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24 Novembre 2021
13:32

Circo con animali arriva a Ragusa: ispezione dell’Oipa insieme a Comune e veterinari

A Ragusa arriva il circo. L’Oipa, l’Organizzazione internazionale per la protezione degli animali, non ci sta e chiede, per l’ennesima volta, che sia lo Stato a pronunciarsi, vietandoli in tutta Italia.

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A Ragusa arriva il circo. E l’Oipa, l’Organizzazione internazionale per la protezione degli animali, non ci sta e fa una levata di scudi chiedendo, per l’ennesima volta, che sia lo Stato a pronunciarsi, vietandoli in tutta Italia. Sul caso ragusano gli animalisti sono riusciti a visitare la struttura insieme all’amministrazione comunale e a vedere il reale trattamento delle tigri. «Ci sono normative ben precise e le condizioni in questo caso sono state rispettate. Sono venuti anche i medici dell’azienda sanitaria per accertarsi delle varie documentazioni in loro possesso», spiegano da Oipa.

L’associazione punta il dito però a una condizione nazionale, anche perché la giustizia amministrativa si è pronunciata andando contro a quei Comuni che avevano tentato di fermare l’uso degli animali nei circhi. «L’unica cosa che possiamo fare è accertarci che almeno la loro detenzione sia fatta nel rispetto della legge – continuano da Oipa Ragusa – Nessuna amministrazione può vietare lo stazionamento dei circhi perché ci sono sentenze dei Tar che hanno ribaltato le scelte dei Comuni che si sono opposti».

L’interesse attorno al mondo dei circhi si è ridotto tangibilmente nel corso degli ultimi anni. Secondo dati diffusi da Oipa nazionale, dal 2010 al 2015 il calo è stato evidente sia per quanto riguarda il numero di spettacoli (-11%), sia per l’afflusso di pubblico (-5%). Anche l’eliminazione degli spettacoli circensi con animali dai palinsesti televisivi (l’ultimo canale a cancellarli in ordine di tempo è stato Rai3 nel 2017) è il segno di come non piacciano più a tutti.

Non si va più al circo come una volta e non lo si vuole più vedere in tv. Secondo il rapporto Eurispes 2016 il 70% degli italiani si dichiara profondamente contrario a spettacoli del genere. Nonostante questo nel 2018 il Fus, il Fondo unico per lo spettacolo, ha stanziato 3.300.000 di euro a sostegno di circhi, scuole circensi e associazioni di promozione di attività simili. Tra questi, anche gli spettacoli con gli animali.

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