazione che potrebbe portarvi a cambiare alimento potrebbe essere il passaggio a dieta fresca, magari per un mix dei motivi sopra elencati, o semplicemente perché volete fare una scelta salutare per il vostro micio.

Perché bisogna cambiare gradualmente dieta al gatto

Anche se con il gatto a mio parere è meno facile fare errori (sono esseri superiori come spesso dico e ci correggono anche forzosamente), è comunque possibile che il cambio dieta venga fatto nel modo sbagliato, provocando un grave stress al micio.

Un cambio di dieta repentino infatti potrebbe provocare diarrea nel vostro gatto, a volte associata a vomito, nel caso fortuito in cui lui o lei deciderà di mangiare il nuovo alimento. Questo è tipico nel cane, dove in generale abbiamo dei pazienti più collaborativi ad esempio.

Anche se raramente questo tipo di malesseri si prolunga nel tempo, potreste dover ricorrere ad un supporto a base di fermenti lattici. Ovviamente un quadro del genere si complica parecchio se il cambio alimentazione coincide anche con una patologia in atto: soprattutto in caso di diabete o malattia renale cronica infatti vi consiglio vivamente di chiedere aiuto al vostro medico veterinario curante.

L’altra possibilità però davanti ad un cambio dieta repentino, è che il vostro gatto non mangi. Questo rifiuto del cibo, se da una parte ci evita il problema vomito/diarrea, ci può dare complicazioni ancora più serie. Specialmente gatti sovrappeso infatti possono avere gravi dismetabolismi legati al digiuno, con una conseguente steatosi epatica (accumulo di grasso a livello epatico). Nel caso in cui il vostro gatto non ne voglia sapere quindi del nuovo alimento mi raccomando ricordate: non potete insistere! Meglio cambiarlo nel modo adeguato, convincendolo/a della vostra idea.

Come cambiare la dieta del gatto

Vediamo quindi come cambiare la dieta al vostro gatto nel modo corretto. Il primo chiarimento necessario è: munitevi di tanta, tanta pazienza. Nella maggior parte dei casi non sarà affatto semplice.

Vediamo il primo caso, quello di un gatto “bonaccione” cui possiamo cambiare dieta come facciamo per un cane, gradualmente in 5-7 giorni. In questo caso sarà sufficiente mescolare il cibo nuovo al vecchio, iniziando con una piccola percentuale del totale giornaliero di cibo nuovo e per la maggior parte cibo vecchio, fino ad arrivare poco alla volta ad invertire la proporzione e quindi a dare solo cibo nuovo.

Ve lo dico però da subito: in pochi gatti funzionerà questo metodo. Nella maggior parte dei casi, dovrete adottare trucchi e ingegnarvi, rispettando sempre quello che il vostro felino preferito vi comunica però. Ad esempio, potrebbe essere che il vostro gatto non ami che il cibo vecchio e quello nuovo vengano mescolati. In questo caso, vi consiglio di aggiungere una piccola quantità di cibo nuovo accanto al vecchio per qualche giorno e lasciare che il vostro gatto si abitui poco alla volta.

In altri casi, come ad esempio quando state cambiando da alimentazione secca ad umida, potreste trovare utile spolverare le crocchette del cibo conosciuto sopra al nuovo cibo umido. In questo modo in genere il micio è invogliato a mangiare. Questo trucco è uno di quelli che riesce meglio anche nel passaggio a dieta fresca.

Come ultimo consiglio, non vi scoraggiate nel caso in cui il vostro gatto dimostri un interesse diciamo “non lineare” nei confronti del nuovo cibo. Potrebbe infatti arrivare a mangiarlo un giorno, per disprezzarlo totalmente il giorno successivo, per poi tornare ad amarlo dopo alcuni tentativi. Come dicevo all’inizio del paragrafo, abbiate pazienza, non forzatelo/a mai a fare quel che voi ritenete opportuno, non affamatelo/a mai e vedrete che con i gatti “chi la dura la vince”.

Le informazioni fornite su www.kodami.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra il paziente ed il proprio veterinario.
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Maria Mayer
Veterinaria esperta in nutrizione del cane e del gatto
Sono laureata in Medicina Veterinaria ed ho conseguito un dottorato di ricerca riguardo l’utilizzo delle medicine non convenzionali negli allevamenti biologici. Il mio percorso di studi comprende, fra l’altro, un Master di II livello in Nutrizione del Cane e del Gatto e un secondi in PNEI e Scienze dalla Cura Integrata.
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