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15 Febbraio 2023
13:48

Come aiutare un cane che trema

Il cane può tremare per diversi motivi: ansia, stress, ma anche freddo e problemi di salute. In alcuni casi può bastare una coperta, in altri è meglio rivolgersi a un veterinario. Vediamo come aiutarlo.

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Membro del comitato scientifico di Kodami
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Il cane trema per molti motivi, determinati sia da fattori fisici che mentali. Emozioni forti, come la paura, ma anche stati emotivi come l'ansia, infatti, possono manifestarsi proprio in questo modo. Non dobbiamo dimenticare, però, che il cane, esattamente come noi esseri umani, può tremare anche semplicemente per il freddo, quindi non si tratta sempre di una condizione preoccupante, bensì di un sintomo la cui causa va compresa prima di intervenire.

In alcuni casi può bastare una coperta, mentre in altre situazioni è meglio chiedere un intervento del medico veterinario o di un medico veterinario esperto in comportamento. Vediamo come poterlo aiutare in base alle cause scatenanti.

Riconoscere le sue emozioni

Il tremore è associato a un'attivazione del sistema nervoso simpatico che aumenta la frequenza cardiaca e, di conseguenza, la respirazione. Ciò accade in particolare nelle situazioni di particolare stress o quando l'ambiente esterno o una determinata situazione generano paura, ansia, stress, preoccupazione o eccitazione.

Vivere stati emozionali che portano ai tremori può accadere a tutti e non è una condizione allarmante se si presenta di tanto in tanto. Bisogna però intervenire nel caso in cui la paura o l'ansia prendono spesso il sopravvento, perché rischiano di peggiorare la condizione di benessere del soggetto. In questo caso sarà un medico veterinario comportamentalista ad aiutare le famiglie e i cani attraverso un percorso rivolto al superamento di questi disagi.

Non dobbiamo dimenticare che i cani che vivono con noi sono molto abili nel riconoscere le nostre emozioni e, se la paura o l'ansia sono leggere, possiamo aiutarli anche mostrandoci comprensivi e interponendoci consapevolmente tra loro e lo stimolo che li preoccupa. Come in ogni amicizia, anche nella relazione con il cane la dimostrazione della comprensione reciproca è alla base della fiducia.

Se invece il vostro cane, di tanto in tanto, trema durante il sonno, non dovete preoccuparvi, perché si tratta di un fatto piuttosto normale che, in alcuni casi, si abbina anche ad abbai, corsette da sdraiato o ululati.

Ripararlo dal freddo, scaldarlo e coprirlo

Soprattutto i cani di taglia piccola, oppure appartenenti a razze (o mix di razze) dalla costituzione più esile e dal mantello meno adatto alle basse temperature, possono tremare spesso anche per il freddo. Il tremore, infatti, è una risposta fisiologica dell'organismo per mantenere la temperatura corporea.

Per interrompere i tremori si possono adottare alcuni semplici accorgimenti, ovvero spostare il cane al caldo (evitando sbalzi eccessivi di temperatura e preferendo un passaggio graduale), ma anche coprirlo ricordando che le sue zampe sono a contatto direttamente con il suolo e il freddo potrebbe provenire proprio da terra. Se ne avete la possibilità, quindi, permettete al cane di salire su una superficie più calda, in modo da interrompere il contatto con il pavimento.

In caso di persistenza del tremore è sempre consigliabile rivolgersi al proprio veterinario di fiducia per escludere eventuali condizioni di ipotermia che può causare contrazioni involontarie dei muscoli e perdita di conoscenza.

Se vivete con un cane che tende a soffrire il freddo, fate il possibile per prevenire il tremore tenendolo distante dai luoghi più freddi e quando arriva l'inverno procuratevi un cappottino adeguato. 

Rivolgersi al veterinario

Vi sono anche una serie di patologie fisiche che possono avere tra i propri sintomi anche i tremori. Prima di tutto l'epilessia, che porta a improvvise crisi che possono prevedere anche la perdita di coscienza, rigidezza muscolare e sbavatura eccessiva. In questo caso il tremore è spesso molto accentuato e, se si tratta della prima volta, richiede l'intervento immediato di un medico veterinario che possa effettuare una diagnosi. Una crisi simile, infatti, potrebbe essere causata anche da un avvelenamento.

Nel caso in cui si tratti effettivamente di epilessia il veterinario stabilirà un trattamento farmacologico adeguato, mentre l'avvelenamento richiede un'analisi della sostanza tossica ingerita in modo da determinare la gravità della situazione. Può essere sottoposto a esami del sangue e delle urine per stabilire la presenza di tossine e in seguito, probabilmente, il medico interverrà con l'induzione del vomito e con la somministrazione di fluidi per reidratare il corpo. Anche in questo caso potrebbe essere necessaria la somministrazione di farmaci specifici per neutralizzare la sostanza tossica.

Proteggerlo dalle situazioni troppo complesse

Con il passare degli anni, infine, i cani potrebbero andare incontro a tremori più frequenti. Ciò può accadere per diversi motivi, come ad esempio l'indebolimento del tono muscolare, l'artrite, l'artrosi o altri problemi articolari. Il tremore, inoltre, può essere determinato anche dal dolore che, in età avanzata può presentarsi più spesso.

Vi é infine un ulteriore aspetto dell'anzianità che non va sottovalutato. Con l'avanzare dell'età infatti, esattamente come noi umani, anche i cani tendono a perdere la vista e l'udito. Questa condizione li può rendere più insicuri, portandoli a preoccuparsi in situazioni dove, fino a poco tempo fa, si sentivano a proprio agio.

L'anzianità è a tutti gli effetti una fase della vita che richiede una grande empatia. Nel caso in cui il vostro cane si trovi a tremare per questo motivo, quindi, dimostratevi dei veri amici e fatelo sentire a proprio agio guidandolo e assecondandolo. Presa coscienza delle sue difficoltà, prendete in considerazione l'idea di ridurgli gli sforzi quotidiani, anche dal punto di vista emotivo.

Le informazioni fornite su www.kodami.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra il paziente ed il proprio veterinario.
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Claudia Negrisolo
Educatrice cinofila
Il mio habitat è la montagna. Sono nata in Alto Adige e già da bambina andavo nel bosco con il binocolo al collo per osservare silenziosamente i comportamenti degli animali selvatici. Ho vissuto tra le montagne della Svizzera, in Spagna e sulle Alpi Bavaresi, poi ho studiato etologia, sono diventata educatrice cinofila e ho trovato il mio posto in Trentino, sulle Dolomiti di Brenta. Ora scrivo di animali selvatici e domestici che vivono più o meno vicini agli esseri umani, con la speranza di sensibilizzare alla tutela di ogni vita che abita questo Pianeta.
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