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Alla fine è successo: anche l'Emilia-Romagna ha registrato il suo primo nido noto di tartaruga marina. Nella notte tra sabato e domenica su una spiaggia a Milano Marittima è stata monitorata la deposizione di 96 uova di una tartaruga Caretta caretta. «Un evento storico: è la prima volta che succede nella nostra Regione», ha esultato il Cestha, il Centro Sperimentale per la Tutela degli Habitat e centro recupero tartarughe marine su Facebook lanciando l’importante annuncio.
La segnalazione è arrivata nella notte di sabato 24 giugno dalla Capitaneria di porto di Ravenna e i biologi dell'Istituto sono corsi sul posto dove hanno avuto la conferma dell'effettiva presenza di una grossa tartaruga marina intenta a ricoprire il nido appena scavato, per poi riprendere il mare tra le onde.
«A questo punto è stato attivato l'iter previsto dalla Rete Regionale per la conservazione delle tartarughe marine con la competenza passata all'associazione TAO, la Turtles of the Adriatic Organization, unico ente autorizzato in regione alla gestione ed alla manipolazione dei nidi – scrive sempre il Cestha – I biologi hanno potuto verificare l'effettivo successo riproduttivo e hanno messo in sicurezza il nido traslocandolo in una posizione più idonea ed al riparo dal moto ondoso essendo stato deposto in prossimità della battigia».
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Ora ci vorranno almeno 60 giorni perché le uova si schiudano e quindi partirà un iter preciso per salvaguardare gli animali: sicuramente sarà prioritario proteggere le 96 uova da mareggiate e curiosi affinché la schiusa vada buon fine e quindi il tratto di spiaggia con molta probabilità verrà limitato.
Ma non solo, essendo infatti necessaria una sorveglianza costante al nido, la TAO sta cercando volontari per fari sì che il delicato processo di incubazione delle uova non venga inutilmente disturbato. Prima di iniziare verrà organizzato un momento formativo per passare le principali nozioni sulla nidificazione della tartaruga marina e informazioni pratiche per comprendere esattamente cosa fare.
La deposizione delle uova sul lido romagnolo è considerato un evento storico perché si tratta quasi certamente della prima nidificazione documentata di Caretta caretta in assoluto mai avvenuta in Emilia-Romagna, pur essendo possibile che alcune tartarughe abbiano deposto uova in passato, magari senza che si sia venuto a sapere.
Infatti, tra le varie specie, la Caretta caretta che è la più diffusa e l’unica a nidificare lungo le coste italiane, non arriva di solito sulle coste dell’Emilia-Romagna per deporre le uova, ma utilizza l’alto Adriatico come area nursery, cioè come luogo ideale per alimentarsi dei piccoli, visto il mare poco profondo e ricco di crostacei. Una volta cresciute, poi, le tartarughe tendono a migrare verso Sud.
