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8 Settembre 2021
10:59

Attacco hacker nel Lazio, ancora fuori uso l’anagrafe canina

Se un cane si smarrisce nel Lazio è inutile pensare che le guardie zoofile o la polizia locale riescano a risalire al nome del compagno umano con il microchip. A causa dell’attacco hacker che ha colpito le strutture informatiche regionali, infatti, i servizi digitali dell’anagrafe canina sono ancora fuori uso. Quindi, le forze di polizia possono solo portare l’esemplare al canile. Una volta qui, neanche gli operatori sono in grado di leggere il codice e ritrovare il pet mate.

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Se un cane si smarrisce nel Lazio è inutile pensare che le guardie zoofile o la polizia locale riescano a risalire al nome del compagno umano con il microchip. A causa dell’attacco hacker che ha colpito le strutture informatiche regionali, infatti, i servizi digitali dell’anagrafe canina sono ancora fuori uso. Quindi, le forze di polizia possono solo portare l’esemplare al canile. Una volta qui, neanche gli operatori sono in grado di leggere il codice e ritrovare il pet mate. Quindi, rimangono solo due soluzioni: o usare il tam tam dei social e del mondo dei volontari o (se si è ancora più fortunati) andare al canile giusto e vedere se è stato ritrovato.

«Nessuno può risalire ai contatti – spiega a Kodami Emanuela Bignami, referente Randagismo Lazio per Lndc Animal Protection – In Regione quest’emergenza dura ormai da 40 giorni e a Roma tocca anche i gatti. Se un compagno umano è fortunato e va nel canile giusto può ritrovare il suo cane. Ma se l’animale si sposta, come è naturale che sia, può andare a finire in un’altra struttura, con il risultato che non sarà ritrovato. Sono passati un po’ troppi giorni da quando il sistema non funziona. Per questo scriveremo alla Regione e ai Comuni di Roma, Latina, Frosinone, Rieti e Viterbo, chiedendo di pubblicare alcuni avvisi per la cittadinanza. Il danno è abbastanza grave».

Bignami spiega come proprio uno degli effetti dell’attacco hacker lo abbiano vissuto ieri, con un cane investito su via Cristoforo Colombo, strada di collegamento tra Roma e il suo litorale. Non è stato possibile controllare il microchip dell'esemplare sull’anagrafe canina e quindi sono riusciti a risalire al proprietario solo grazie ai social network. «I canili sono strapieni di cani che potrebbero invece tornare a casa – aggiunge –Ma chi li cerca non va nella struttura giusta o si aspetta una telefonata da parte delle forze dell’ordine».

Chi abita a Roma può consultare il sito del canile rifugio Muratella dove vengono inseriti tutti i riferimenti di cani e gatti che sono stati accolti. La struttura è aperta da lunedì al venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 17. Sabato è aperta solo di mattina, dalle 10 alle 13.

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