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4 Dicembre 2023
16:04

Aumentano gli avvistamenti di cinghiali sulle strade cittadine di Genova: gli alert della Polizia Locale

L'ultima segnalazione di cinghiali da parte del Corpo è arrivata nel fine settimana appena trascorso, con alcuni messaggi che segnalavano la presenza degli animali sulla strada a mare Guido Rossa e in via Melen, entrambe molto trafficate.

cinghiali

Continuano gli avvistamenti dei cinghiali a Genova, non soltanto sulle alture ma anche in zone pericolose sia per loro sia per automobilisti e scooteristi. L’ultimo rientra proprio in quest’ultima fattispecie, ed è avvenuto nel fine settimana appena trascorso sulla strada a mare Guido Rossa e in via Melen, nei pressi del casello autostradale di Genova Aeroporto.

La segnalazione è arrivata, come spesso accade, direttamente dalla Polizia Locale, che sul canale Genova Alert – aperto per dare informazioni in tempo reale alla cittadinanza sulla situazione del traffico – ha appunto comunicato che gli animali erano sulla strada e raccomandato di prestare attenzione a chi la stava percorrendo a bordo di auto e scooter. Si tratta infatti di aree particolarmente trafficate del capoluogo ligure, lontane dalle zone boschive sopra la città da dove i cinghiali solitamente scendono in cerca di cibo.

Una criticità, quella della convivenza con i cinghiali, che i genovesi e l’amministrazione comunale conoscono molto bene. Da tempo ormai gli ungulati sono una presenza fissa in alcuni quartieri del capoluogo ligure, non soltanto in quelli collinari, ma anche in quelli che si sviluppano intorno al torrente Bisagno, nel cui greto questi animali vengono spesso avvistati. È capitato anche che alcuni esemplari si spingessero sulle spiagge, e non sono mancati gli incidenti. In un’altra trafficata arteria della città, corso Europa, la scorsa estate un uomo è caduto con lo scooter dopo aver investito un cinghiale, stessa sorte capitata a una motociclista sull’autostrada A12 e a un altro scooterista in via Timavo. Altro episodio che aveva suscitato polemiche era stato il video di un gruppo di cinghiali che mangiavano la sella di uno scooter posteggiato a bordo strada.

Proprio alla luce di questa situazione, che accomuna Genova a molte altre città della Liguria, diversi sindaci sono scesi sul piede di guerra pronti a chiedere aiuto ai cacciatori per abbattere gli esemplari protagonisti di episodi considerati pericolosi. Anche Regione Liguria ha voluto alzare il tiro scatenando un polverone di polemiche con l’approvazione dell’emendamento che consente la caccia al cinghiale anche con arco e frecce, norma che ha generato l’immediata reazione indignata delle associazioni animaliste e non solo. L’accusa di aver approvato una «barbarie legalizzata» non lascia molto spazio all’immaginazione e le firme raccolte con la petizione online hanno superato quota 100 mila. In questo scenario complesso, a metà settembre si è aperta la stagione venatoria autunnale, come previsto dal calendario presentato in primavera, mentre i casi di peste suina africana proprio al confine tra Liguria e Piemonte hanno sfondato quota mille.

A questo proposito Vincenzo Caputo, commissario straordinario per la peste suina africana, ha annunciato nel corso di un intervento a Bra la nascita di un progetto per la sterilizzazione farmacologica dei cinghiali utilizzando ormoni che funzionano esattamente come con la pillola anticoncezionale. Una soluzione che andrebbe incontro alle molte richieste degli animalisti, che più volte avevano invitato a trovare soluzioni non violente per il contenimento della popolazione di ungulati in Liguria ipotizzando proprio una ipotetica campagna di sterilizzazione.

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Pietro Zampedroni
Giornalista
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