Credit: Facebook @Антон Геращенко
in foto: Credit: Facebook @Антон Геращенко

Ha aspettato per quasi un mese davanti al portico di casa una persona, la sua persona, che purtroppo non poteva tornare più. E Reeny, questo il suo nome, è diventata suo malgrado uno dei simboli dell’enorme dolore e della devastazione provocata dalla guerra in Ucraina.

Reeny è una cagnolina immortalata nei giorni scorsi seduta davanti alla porta di una casa di mattoni rossi di Makariv, vicino Kiev. Indossa la pettorina, e il pelo folto sporco e arruffato. La sua storia è stata condivisa dal consigliere del ministro degli Affari interni ucraino, Anton Gerashchenko, che ha spiegato come la sua umana, Tetiana, sia stata violentata e poi uccisa.

«Tatiana Zadorozhnyak viveva a Makariv, nel distretto di Kiev, dal 2012, con il marito e il cane – ha raccontato sui social – Tre anni fa, il 16 marzo, il Covid ha tolto la vita al marito. Quest'anno, il 15 marzo, i Kadyroviti (nome con cui vengono chiamati gli ex membri delle unità paramilitari dell'ex presidente pro-Mosca della repubblica cecena Achmat Kadyrov, ndr) hanno brutalmente ucciso Tatiana – ha detto Gerashchenko – Quando sono entrati nel villaggio, Tatiana stava aspettando nella sua casa un'amica con cui sarebbero partite. Uno dei soldati l'ha portata in una casa vicina, dove l'ha violentata e poi brutalmente pugnalata».

Gerashchenko ha quindi spiegato che l’uomo sarebbe stato poi ucciso da un soldato russo, e che Tetiana è stata sepolta nel cortile di casa. Reeny, che oggi ha 9 anni, per le settimane successive è rimasta sulla soglia dell’abitazione in attesa e si è rifiutata di lasciare il suo posto: «Non sa che Tetiana è morta, e la ta aspettando – ha detto il consigliere su Twitter –  Nessuno si è preso cura di lei durante il mese di occupazione, e adesso stiamo cercando qualche anima gentile che la aiuti a riprendersi. Reeny era come una figlia per Tetiana, alcune persone hanno provato a prenderla, ma è molto malata e non vuole lasciare la casa, viene colta da attacchi di epilessia se forzata. I vicini hanno fatto fronte comune per nutrirla».

L’appello non è passato inosservato: nel giro di poche ore la foto e la storia di Reeny e Tetiana hanno superato i confini nazionali e toccato il cuore di centinaia di persone, e martedì è arrivata la notizia che alcuni parenti di Tetiana sono stati rintracciati e hanno accettato di accoglierla a casa: «Grazie a tutti per la gentilezza dimostrata – ha detto Gerashchenko – È pericoloso per lei stare nel giardino, il garage vicino è ancora minato».