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16 Luglio 2022
8:42

La tartaruga Caretta caretta è tornata in Liguria: nuovo nido in spiaggia a Levanto

Dopo la prima nidificazione accertata lo scorso settembre a Finale Ligure in Liguria è avvenuta la seconda nidificazione di tartaruga marina Caretta caretta, precisamente sulla spiaggia libera di Levanto.

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Per la seconda tappa in Liguria, la Caretta caretta ha scelto la riviera di Levante. Dopo il primo nido accertato lo scorso settembre a Finale Ligure, nella notte del 15 luglio è avvenuta una nidificazione di tartaruga marina nella spiaggia libera di Levanto.

È stato un gruppo di amici ad assistere alla scena: la tartaruga marina risalire la spiaggia e fermarsi sulla spiaggia. I ragazzi hanno avvertito due guardie giurate nelle vicinanze che si sono uniti ad osservare lo straordinario evento: non solo hanno visto la deposizione, che è durata circa 50 minuti, ma hanno potuto fotografare, senza disturbarla, la tartaruga mentre deponeva e poi il suo ritorno in mare. A quel punto hanno provveduto a delimitare la zona del nido e allertato la Guardia Costiera mettendo in moto il Gruppo Ligure Tartarughe Marine.

Nel giro di qualche ora si è mobilitata una vera e propria task force del mare. Acquario di Genova, Arpal, Associazione Life on the sea, Carabinieri, Comune di Levanto, Guardia Costiera, Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Piemonte, Liguria e Val d’Aosta, Università di Genova sono andati sul posto per iniziare a monitorare il nido, metterlo in sicurezza e programmare la gestione dei prossimi mesi.

«Già a settembre 2021 – dichiara Laura Castellano, curatrice settore Mediterraneo di Acquario di Genova – in occasione della prima nidificazione di una Caretta caretta sulla spiaggia di Finale L. avevamo avuto una prima conferma della tesi secondo la quale le tartarughe marine stanno ampliando e modificando i loro areali di nidificazione, spingendosi a nord. Infatti, a partire dal 2013 sulle coste toscane è stata segnalata e monitorata la schiusa di diversi nidi, in una costa che in precedenza non era mai stata oggetto di questi eventi. I motivi sono dovuti principalmente al riscaldamento climatico e in parte anche all’attività di protezione nei confronti delle tartarughe che può averne determinato un aumento della popolazione».

La tartaruga Caretta caretta, tipica delle regioni temperate, nidifica nella stagione estiva. Le uova vengono deposte nei primi mesi estivi e le uova schiudono dopo circa 40-60 gg a seconda della temperatura I piccoli al momento della nascita misurano circa 5 cm e pesano in media 10-20 gr. La femmina raggiunge la maturità sessuale tra i 15 e i 25 anni e si avvicina alla costa solo per deporre le uova in genere nella spiaggia dove è nata In genere le schiuse avvengono di notte, ma può capitare che le piccole tartarughe facciano capolino da sotto la sabbia anche in pieno giorno, come avvenuto in Liguria

A settembre 2021 su una spiaggia del finalese del Castelletto di San Donato erano state individuate tre piccole tartarughe marine, della specie Caretta caretta. Si è trattato del primo caso di nidificazione di tartaruga marina sulle coste liguri, a conferma della tesi secondo la quale le tartarughe marine stanno ampliando e modificando i loro areali di nidificazione. A partire dal 2013 infatti sulle coste toscane è stata segnalata e monitorata la schiusa di diversi nidi, in una costa che in precedenza non era mai stata oggetto di questi eventi.

In caso di avvistamento delle tracce di tartaruga sulla spiaggia, di ritrovamento di un esemplare di tartaruga appena nato o di un nido, ecco la procedura individuata dagli esperti per un’ottimale gestione dell’evento:

  • Chiamare il “Numero Blu” 1530 della Guardia Costiera (chiamata gratuita disponibile h24) per segnalare la scoperta di un nido o il ritrovamento degli esemplari
  • Fotografare o riprendere il sito, le tracce e, se c’è, la tartaruga, senza flash e mai frontalmente, in silenzio per non spaventarla ed interrompere la nidificazione. Non toccare per alcun motivo, né la tartaruga adulta, né i piccoli.
  • Avvisare il proprietario o concessionario dell’area.
  • Individuare il perimetro dello scavo, delimitandolo provvisoriamente, senza infilare bastoni o altro nella sabbia per non danneggiare le uova.
  • Spostare lettini e ombrelloni prima dell’arrivo dei turisti e transennare con un perimetro di sicurezza di almeno 3 metri.
  • Non pulire la zona con alcun mezzo, per non cancellare le tracce.
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Annissa Defilippi
Giornalista
Racconto storie di umani e animali perché ogni individuo possa sentirsi compreso e inserito nella società di cui fa parte a pieno diritto. Scrivo articoli e realizzo video mettendomi in ascolto dei protagonisti; nascono così relazioni che, grazie a Kodami, possono continuare a vivere.
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