video suggerito
video suggerito
4 Febbraio 2023
9:00

Come adottare un cane sequestrato

Adottare un cane sequestrato può essere molto complicato a causa dell'assenza di regole specifiche per gli animali. Tuttavia conoscendo i passaggi giusti e gli enti a cui rivolgersi è possibile farlo.

419 condivisioni
Con la consulenza dell' Avvocato Michele Pezone
Coordinatore Ufficio Legale Nazionale (settore penale) della Lndc Animal Protection
cane canile

Adottare un cane sequestrato può essere molto complicato. Questo perché ad oggi non esistono norme specifiche per il sequestro di animali vivi, si applica quindi la normativa prevista per la custodia di oggetti. Tuttavia, conoscendo i passaggi giusti e gli enti a cui rivolgersi è possibile dare una nuova vita a cani sequestrati.

Il sequestro di un cane può rendersi necessario in diversi casi, il più comune è quello del maltrattamento. Secondo l'articolo 544 ter del Codice penale si macchia di questo delitto «chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione ad un animale ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o a fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche».

Quando una persona è accusata di maltrattamento il cane viene sequestrato e si apre un processo che può durare anche diversi anni. Durante questo periodo il cane che prima viveva in casa si trova improvvisamente chiuso in un box per un tempo indefinito. Per questo è importante per il benessere dell'animale trovare una nuova stabilità all'interno di una famiglia. Una prospettiva non sempre facile da realizzarsi proprio per l'assenza di misure specifiche per gli animali sotto sequestro.

La prima cosa da sapere è infatti che il sequestro di animali è una misura cautelare, ciò significa che è una situazione provvisoria, e solo dopo il termine del processo diventa confisca. Chi decide quindi di adottare un cane sottoposto a sequestro ne diventa il custode giudiziale in via temporanea. Questa custodia transitoria può trasformarsi in definitiva con la condanna del precedente umano di riferimento. Vediamo come.

Che fine fanno i cani sequestrati?

Dopo il sequestro da parte delle Forze dell'ordine l'animale viene preso in carico dalla Procura titolare del caso di maltrattamento. A questo punto il magistrato competente a sua volta deve nominare un custode. La scelta può ricadere sull'Asl oppure sul Comune. Più spesso però la custodia viene affidata alle associazioni di tutela animale che seguono il caso di maltrattamento. Spesso sono proprio le associazioni a sporgere denuncia e contestualmente, come fa la Lndc Animal Protecion, presentano anche richiesta per avere la custodia degli animali.

I cani, a seconda dell'ente a cui sono affidati possono quindi entrare nel canile dell'Azienda sanitaria locale, nel canile comunale o nel rifugio dell'associazione. Nei primi due casi la permanenza nelle strutture può durare anche per tutta la durata del processo, nel caso in cui invece venga affidato a un'associazione questa cercherà una famiglia per lui con le stesse modalità degli altri cani presenti nel rifugio.

Il cittadino che voglia adottare un cane sequestrato deve rivolgersi alla Procura per sapere a chi è stato affidato. Una volta scoperto, inoltrerà la sua domanda direttamente all'ente custode manifestando la sua disponibilità a prendere l'animale con sé.

La procedura per adottare un cane sequestrato

La procedura per adottare un cane sequestrato cambia sensibilmente a seconda dell'ente nominato dalla Procura. È più semplice interfacciarsi e avere un rapporto diretto con un'associazione soprattutto per il possibile adottante che viene seguito passo dopo passo dai volontari.

Gli uffici legali delle associazioni infatti si fanno spesso carico della procedura sia al momento di presentare la denuncia di maltrattamento sia durante l'iter di adozione, seguendo questi step:

  1. Denuncia per maltrattamento;
  2. Assunzione della custodia giudiziale del cane come associazione;
  3. Ricerca di un adottante;
  4. Affido della custodia al nuovo adottante.

Quando si è stati scelti come adottanti è la stessa associazione a presentare l'istanza di cambio custodia alla Procura. Un nuovo custode, questa volta una famiglia, si prende quindi cura dell'animale sequestrato. In ogni caso, non si tratta ancora di un'adozione definitiva finché l'animale rimane sotto sequestro.

Oneri e requisiti per adottare un cane sequestrato

Per adottare un cane sequestrato non sono previsti requisiti specifici dalla legge. Tuttavia, le associazioni possono richiedere dei requisiti di idoneità che coincidono con quelli validi per tutti i cani che vengono dati in adozione.

