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«Venite presto, un uomo maltratta la sua cagnolina cieca». È questa la segnalazione anonima giunta Guardie zoofile dell'associazione Agriambiente di Napoli.
«Di solito non diamo troppo peso alle segnalazioni anonime, ma abbiamo deciso di recarci comunque per appurare la verità – racconta a Kodami il personale della sezione provinciale di Napoli di Agriambiente – Durante il primo sopralluogo, purtroppo ci siamo resi conto che la segnalazione era attendibile».
Una volta giunte a Cercola, Comune in provincia di Napoli, le guardie zoofile si sono trovate davanti un quadro ben più fosco rispetto a quello lasciato presagire dalla chiamata anonima. La vittima dei maltrattamenti è una cagna cieca di circa 11 anni. «Era evidentemente molto mal nutrita e visibilmente poco curata. Inizialmente abbiamo pensato fosse più anziana rispetto all'età attestata dai veterinari, proprio per le condizioni di abbandono in cui versava», confermano gli operatori intervenuti sul posto.
Dopo il primo sopralluogo effettuato per conoscere la situazione e intimare ai familiari dell'animale di cambiarne la gestione, Agriambiente è tornata sul posto una settimana più tardi, nulla però era mutato rispetto al trattamento riservato all'animale: «Era in una situazione di palese maltrattamento e siamo quindi intervenuti per denunciare l'umano di riferimento e sequestrare l'animale, che ora si trova in un rifugio in cui sta ricevendo le cure adatte».
La cagna è una Épagneul breton, razza di cani da caccia di origini francesi molto socievoli e abituati ad affidarsi volentieri al loro umano di riferimento. La fiducia che però la cagna di Cercola riponeva nel suo umano è stata tradita.
Oltre alla cagna, le Guardie zoofile hanno posto sotto sequestro anche diversi polli, galline e conigli che versavano in uno stato maltrattamento e che venivano tenuti per essere consumati e sfruttati a scopo alimentare. «I volatili abbiamo dovuto lasciarli sul posto, in lasciati custodia al loro umano, fino a quando l'Asl non avrà effettuato i tamponi per l'aviaria».
In ottemperanza alle misure per contenere l'epidemia di influenza aviaria che sta colpendo l'Europa e anche l'Italia, i pennuti non possono essere trasportati fino a quando non sarà accertata la loro negatività al virus responsabile della zoonosi.
Nel frattempo, la cagnolina di Cercola è stata portata al sicuro, ma i problemi per lei non sono ancora finiti. Il diritto italiano considera gli animali delle res, dei beni di proprietà, e come tali non potrà essere adottati da una nuova famiglia prima della fine delle indagini sugli ex pet mate indagati per maltrattamento.
Come emerso anche nel caso del Bassotto sequestrato per maltrattamento a Napoli e poi riaffidato alla sua umana, c'è il rischio che l'animale al termine delle indagini sia riconsegnato nelle mani del suo aguzzino.