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29 Febbraio 2024
17:30

Che differenza c’è tra foca e leone marino?

Foche e leoni marini sono due mammiferi marini, spesso confusi perché entrambi pinnipedi. Tuttavia, appartengono a due famiglie diverse e tra loro ci sono numerose differenze, che riguardano la forma del corpo, della testa e dalla presenza dei padiglioni auricolari.

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Le foche e i leoni marini sono entrambi pinnipedi, ovvero mammiferi marini appartenenti all’ordine Carnivora, che hanno modificato con l’evoluzione i loro arti in pinne. Per via, quindi, della loro vicinanza in termini evolutivi, hanno molti tratti in comune che portano molte persone a confonderli tra loro.

Esistono, però, alcune differenze che ci permettono di distinguerli, per prima cosa appartengono a due famiglie distinte, ovvero Phocidae per le foche e Otariidae per leoni marini e otarie. Inoltre, foche hanno una testa più tonda, priva di orecchie esterne visibili e si muovono sulla terraferma trascinando il corpo, mentre i leoni marini hanno musi più appuntiti, presentano delle piccolissime orecchie esterne e camminano sulla terraferma appoggiando il peso su tutti e quattro gli arti, risultando quindi più agili.

Vediamo nel dettaglio cosa osservare per riconoscere questi animali.

La testa e le orecchie

Il modo più semplice per riconoscere una foca da un’otaria (o leone marino) è guardare la forma della testa: quasi tutte le specie di foche, infatti, hanno teste rotonde con musi corti e non hanno orecchie esterne visibili. Al contrario, otarie e leoni marini solitamente hanno teste più lunghe e musi appuntiti con piccoli padiglioni auricolari visibili ai lati, da cui prendono il nome (dal greco ὠτάριον, piccola orecchia).

Le zampe e la postura

Da lontano è invece possibile distinguere foche e otarie da come posizionano gli arti sulla terraferma. Le foche hanno arti anteriori corti e a forma di pagaia e quelli posteriori rivolti all’indietro a formare una sorta di pinna caudale che viene trascinata fuori dall’acqua, rendendole, di fatto, meno agili sulla terraferma rispetto alle otarie. Le foche si spostano a terra solo grazie agli arti anteriori, avanzando lentamente facendo scivolare il resto del corpo. Quando riposano a volte assumono una caratteristica posa “a banana”.

Le otarie e i leoni marini, d’altro canto, hanno arti anteriori lunghi e forti, sempre simili a pinne, ma in grado di sorreggere il loro corpo, e arti posteriori che vengono attivamente utilizzati per muoversi: questi animali risultano molto più agili delle foche sulla terra, riuscendo a spostarsi anche rapidamente, inarcando la parte finale della colonna vertebrale e distribuendo il peso su tutti e quattro gli arti.

Il comportamento

Nonostante foche e otarie comprendano numerosissime specie dai comportamenti diversi è possibile fare alcune generalizzazioni. Solitamente le specie di foche tendono a essere solitarie o a vivere in coppia, mentre le otarie possono formare colonie molto numerose e mostrare un comportamento decisamente più sociale, soprattutto durante la stagione della riproduzione. Proprio per questo motivo le foche sono animali poco vocali, mentre i leoni marini sono noti per le loro vocalizzazioni complesse e varie.

In acqua, invece, le foche sono molto veloci e generalmente più adatte a immersioni prolungate anche a profondità notevoli, mentre le otarie hanno un nuoto più agile che veloce e si immergono solitamente in acque più basse per cacciare.

Habitat e conservazione

Lo stato di conservazione di foche e otarie è diverso per ogni specie, ma questi animali affrontano tutti minacce ambientali piuttosto simili, dato che vivono entrambi in ambienti costieri. Molte specie di foche abitano acque fredde e polari ma alcune vivono anche su isole tropicali; similmente le otarie vivono spesso in acque calde o temperate ma diverse specie si spingono fino a mari molto freddi in entrambi gli emisferi.

La sopravvivenza di entrambe le famiglie di pinnipedi è influenzata dai cambiamenti climatici e dalle sue conseguenze, come la perdita di habitat, lo scioglimento dei ghiacci e l'innalzamento del livello del mare. Anche l’inquinamento marino e le attività di pesca possono rappresentare una minaccia per questi animali, sia per le catture accidentali nelle reti da pesca, sia per l’ingestione di rifiuti, che per la competizione per le risorse ittiche.

Molte specie di foche e otarie sono protette da leggi nazionali e internazionali e le loro popolazioni vengono costantemente monitorate. In alcuni casi, i programmi di conservazione possono prevedere delle reintroduzioni per aumentare le popolazioni di foche o otarie in aree in cui sono state precedentemente decimate.

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Yuri Digiuseppe
Redattore
Classe '94, appassionato di animali e scienze sin da piccolissimo, sono un naturalista di formazione, specializzato in paleontologia e divulgazione. Mi è sempre venuto spontaneo spiegare agli altri le bellezze della natura e passare intere giornate ad osservare piante e animali di ogni tipo ovunque andassi, per poi tornare a casa e disegnarli. Vorrei contribuire ad avvicinare il pubblico all'ambiente ed essere parte di una ritrovata armonia uomo-natura, per il bene e la salvaguardia di ogni specie.
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