Ancora di più nel caso di un animale sequestrato può essere molto utile compilare il nostro  questionario MiFido. Il test è pensato da Kodami come un passaggio preliminare e assolutamente non sostitutivo di quel "viaggio" che è l'iter di adozione di un animale, sequestrato o no, e che deve essere fatto relazionandosi con le persone e le associazioni.

È importante però che chi prende l'animale in custodia giudiziale conosca il tipo di ruolo che si prepara ad assumere. La custodia giudiziaria di un cane sequestrato è infatti un ufficio pubblico a tutti gli effetti. Si tratta di un incarico per cui è prevista una retribuzione, questo perché il custode svolge un compito per conto della Procura.

Le mansioni del custode possono anche essere onerose in termini economici perché riguardano il sostentamento, la cura e la salute dell'animale. La persona deve fare quindi fronte a tutti i bisogni dell'animale sapendo però che l'animale non è suo ma della Procura. Ad esempio, se il cane dovesse avere necessità di essere sottoposto a un intervento chirurgico, il custode dovrà farsi autorizzare dalla Procura prima di procedere con l'intervento.

La custodia formalmente è a carico dello Stato, e proprio nel 2023 in Legge di Bilancio sono stati stanziati 2,65 milioni di euro per il Fondo animali sequestrati. Tuttavia al cittadino risulta spesso difficile riuscire ad avere il rimborso delle spese sostenute, talvolta quindi può venire richiesto espressamente dalla Procura ai custodi di farsi carico gratuitamente e personalmente degli oneri di mantenimento del cane sequestrato.

Si tratta di spese che chi sceglie di farsi avanti per questo incarico può essere ben felice di assumersi se ciò significa adottare definitivamente l'animale, ma che possono scoraggiare davanti alla prospettiva di riconsegnare il cane al precedente pet mate.

Purtroppo in qualche caso colui che era stato sottoposto a processo penale per maltrattamento dopo anni può rientrare in possesso dell'animale in caso di assoluzione o se il reato viene prescritto. Una situazione drammatica che però il più delle volte si risolve in maniera favorevole poiché il più delle volte l'ex maltrattante non desidera affatto rientrare in possesso dell'animale.

Adottare un cane sequestrato prima della fine del Processo

C'è poi un modo perché il cane venga dato definitivamente in adozione prima del termine del processo. È possibile nel caso in cui il giudice decida di applicare una norma prevista per i beni deperibili. Si tratta di una via eccezionale e non sempre percorribile.

Per farlo si procede presentando una vera e propria istanza di alienazione alla Procura, prevista dall'articolo 260 comm 3 del Codice di Procedura Penale. Accogliendo la richiesta la Procura quindi vende il cane per una somma simbolica, ad esempio 10 euro. Anche se attraverso un atto di vendita, con questo escamotage l'adottante non è più solo il custode, ma diventa il proprietario* dell'animale a tutti gli effetti.

Solitamente i giudici decidono di ricorrere a questo iter in caso di sequestri molto numerosi. Tra i casi seguiti dalla Lndc Animal Protection è stata accolta istanza di alienazione per i cani di Green Hill. In quell'occasione furono salvati dalla sperimentazione e posti sotto sequestri ben 2.200 Beagle detenuti dall'azienda farmaceutica nello stabilimento di Montichiari, in provincia di Brescia. Lo stesso è stato fatto anche per i cani dell'allevamento di Trecastelli, nelle Marche. Anche in questo caso centinaia di cani erano stati posti sotto sequestro e svincolati dalla Procura attraverso una istanza di alienazione presentata dalla Lndc.

Purtroppo, però, tutte le norme che hanno a che fare con il sequestro di animali hanno il forte limite di essere pensate per gli oggetti inanimati, e non per creature vive e senzienti. Come detto, i tempi del processo sono lunghi, e possono anche passare anni prima che si stabilisca che c'è un reato di maltrattamento o no, nel frattempo l'animale può rimane sottoposto a sequestro cautelare. In questo contesto un ruolo importante è svolto dalla sensibilità del magistrato incaricato di seguire la custodia. La richiesta di adozione di un cane sequestrato può essere evasa in un giorno, ma tutto dipende dalla celerità con cui la Procura sceglie di agire nel momento in cui riceve la domanda.

*Per questo articolo, trattandosi di aspetti tecnici inerenti la proprietà, si è dovuto in alcuni casi derogare alla scelta – in cui Kodami crede fortemente – di non fare mai utilizzo dei termini “proprietario” di animali, o peggio ancora “padrone”, i quali possono essere sostituiti, ad esempio, da un maggiormente etico “pet mate”.

Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
Sfondo autopromo
Segui Kodami sui canali social
api url views